Cronache da Parigi (3)


(Camila Giorgi – Foto Nizegorodcew)

di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Parigi)

Che giornata oggi al Roland Garros! Me la prendo con calma anche stamattina, perché Naso-Ouanna inizierà verso le 11.45/12 e i match femminili andranno scena all’ora di pranzo o nel pomeriggio.

Arrivo al circolo proprio mentre “Giallo” sta completando le fasi di riscaldamento. Mi siedo accanto a Fabio Rizzo e il match inizia. La partita non inizia nel migliore dei modi. Si intuisce subito che Ouanna soffre lo scambio da fondo campo e appena può cerca di inventare qualcosa, che sia una smorzate di rovescio, un back o un’accelerazione di diritto. Naso purtroppo va a servire sul punteggio di 0-1 e palla break (30-40) manda fuori di pochi centimetri un rovescio lungo linea che sarebbe stato vincente. Gianluca è troppo nervoso e si capisce che sente particolarmente il match e la bella occasione che gli si prospetterebbe vincendo oggi.

Gianluca però da fondo è nettamente superiore e Ouanna tenta una serie di colpi (più che un disegno tattico) per tenere a distanza il nostro. Arriva la palla break per rientrare nel set: smorzata di Ouanna, Naso arriva in corsa e con il diritto effettua la contro-smorzata incrociata stretta di diritto. Ouanna ci arriva e, per rimettere la palla dall’altra parte del campo, colpisce il nastro, la palla si impenna e “Giallo” ha sul rovescio, da metà campo, l’opportunità di passare il transalpino. Giallo colpisce di potenza col rovescio incrociata, Ouanna indovina l’angolo e chiude la volée in maniera quasi miracolosa. Io gliela avrei tirata forte addosso… ma capisco che lì per lì non sia facile e il “portiere” Ouanna ha indovinato il lato giusto. Il primo set si chiude 3-6.

Nel secondo arriva subito un nuovo break francese: sul 15-30 “Giallo” commette doppio fallo e sul 30-40 sbaglia una comoda volée di diritto sopra la rete. Regali, troppi regali. “Giallo” si arrabbia, urla, ma il francese, senza fare granché, è avanti di un break anche nel secondo parziale. Ma questa volta Naso reagisce nel migliore dei modi. Sul 30-30 servizio Ouanna arriva la risposta vincente di diritto di Naso e un altro scambio molto bello vinto in progressione.

Purtroppo il contro-contro break è dietro l’angolo. Naso sbaglia due smorzate tatticamente rivedibili e sul 30-40 Ouanna stecca a risposta che diventa un campanile che finisce proprio all’incrocio delle righe… Break e 4-3 Francia. Naso comunque non molla e si conquista altre tre palle break nel gioco successivo. Ma Ouanna non è Sugita (giocatore sconfitto due giorni fa al quale Naso aveva tolto il servizio tre volte di seguito) e mette tre prime vincenti sulle palle break. Il match è finito e rimane un grande rammarico, perché tennisticamente non c’era storia oggi in campo. Mentalmente purtroppo si. Giallo deve continuare a lavorare e deve capire che non era questa l’occasione della vita…

Intanto scopro che Anna Floris ha vinto 62 60 con Leticia Costas-Moreira con mia grande sorpresa. Pensavo che sarebbe stato un match equilibrato, invece la sarda ha passato il turno agevolmente. Mi ritrovo proprio con lei e con il coach Paolo Ricci al ristorante dei giocatori (grazie al biglietto regalatomi da Gianluca Naso che ringrazio ancora qui pubblicamente…). Ravioli al salmone e uva. Mentre nel tavolo di fianco mangiano Milos Raonic e Feliciano Lopez e mentre, soprattutto, il sole (oggi facevano 35° facili facili…) viene oscurato… Mi giro e capisco di essere all’ombra di Juan Martin Del Potro.

