L’avevamo lasciato il 18 agosto 2013, in un sedicesimo di finale contro Jarkko Nieminen, durante il quale si ritirò durante il terzo set. Non pensavamo sarebbero passati due anni prima di rivederlo in campo, ma sapevamo benissimo che ci sarebbe mancato tanto.
Quello che non sapevamo è che lo avrebbe rimpianto in questo modo il tennis a stelle e strisce, capace ad oggi di piazzare un solo tennista, John Isner, tra i primi 40 giocatori del mondo. E come dargli torto, visto l’Harrison di questa notte, ma non è il momento, ora, di disquisire sullo stato di salute del tennis statunitense.
CI aveva provato diverse volte Mardy a tornare, anche se il fatto che non ci sia riuscito finora fa pensare che non ci abbia mai realmente provato con convinzione, dato che, come mi è capitato di scrivere qualche mese fa, pare fosse più tranquillo e felice nei periodi lontani dal campo rispetto a quelli in cui ricopriva posizioni di prestigio in Top-10. Un altro modo per dire che è mancato sicuramente più lui al tennis che viceversa.
Con la sua solita tenacia, però, ha provato ieri a portare a casa un match che lo vedeva battuto in partenza, contro un avversario 11 anni più giovane, anche se rappresenta, ad oggi, una delle tante promesse non mantenute. Curiosamente era già il quarto confronto tra i due, e ci è mancato davvero poco alla quarta vittoria del 33enne di Edina, capace di procurarsi, in rimonta, anche due match point nel terzo set: splendida la conduzione del punto in cui è arrivato a procurarsi i due punti partita, con ottimi tocchi a rete, volée sulla riga, smash piazzato e gran dritto incrociato. Il tutto con movimenti che, ovviamente, sono ancora molto approssimativi, lo stato di forma non può essere certo dei migliori, ma si è visto un più che discreto Fish in campo, al netto della pessima prestazione del connazionale.
Pian piano ora Mardy potrà tornare ad ottenere punti, il Protected Ranking gli permetterà di partecipare a diversi tornei e mettere in cascina scambi e prestazioni che possano ancora renderlo competitivo. Insomma, sembra che si stia assistendo ad un nuovo inizio di carriera per il ragazzone del Minnesota, sperando che non sia soltanto di passaggio nel circuito, ma ci resti ancora per un pezzo.
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