di Sergio Pastena
Key Biscayne scalda i motori per il gran finale del primo blocco a stelle e strisce della stagione. Prima di parlare della stagione, è doveroso un piccolo focus sulle qualificazioni che vedevano impegnati molti italiani.
Qualificazioni: potrebbero aggiungersi Lorenzi e Bolelli ai tre italiani già nel main draw (Seppi, Starace, Cipolla). Paolino ha superato Brugues-Davi nel primo turno e ora si gioca l’accesso in tabellone contro Bautista-Agut, vincitore a fatica su De Voest. Uno scoglio non impossibile, così come non lo è Florent Serra per Simone Bolelli, bravo a rimontare un set di svantaggio contro Delic. Bene anche Matteo Viola, che pur uscendo costringe al terzo set Garcia-Lopez, mentre Vagnozzi cede abbastanza nettamente a Bobby Reynolds. Curiosità: le prime tre partite si sono concluse con altrettanti ritiri, per un totale di un’ora di gioco. Quando si dice “cominciare bene”…
Djokovic (1) – F.Lopez (15): fino agli ottavi, niente di insormontabile per il serbo, tra il connazionale Troicki (uno che, dopo aver vinto il primo confronto ad Umago, non lo ha mai battuto neanche sotto tortura) e un ottavo “passabile” contro uno tra Gasquet e Lopez. Forse la cosa meno gradita a RoboNole è proprio l’esordio, che potrebbe essere contro Baghdatis, che pure non lo batte mai ma lo costringe puntualmente a sudare. Cipolla è in questa slot ed esordisce contro Stebe.
Del Potro (11) – Ferrer (5): si può essere felici di pescare Ferrer agli ottavi e Djokovic ai quarti? Forse sì, se consideriamo che Juan Martin ha finalmente evitato Federer (parzialmente, comunque potrebbe ritrovarselo in semifinale). Anche l’argentino ha una partenza “antipatica”, visto che potrebbe incocciare in Karlovic. Interessante il primo turno tra Stakhovsky e Tomic, due stili di gioco a confronto. Cilic e Benneteau non sembrano al momento outsider credibili.
Federer (3) – Monfils (14): dopo la finale di Indian Wells, King Roger potrebbe diventare l’incubo dell’America. Il tabellone teorico per lui prevede Harrison (che sfida Starace al primo turno), Roddick e, per finire, Fish nei quarti di finale. Tutti dal suo lato, insomma, anche se l’urna di Key Biscayne è stata più benevola con lo svizzero rispetto a quella del torneo precedente. Monfils è un’incognita, ma fino agli ottavi il francese non sembra avere grossi spauracchi.
Almagro (12) – Fish (8): dicevamo di Fish. E’ da vedere se riuscirà a planare fino ai quarti di finale. Al di là dell’esordio contro Chardy, potrebbe avere Anderson al terzo turno (salvo non trovare Querrey oppure Ebden, suo giustiziere ad Indian Wells) e un Almagro in palla agli ottavi. Lo spagnolo, complice un’urna dispettosa che ha messo gli americani tutti assieme, potrebbe esordire contro Donald Young per poi trovarsi a giocare un interessante derby con Verdasco.
Berdych (7) – Tipsarevic (9): il lato del serbo è un terno al lotto: tra lui, Nalbandian e Dolgopolov ci sarà da divertirsi per capire chi sfiderà agli ottavi Berdych, che dal canto suo pare avere un’autostrada. Riflettori sull’ultimo torneo di Fernando Gonzalez, impegnato all’esordio contro Mahut, curiosità anche per Dimitrov reduce da un torneo “bipolare” (ottimo contro Dodig, osceno contro Ferrer). Personalissima angoscia per un terzo turno Nalba-Dolgo: impossibile tifare.
Simon (13) – Murray (4): allarme rosso in Scozia, sinistri presagi che fan pensare alla ripetizione della debacle dell’anno scorso. Istomin all’esordio, al momento, sarebbe una bestia bruttissima, nulla però in confronto a un terzo turno contro Milos Raonic. Dal lato di Simon troviamo Andreas Seppi, impegnato contro un qualificato, e Jurgen Melzer. Certo… tornando al buon Andy, un tabellone Istomin-Raonic-Simon-Berdych-Nadal farebbe bestemmiare anche un santo.
Tsonga (6) – Isner (10): i primi otto toccavano ferro, perché ora come ora Isner agli ottavi non lo voleva nessuno. Toccherà a Tsonga, che l’anno scorso a Parigi per batterlo ha sudato sangue e non sarà felice del sorteggio. Oltre a loro, tutta una serie di nomi che potenzialmente meritano il rango di outsider: la confraternita dei tedeschi pazzi (Kohlschreiber, Florian Mayer, Petzschner), Davydenko, Bellucci, Malisse. Chissà che a qualcuno non riesca un colpo a sorpresa.
Nishikori (16) – Nadal (2): tutto sommato il maiorchino non può lamentarsi. Andujar o Giraldo all’esordio (entrambi in forma, ma due spanne sotto Rafa), poi Stepanek e un ottavo fattibile contro Nishikori. Il suo torneo dovrebbe iniziare contro uno tra Tsonga ed Isner, ma anche la semifinale con Murray al momento è quanto di meglio gli potesse capitare. Nadal ha bisogno della finale per confermare il numero 2 in classifica, tutto sommato gli è andata bene così.
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