Si torna sui campi, perché scendono in campo Camila Giorgi e Arantxa Parra Santonja. Camila vincerà 75 61 ed è il primo set, ovviamente, quello chiave. E ve lo racconto nel dettaglio. L’azzurra parte bene e tira le sue solite bordate, ma la Parra tiene duro, corre, recupera e effettua dei bei vincenti. Sul 2-2 arriva il primo break spagnolo, subito recuperato da Camila con 4 risposte vincenti facili facili (impressionante la facilità con cui colpisce la palla questa ragazza). Camila va a servire sul 3-3 ma subisce il break. In questo caso anche un po’ di fortuna per la Parra che stecca due volte consecutivamente sulla palla break decisiva sino all’errore della Giorgi. La Parra sale 5-3 e sul 5-4 va a servire per il primo set, ma Camila non lascia respirare la spagnola che alterna servizi vincenti a doppi falli (si, anche le altre fanno i doppi falli, e nemmeno pochi). Doppi falli indotti, come si suol dire, perché Camila sulla seconda della Parra è sempre un metro dentro al campo pronta a sferrare la risposta vincente. Arriva il break e il set si riapre. Camila serve e si porta 6-5, prima di breakkare ancora una volta una inerme Parra-Santonja, regalandosi il primo set 7-5. Il secondo è un dominio assoluto. Tutte accelerazioni, tutte in campo e tanti saluti alla spagnola! Domani in campo contro Heidi El Tabakh, canadese di nascita egiziana, che mi ha impressionato oggi mentre rifilava 61 61 alla Sema.


(Heidi El Tabakh – Foto Nizegorodcew)

Intanto è in campo Nastassja Burnett. Arrivo in ritardo sul suo campo ma intravedo, dallo schermo della sala stampa, gran parte del primo set, giocato in maniera straordinario da “Asia” che mette a segno vincenti su vincenti. Un giornalista francese, in press room, mi chiede della Giorgi e si fa raccontare tutta la sua storia. Ormai qui mi hanno preso per un “giorgiologo”. Presto l’adattatore per la scheda della macchina fotografica ad un collega brasiliano (al quale dei simpatici francesei lo hanno venduto già rotto, per la sua immensa gioia) e mentre scarica le foto gli chiedo di Tiago Fernandes, il loro junior più promettente che sembra essersi un po’ perso. Mi racconto che Larry Passos è una garanzia e che il fatto che abbia avuto difficoltà nel salto nel mondo dei “pro” è normale e che il ragazzo ha una fermezza mentale invidiabile e che secondo lui non avrà problemi ad emergere nelle prossime stagioni.

Asia sta lottando come una matta contro quella che ho ridefinito Sesil “Nadaltantcheva” (anziché Karatantcheva). La kazaka, dopo aver perso il primo 26-, ha vinto il secondo 6-1 e continua a correre a destra e a sinistra come nulla fosse, come se la partita non fosse ancora iniziata. Impressionante la capacità di difendersi e di tirare passanti vincenti da 3-4 metri fuori dal campo. La Burnett lotta, lotta e non smette mai di incitarsi, anche se tutti i giochi (5 su 7 del terzo set) finiscono ai vantaggi e regolarmente Asia non sfrutta 1/2 palle game in ogni gioco. La Burnett ha provato ad essere molto più aggressiva, verticalizzando il gioco appena possibile. “Sei andata più a rete di Edberg” – le dico alla fine, strappandole un bel sorriso. “Si, hai visto” – mi risponde – “adesso lo devi scrivere che ci vado a rete!!” In effetti ciò che manca ad Asia è proprio una certa sicurezza nello schiaffo al volo. Tanti gli errori sotto misura nel terzo set, che hanno portato il match nelle mani di Nadaltantcheva… Da segnalare un episodio che probabilmente non avrebbe cambiato le sorti dell’incontro (terminato 26 61 61) ma che di certo non è stato fortunato. Sul punteggio di 0-1 al terzo Asia ha la palla break per andare 1-1. Inizia lo scambio a la Burnett martella da fondocampo, 5, 6, 7, 8 accelerazioni impressionanti, “Nadalita” corre a destra e a sinistra, tira su lob, prova ad appoggiarsi alla potenza dell’avversaria, 9, 10, 11 accelerazioni, Asia è sempre più con i piedi dentro al campo e Sesil sempre più sui teloni, lo scambio sembra volgere a favore della romana, quando entra magicamente (per Nadaltantcheva) una palla dal campo accanto. “Let, replay the point”…

E mentre Maria Elena Camerin viene eliminata dalla Cepede Royg 76 62 vi saluto e vi do appuntamento a domani. Floris e Giorgi pronte all’ultimo atto delle “quali” con un sogno chiamato main draw. Domani ci sarà, alle 11.30 anche il sorteggio del main draw, di cui vi daremo ovviamente conto…

Leggi anche:

    None Found