dal Rai Open (Roma), Alessandro Nizegorodcew
Frederico Gil è salito agli onori della cronaca alcune settimane fa, dichiarando di soffrire psicosi maniaco-depressiva. La malattia del portoghese, diagnosticata intorno ai 21 anni (oggi ne ha 28), è recentemente peggiorata. Gil sta lavorando con l’esperto del settore Mark Serrano, grazie al quale sta affrontando i suoi problemi, anche a livello puramente tennistico. Succede troppo spesso infatti (come accaduto contro Quinzi) che il lusitano alterni momenti di grande tennis ad inspiegabili pause. Poche ore dopo la vittoria in rimonta su Gianluigi Quinzi (46 64 63), Gil si è concesso molto gentilmente ai “microfoni” di Spazio Tennis, parlando del suo avversario odierno e, in maniera molto aperta e sincera, della sua psicosi.
Abbiamo letto dei tuoi problemi di natura psicologica, come stai in questo momento?
“Dal punto di vista fisico e tennistico sto bene, ho lavorato tanto tecnicamente e dal punto di vista della preparazione atletica. Anzi direi che mi sento molto bene. Sto invece allenando tantissimo la parte mentale, perché a causa dei miei problemi ho troppi alti e bassi. Devo riuscire ad essere maggiormente concentrato sul match e a stabilizzare gli up and down. Sono molto contento di aver vinto oggi contro Quinzi e di poter quindi proseguire il mio cammino nel torneo.”
Gli alti e bassi si sono notati molto anche oggi…
“A volte gioco benissimo, in altre circostanze scompaio letteralmente dal match. Sto lavorando tanto su questi aspetti, per eliminare le differenze di rendimento nel mio tennis.”
Qual è il tuo obiettivo stagionale?
“Il mio obiettivo è quello di tenere sotto controllo i problemi mentali. E’ questo il mio obiettivo più importante. Migliorando da questo punto di vista riuscirò certamente a vincere un maggior numero di incontri. Devo essere concentrato, stabilizzarmi e giocare tanti tornei.”
Un commento su Gianluigi Quinzi, giovane promessa del tennis azzurro…
“Quinzi lotta tantissimo su ogni punto e corre veramente molto. A mio avviso è un po’ troppo difensivo e non ha un tennis abbastanza aggressivo. Gioca sempre sulla linea di fondo, ma per vincere di più dovrà giocare in maniera più offensiva. Ci siamo allenati due volte insieme in questi giorni e in generale mi sembra si alleni veramente tantissime ore al giorno, con il coach sempre vicino. Ha una grandissima attitudine per questo sport, ma, ripeto, deve essere più aggressivo.”
Parlando del match di oggi con Quinzi, il momento di svolta è arrivata sul 6-4 4-2 Quinzi, sei d’accordo?
“Si, quando era sopra si vedeva che Quinzi aveva maggiore timore e comunque giocava meno bene. Sul 4-2 in suo favore nel secondo set ho sentito che aveva paura. Dal canto mio ho cercato di giocare libero mentalmente, senza pensare troppo, con il braccio sciolto ed è andata bene.”
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