Il Re è Djokovic, Tomic boom


di Sergio Pastena
Andiamo a vedere come di consueto le variazioni settimanali della classifica.
Top 10
Neanche a dirlo, questa settimana registra la variazione più importante che ci possa essere in classifica, quella del numero uno, con Djokovic che raggiunge la vetta. La vittoria in finale, tuttavia, gli consente di scavare un fossato di 2.005 punti tra lui e Nadal che, considerando che da qui alla fine dell’anno il serbo difende meno di un terzo dei suoi punti, rende quasi impossibile un contro-sorpasso. Berdych perde due posizioni e regala i best ranking a Monfils (7) e Fish (8), mentre Gasquet è a soli cinque punti dalla Top Ten.
Top 50
Se quelli di Tursunov (ex numero 20) e Nishikori sono semplici ritorni, per Mannarino arriva il primo ingresso tra i cinquanta. Fanno spazio Granollers, Starace e Andujar.
Top 100
Un giovane, un anziano e un mestierante: ben assortito il quadro dei nuovi Top 100. Per Bernard Tomic è il primo ingresso, guadagnato con pieno merito grazie agli straordinari quarti di Wimbledon. Per Blake, che non sarà più quello di una volta ma a livello di Challenger dà ancora la paga a tutti, un semplice ritorno. Per Gremelmayr è uno dei tanti saliscendi. Fuori dai 100 ci vanno Benneteau, Becker e Berankis: la maledizione delle B.
Up
Parlavamo di Tomic: 87 posizioni guadagnate e numero 71 in classifica. In questo caso davvero i numeri dicono tutti. Fioccano applausi anche per il +13 di Lopez (ora al 31), per il +29 di Kubot (69) e per le 21 posizioni guadagnate da Ryan Harrison, che ormai è a un passo dai cento: precisamente è il numero 101.
Down
Continua la discesa libera di Querrey (-8, quasi fuori dai 50), ma a crollare è soprattutto Lu che perde 27 posizioni e si assesta al numero 84. Centesimo in classifica è De Bakker (-18), male anche Benneteau che scende di 29. L’oscar negativo della settimana è per Mathieu (-66) ma le 43 posizioni perse da Hewitt, specie alla luce del lottatissimo match con Soderling, fanno davvero tristezza: l’australiano è al numero 173.
Italiani
Considerato che Bolelli, tra punti entrati a Wimbledon e usciti dai Challenger, è rimasto sostanzialmente stabile, le migliori sorprese vengono dalle seconde linee. Giannessi prende 93 posti e fissa il suo best ranking al 279, miglior classifica anche per Travaglia al 305. Bene Cipolla, che segna un +7 ed è numero 105 (in passato è arrivato massimo al 99), scendono invece Vagnozzi, Ghedin e Fabbiano. Tra un cambiamento e l’altro, tra parentesi, Seppi è tornato numero uno d’Italia.

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