di Federico Mariani
NADAL VINCE LA BATTAGLIA CON SIMON. FEDERER FUORI SUBITO DA CHARDY.
Il Foro Italico, tornato finalmente ad essere baciato dal sole, si prepara ad un’altra grande giornata di tennis. Dopo l’esordio di Novak Djokovic avvenuto nella giornata di ieri, oggi il menù è ricchissimo con Federer, Nadal, Serena Williams e Maria Sharapova tutti in campo. A complicare la vita dei nostri eroi con la racchetta c’è un molesto vento che rende tutto un po’ più imprevedibile.
Il primo a scendere in campo sui campi coperti dalla tv è Jo-Wilfred Tsonga, opposto al bombardiere sudafricano Anderson. Partita molto divertente, combattuta e godibile per gli spettatori sulla Supertennis Arena. A venirne a capo è il più blasonato francese che si impone con un duplice tie break. La prima frazione di gioco è decisamente complicata per Jo che deve salvare ben otto palle-set prima di chiudere un infinito tie break con lo score di 16-14. E’ sempre il tie break a decidere anche il secondo set complice l’assoluta assenza di break nell’incontro ed anche in questo caso Tsonga la spunta.
Ad aprire il programma sul campo centrale, invece, c’è Andy Murray che si prende la rivincita per la sconfitta inflittagli dodici mesi fa qui al Foro da Marcel Granollers. E’ un Murray ancora in ritardo di condizione e poco a suo agio sul mattone tritato, ma fa vedere quantomeno dei segnali di miglioramento rispetto alla disastrosa uscita nel 1000 di Madrid la settimana scorsa. Lo scozzese ora per un posto nei quarti se la dovrà vedere con Jurgen Melzer, che ha saputo battere in tre set Cilic. Ai microfoni della conferenza stampa Murray si è detto soddisfatto di quanto fatto vedere in campo, specialmente perché si è saputo bene adattare alle difficili condizioni di gioco. Si è poi detto speranzoso per il proseguo della stagione in vista di Parigi; ha parlato poi della sua programmazione che quest’anno, causa recupero dall’operazione alla schiena, ha dovuto cambiare un po’ e, ad esempio, ha deciso di saltare Montecarlo. Lo scozzese ha poi concluso la conferenza parlando del suo compleanno (che sarà domani) dicendo che non ha in programma nulla di particolare per ora, mentre si prenderà un paio di giorni per festeggiare quando al termine del torneo tornerà per un breve periodo a casa.
Dopo Murray è la volta di Roger Federer. Passano gli anni, calano i successi, ma Federer rimane senz’altro l’uomo più atteso qui a Roma (e nel mondo in generale). Incredibile vedere quanto pubblico e quante attenzioni riesca a catalizzare il campione elvetico. Passando al tennis giocato però, c’è purtroppo da registrare la sconfitta per Roger in un incontro molto condizionato dal forte vento che ne ha ridotto lo spettacolo. Dopo un primo set molto facile per Federer, è arrivata la reazione di Chardy che, sfruttando i molti unforced del rossocrociato, ha chiuso 6-3 il parziale portando il match al terzo set. Qui è ancora un fallosissimo Federer ad andare indietro nel punteggio fino al 2-4 (qui salva anche due palle del doppio break). Roger completa la rimonta sul 4-4 e si arriva, dunque, in volata al tie break decisivo. Sul 5-5 il francese commette un sanguinoso doppio fallo mandando Federer a palla-match. Sul matchpoint, però, Chardy fa il punto della partita con un passante stretto di dritto che trafigge Federer. Lo svizzero si spegne sul 6-6 e cede tie break e partita al transalpino.
