di Guido Pietrosanti
Nella settimana di Davis, si sono giocati due tornei challenger, entrambi sul veloce. A Leon in Messico, è tornato alla vittoria l’americano Donald Young che in finale ha sconfitto il giocatore di Taipei Jimmy Wang (162 atp) per 62 62. Con questa vittoria recupera qualche posizione il mancino americano, portandosi al numero 160, dopo essere stato, poco più di un anno fa, numero 38 del mondo. La storia di Young, a soli 24 anni ancora da compiere, è già piena di sali-scendi in classifica, di speranze e di delusioni. Campione precocissimo, capace di entrare nel ranking atp già a 15 anni e di entrare nei primi 100 nel 2007, quando era ancora uno junior, Young sembrava essersi perso nel tennis professionistico già poco più che maggiorenne. Infatti, dopo essere stato l’ultimo junior (fino a oggi) a finire la stagione nei top 100, l’americano non era più riuscito a fare un ulteriore salto di qualità, ad esprimere tutto il potenziale che il suo talento, unanimemente riconosciuto, sembrava potergli permettere. Improvvisamente però nel 2011, una nuova fiammata ha rilanciato le speranze di una carriera, che non era ancora stata, ma che poteva ancora essere importante. Donald chiude l’anno al numero 39 atp e si riconferma, a soli 22 anni, tra i giovani più promettenti al mondo. Ma l’incantesimo dura il tempo di una sola stagione e già nel 2012 le sconfitte aumentano e la classifica torna ad essere a 3 cifre. La vittoria in Messico non può sicuramente bastare a ricompensare Young dalle tante aspettative deluse per una carriera diversa. Ma forse può servire a far riflettere alcuni campioncini ancora giovani, che danno per scontata una carriera nel tennis di vertice, e che potrebbero invece ritrovarsi, fra 3-4 anni a vincere il challenger di Leon. Buon secondo turno per il coetaneo di Donald Young, il nostro Thomas Fabbiano, che partito dalla qualificazioni è riuscito anche a passare il primo turno nel tabellone principale. E buon secondo turno per l’intramontabile Alessio Di Mauro che, dopo la vittoria della settimana precedente a San Luis Potosi, a Leon, sul cemento (!) ha battuto al primo turno il croato Veic, numero 146 atp, dimostrando di attraversare davvero una seconda giovinezza. Ora che la stagione europea sulla terra rossa sta per cominciare, c’è da scommettere che saranno in tanti ad avere ancora paura del mancino di Siracusa!
L’altro torneo della settimana si è giocato a St. Brieuc in Francia. Il vincitore è stato l’esperto olandese Jesse Huta Galung, 169 del ranking atp, che ha sconfitto il francese Kenny De Schepper in finale per 76 46 76. Proprio De Schepper, arrivato con la finale in Francia a ridosso dei top 100, rappresenta l’estremo opposto rispetto alla carriera di Donald Young. Il francese è entrato per la prima volta nel ranking a 20 anni e fino a 23 anni era ancora numero 470 del mondo. In questi ultimi 2 anni il mancino di Bordeaux ha letteralmente cambiato marcia e sarà sicuramente sa seguire, anche nel circuito principale, specialmente sulle superfici veloci.
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