(Rui Machado)
di Guido Pietrosanti
Finiti i challenger europei su terra battuta, nella settimana appena conclusa si sono giocati quattro challenger, di cui solamente uno, ad Asuncion in Paraguay, sulla terra. Il vincitore è stato il portoghese Rui Machado, numero 106 del ranking e già vincitore a Napoli nel mese di aprile. Machado ha sconfitto in finale il giocatore di casa Ramon Delgado (142 Atp) per 62 36 75. Delgado, classe 1976, è stato comunque autore di una buona stagione durante la quale ha raggiunto le semifinali nei challenger di San Paolo e di Dallas, tornado nei primi 150 giocatori del ranking. In Paraguay erano presenti anche i nostri Fognini e Lorenzi. Se Fabio ha nuovamente deluso le aspettative, fermandosi al secondo turno, Paolino Lorenzi è tornato alla vittoria dopo una serie di 5 sconfitte al primo turno, battendo al primo turno il colombiano Robert Farah, rientrato quest’anno nel circuito dopo il college negli Stati Uniti e già capace di entrare nei primi 200 del mondo. Lorenzi si è poi arreso al secondo turno al futuro vincitore Machado, ma ha di nuovo dato segnali incoraggianti (vincendo anche il doppio in coppia con Fognini) e l’anno prossimo potrà ritentare l’assalto ai primi cento giocatori del ranking.
A Tiburon in California, vittoria del tedesco Tobias Kamke, classe 86 e capace quest’anno di passare dalla posizione numero 254 del ranking di fine 2009 al numero 72 appena raggiunto. Kamke, già vincitore quest’anno al challenger di Granby a luglio, ha sconfitto nettamente in finale la grande speranza americana Ryan Harrison, classe 92 e numero 184 del mondo, battuto per 61 61. Harrison, al primo risultato di rilievo nel circuito challenger (mentre ha già ottenuto qualche vittoria nel circuito maggiore) ha sconfitto tra gli altri anche la ormai ex grande speranza americana, Donald Young, che non sembra riuscire più a migliorare il suo livello.
A Tashkent, in Uzbekistan, si è giocato un ricco torneo sul duro, che ha vinto lo slovacco Karol Beck (99 Atp) dopo una dura battaglia in finale contro il lussemburghese Gilles Muller (141 Atp), sconfitto per 67 64 75. Lo slovacco, dopo un inizio di stagione scoppiettante, con le vittorie al challenger di Bergamo e a quello di Belgrado, e una seconda parte di stagione piuttosto deludente, riesce a tornare nei primi 100 proprio grazie alla vittoria del ricco challenger in Uzbekistan. Muller perde la terza finale challenger dell’anno dopo quella di Bergamo (persa proprio contro Beck) e quella di Cherbourg.
Infine a Rennes in Francia, nell’unico challenger disputato in Europa, vittoria del francese Marc Gicquel (136 Atp) sullo svizzero Stephane Bohli (113 Atp) per 76 46 61. Per il francese, numero 58 del mondo a fine 2009, seconda settimana positiva dopo la semifinale di Mons della settimana scorsa, mentre Bohli, vincitore del challenger di Recanati a luglio, sta vivendo a 27 anni la sua miglior stagione,ha migliorato il suo best ranking e punta decisamente a raggiungere i top 100. Buona semifinale per lo spagnolo 22enne Bautista, in buona crescita dall’inizio dell’anno.
(Alessio Di Mauro – Foto Nizegorodcew)
Passando al circuito future, registriamo la terza vittoria stagionale in un torneo future per il siracusano Alessio di Mauro che a Reggio Calabria, nell’ultimo torneo future in Italia, Italy F30, ha sconfitto in finale Luca Vanni per 76 64. Alessio aggiunge così la “ciliegina sulla torta” di un’ottima stagione, che lo ha visto tornare a ridosso dei primi 150 del ranking a 33 anni. Ottimo risultato anche per Vanni che dal mese di agosto sembra aver letteralmente cambiato marcia e che promette molto per la stagione 2011.
Finale anche per Riccardo Ghedin nel torneo future Kuwait F1, che dimostra una volta di più di essere sempre molto competitivo a questo livello mentre quest’anno ha fatto fatica nel circuito challenger. In Kuwait erano presenti anche i giovani Crepaldi ed Eremin. Crepaldi (che è ormai il secondo ‘90 dopo Giannessi) si è arreso nei quarti di finale proprio a Ghedin mentre il giovanissimo Eremin, classe 93, pur perdendo al primo turno, dimostra buona volontà andando a cercare punti ed esperienza fino in Kuwait.
Da segnalare anche la vittoria del giovane statunitense Denis Kudla, classe 92, numero 599 del ranking Atp nel future USA F26.
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