L’argentino di Buenos Aires Diego Schwartzman, numero 13 del ranking mondiale in singolare, è tornato a far sentire la sua voce alla stampa internazionale nelle dichiarazioni successive al recente torneo degli Internazionali d’Italia disputati a Roma. Il prestigioso impegno romano ha visto Schwartzman in grande forma e protagonista di due grandi successi contro i big Rafael Nadal e Denis Shapovalov, per poi essere successivamente fermato in finale da Novak Djokovic. Qualche tempo fa ci eravamo già occupati del giovane Schwartzman, che poco più che ventenne era già entrato abbondantemente a far parte dei top 100 della classifica Atp internazionale.
Queste ultime vittorie in terra italiana lo hanno riportato alla 13ª posizione a livello mondiale. Da settembre 2017 l’argentino è una presenza fissa nella top 30, con il miglior piazzamento raggiunto a giugno dell’anno seguente con il ranking di numero 11. Il raggiungimento di questa finale di un Masters 1000 è un ottimo step per la sua carriera in rapida ascesa, portandolo a dichiarare alla stampa internazionale di sentirsi pronto per molte altre finali di tale caratura. Si è addirittura sbilanciato nel dichiararsi pronto a prendere un posto tra i primi tre giocatori al mondo.
Per quanto possa sembrare un’affermazione pretenziosa, i fatti lo confermano. Passati i 30 anni è molto più frequente anche fra i tennisti soffrire di infiammazioni tendinee, dolori frequenti (o persino cronici) e recuperi da infortuni più lunghi del solito. Tendono a intensificarsi gli episodi di “gomito del tennista” o epicondilite, che si verifica a seguito di una presa prolungata e/o un uso eccessivo del polso come martellare, avvitare viti, fare sollevamento pesi, suonare determinati strumenti musicali, canoa, giardinaggio, pulizia, guida e, naturalmente, sport con racchetta. Pertanto, potresti sentire il gomito del tennista essere indicato come epicondilite laterale o tendinopatia dell’estensore.
Come spiegano i fisiologi di SUNDT, il gomito del tennista provoca dolore quando viene toccato l’epicondilo laterale (parte più esterna del gomito) e anche se il gomito è dritto e la mano viene spostata in avanti e indietro dalla normale posizione stesa del polso. Uno dei primi trattamenti delle condizioni molto severe può richiedere infiltrazioni di cortisone, ma per un mantenimento è indicata l’assunzione di integratori a base di acido ialuronico e arnica.
È chiaro che tale condizione richiede la sospensione dell’attività che ha provocato il disturbo, e non di rado persiste un dolore cronico più o meno accentuato. Per la gestione del dolore e un recupero funzionale più rapido è utilissimo l’uso di CBD, cioè il composto presente nella Cannabis sativa denominato cannabidiolo, depennato dalla WADA dalla lista delle sostanze vietate in ambito sportivo perché privo di effetti psicoattivi. Un rimedio naturalmente presente nella pianta della canapa il cui potere analgesico è sfruttato anche da non sportivi, ma leggi l’articolo per conoscere le testimonianze. Ora Schwartzman è pronto ad affrontare la semifinale del Roland Garros, un’impresa forse impossibile contro Rafael Nadal, ma l’argentino è ampiamente motivato e fiducioso dopo gli ultimi positivi risultati.