A testimonianza del particolare momento che sta vivendo privatamente, Federer non si è detto chissà quanto dispiaciuto per la sconfitta subita con tanto di matchpoint in suo favore. In conferenza stampa nel post-partita, infatti, l’ex numero uno del mondo ha definito la prestazione di oggi come “una sconfitta che non fa male” aggiungendo poi di non vedere l’ora di tornare a casa da sua moglie e dai suoi bambini. E’ chiaro che avrebbe gradito vincere ed andare avanti nel torneo ma, insomma, ci sono state sconfitte più amare in carriera tanto per usare un eufemismo. Roger sempre al cospetto dei giornalisti si è poi detto sicuro su ciò che nel prossimo futuro c’è da fare affermando di sentirsi pronto fisicamente e mentalmente per affrontare il Roland Garros.
Mentre sugli altri campi Tommy Haas vendica la sconfitta di settimana scorsa ai danni di Sijsling imponendosi in due set e Misha Youzhny approfitta del ritiro a metà del secondo parziale di Golubev, sulla Supertennis Arena scende in campo Grigor Dimitrov opposto al gigante buono Karlovic. Prevedibile approdo al tie break nel primo set con i servizi largamente dominanti per tutta la durata del set. Al tie break è molto solido il giovane bulgaro che chiude per 7 punti a 3. Nel secondo set il break sempre in favore del talento di Haskovo arriva in apertura ed il match si fa in discesa. Il bulgaro mantiene il vantaggio e concede nulla al servizio fino al 6-4 finale che lo proietta in ottavi di finale.
Per accedere ai quarti Dimitrov se la dovrà vedere ancora una volta con Tomas Berdych a distanza di una settimana precisa dalla sfida col ceco negli ottavi di Madrid. Berdych ha vinto abbastanza agevolmente con Tursunov nell’ultimo match in programma sulla Supertennis Arena con un perentorio 6-4 6-3
Sul Pietrangeli, invece, Ernests Gulbis impiega un set più del preventivato per venire a capo dell’estroso Robert. A dirla tutta, il lettone rischia moltissimo perché dopo aver perso il primo set al tie break non concretizzando un vantaggio di quattro giochi ad uno nel set, va sotto anche nel secondo parziale prima di ritrovare il suo tennis e le chiavi del match. Col consueto nervosismo di sempre e tra alti e bassi, Gulbis conduce in porto l’incontro assicurandosi una nuova sfida con Ferrer domani dopo i quarti di Madrid settimana scorsa.
Esordio al cardiopalma per il defending champion e numero uno del mondo. Rafa Nadal, infatti, impiega oltre tre ore per avere la meglio di un indomito Gilles Simon, piegato solo per 6-2 nel terzo set dopo aver perso il primo parziale e vinto il secondo entrambi conclusi col tie break. Fa piacere ritrovare un Simon a questi livelli, probabilmente la miglior versione del francese degli ultimi due anni. Per Nadal un esordio vincente, ma non convincente così come quasi tutto il suo 2014. Alla fine comunque, in un modo o nell’altro, il maiorchino trova quasi sempre la chiave per vincere e i risultati sono dalla sua. Domani se la vedrà in un incontro sulla carta comodo con Misha Youzhny, poi ad attenderlo ai quarti potrebbe esserci Murray e forse si riusciranno a capire le sue reali condizioni.
Giornata molto intensa e godibile per quanto riguarda il maschile con molti match equilibrati. Sicuramente la notizia del giorno e la sconfitta di Federer che forse fa più male al torneo ed al pubblico del Foro che a Federer stesso. Probabilmente gli organizzatori hanno tremato vedendo Nadal in difficoltà e temendo per una sua eventuale sconfitta; sarebbe stato un uno-due difficile da digerire per il torneo romano. Restano comunque in gara tanti campioni che saranno tutti in campo domani per una ricchissima giornata di ottavi di finale. Da segnale un intrigante Dimitrov-Berdych in programma sul Pietrangeli, mentre la sessione serale sarà animata da Nole Djokovic e Kohlschreiber, col tedesco che con Robredo ha sciorinato un tennis meraviglioso e potrebbe creare più di un grattacapo al serbo.
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