(Salvatore Caruso – Foto Nizegorodcew)
dal Foro Italico (Roma), Alessandro Nizegorodcew
Salvatore Caruso b. Stefano Travaglia 76(5) 46 75
Partita totalmente folle, come ci si poteva aspettare per la posta in palio. Tensione a mille per entrambi, anche se Travaglia è entrato in campo con la consapevolezza che molto probabilmente, anche perdendo, sarebbe entrato in qualificazioni. Travaglia è stata avanti in tutti e tre i set, ma è riuscito a portarne a casa solamete uno. Caruso è stato lì, nonostante la tensione, ha giocato punti spettacolari sia in difesa che in attacco. Travaglia a tratti ha dominato con servizio e diritto, altre volte ha commesso errori banali. “Un punto bene, un punto male” – continuava a ripetersi (rigorosamente in spagnolo) il tennista marchigiano. Caruso ha vinto lanciando tre urlacci a scacciar via finalmente la tensione. Saranno presenti entrambi in qualificazioni.
Simone Bolelli b. Riccardo Bellotti 62 75
Dopo un primo set nettamente dominato da Bolelli, l’italo-austriaco ha provato a cambiare ritmo, comandando con il diritto, anche sfidando Simone sulla sua diagonale preferita. Sul 4-3 del secondo parziale Bellotti si è trovato 15-30 sul servizio di Bolelli. Ha provato a spingere, portandosi a rete, ma un passante mortifero di rovescio di Simone ha rimesso a posto le cose. Sul 5-5 il break decisivo. Un buon secondo set, nel complesso, per Bellotti, che ha dimostrato di tenere discretamente bene il ritmo di un Bolelli in grande fiducia. In questo periodo dell’anno l’italo-austriaco di solito inizia a fare punti, lo attendiamo nei 250 a fine anno.
Marco Cecchinato b. Alessio Di Mauro 63 64
Alessio Di Mauro ha disputato a tratti un grande match, ricco anche di un buonissimo numero di vincenti. Cecchinato, un po’ teso e sicuramente stanco dalle fatiche del Garden (vittoria 64 al terzo contro Giustino), ha alternato buoni momenti di tennis ad altri in cui ha abbassato troppo il ritmo facendo il gioco del suo avversario. Dopo il primo set appannaggio di Cecchinato 63, Di Mauro ha provato a scappare via nel secondo (2-0), ma il palermitano è stato bravo a ricucire subito lo strappo. Cecchinato non ha disputato un match indimenticabile ma non si è mai scomposto, rimanendo concentrato senza alcuna scenata o altro. Impeccabile dal punto di visto comportamente, si è lasciato andare ad un urlaccio a fine match, che vuol dire una solo cosa: wild card main draw al Foro Italico.
Matteo Donati b. Flavio Cipolla 36 32 rit.
Il primo set è stato un vero e proprio capolavoro di Cipolla, tornato, almeno oggi, a giocare finalmente da top-100. Palle corte, attacchi in controtempo, diritto solido e profondo, back di rovescio incrociati e lungolinea, sia lunghi che incrociati stretti. Donati, per un set, non ci ha capito molto. Nel secondo set il giovane azzurro ha provato a sciogliersi un po’, lasciando andare il braccio sul servizio e sul diritto e conquistando un break di vantaggio. Flavio ha commesso qualche errore di troppo iniziando ad accusare la stanchezza di questi giorni (due match al giorno ma soprattutto in due circoli posizionati nei due punti opposti di Roma, non esattamente una piccola città). Sul 3-2 Donati e servizio nel secondo set Flavio, certo comunque di entrare come LL in qualificazioni e consapevole di non poter puntare ad una wc main draw dopo le vittorie di Bolelli e Cecchinato, ha abbandonato il campo. “Ero morto, avevo male a un piede e domani ho la finale del doppio al Garden, oltre al primo turno di quali sabato. Perché rischiare di farmi male davvero?” – ha dichiarato a fine match. Sia Donati che Cipolla accedono al tabellone cadetto degli Internazionali BNL d’Italia 2014.
Conclusione: la formula delle prequali va rivista totalmente, sempre che si voglia ancora portare avanti. Organizzare un torneo con regole ben precise che si conoscano ben prima del torneo non è difficile. Bisogna solo volerlo.
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