La stagione volge al termine e, come ultimo appuntamento per il circuito Challenger (insieme a Columbus e Toyota, rispettivamente in America e in Asia), non può mancare il torneo Challenger di Andria, presente in calendario per il terzo anno consecutivo. E, per il terzo anno consecutivo, non potevo mancare sugli spalti del Palasport della città pugliese. Visto il lungo match tra Robredo e Caruso, con il primo che l’ha spuntata solo nel terzo set, decido di partire con calma in modo di arrivare verso la fine del match tra Arnaboldi e Przysiezny e poi gustarmi i 3 match finali. Seguo gli ultimi giochi di Arnaboldi che completa la rimonta e conquista il passaggio al secondo turno, fermandosi a lasciare le seguenti dichiarazioni.
Sulla vittoria: “Mi sento bene, avevo bisogno di vincere e oggi è arrivata questa vittoria per cui sono molto contento. Nel primo set facevo fatica, lui serviva molto bene, poi pian piano sono entrato nel match, servendo e rispondendo meglio”.
Sul match di Brescia contro Grigelis: “La scorsa settimana è stato davvero un bel match e non posso che fare i complimenti a lui per la vittoria e per l’ottimo torneo disputato dopo”.
Sulla trasferta in Cina: “Mi sono trovato bene, non ho fatto grandi risultati ma ho giocato buoni match anche se li ho persi, credo sia stata molto utile come trasferta e lo prendo come un investimento sul futuro”.
Sul 2016: “E’ stato un anno difficile e pesante a livello di risultati ma credo sia stato comunque costruttivo e utile per il futuro. Ora finiamo questo torneo e poi vediamo cosa fare per il 2017”.
È quindi il turno di uno dei match più attesi della giornata, quello che vede impegnato l’italiano Lorenzo Sonego e il bosniaco Aldin Sektic, una partita che, come pronosticabile, andrà per le lunghe. Il match è davvero combattuto ma nel primo set Sonego (seguito da Umberto Rianna in questa partita), ha un atteggiamento abbastanza rinunciatario, poco aggressivo e su un campo veloce come quello di Andria, è difficile fare partita in questo modo. È così un break nel terzo gioco a decidere la prima frazione, nonostante l’italiano abbia chance di ottenere il contro break, prima nell’ottavo gioco, arrivando 15-30 e poi nel decimo gioco, mancando due palle break. Sektic non è in gran giornata con il servizio, serve molte seconde ma questo non basta a Sonego per rientrare nel set e la prima frazione va al bosniaco per 6-4. Il secondo parziale continua ad essere una vera e propria lotta su ogni punto ma si nota fin da subito che Sonego stia salendo di livello mentre Sektic faccia sempre più fatica e così sul 4-3 15-30 gira la partita in favore dell’italiano, uno scambio pazzesco con tanto di pallonetto sulla riga portano l’italiano ad avere chance di break, prontamente sfruttate. Il centrale di Andria, con una grande cornice di pubblico, diventa sempre più attivo a sostenere Sonego che conquista il secondo set per 6-3.
Il terzo set continua ad essere un crescendo per il livello di gioco e finalmente il 21enne italiano mostra qualche accelerazione del suo repertorio, in momenti di difficoltà (un paio di 15-30), infiammando il Palasport. La partita potrebbe girare sul 4-4 palla break Sonego ma qui, una volée sbagliata e non impossibile condanna l’italiano a non ottenere il break e, due giochi più avanti, alla sconfitta per 7-5.
È tempo di seguire il derby italiano tra Alessandro Bega e Andrea Pellegrino, quest’ultimo originario di Bisceglie, cittadina non lontana da Andria, e per questo con i favori del pubblico. La partenza del pugliese è pessima e Bega in un battito di ciglia è 4-1 con 3 ulteriori palle break ma basta un minimo di fiducia a Pellegrino per cominciare a entrare in partita, martellando e costringendo a recuperi impossibili Bega. Da 5-2 si arriva presto ad un 5-5 ma la rimonta si ferma qui e il set va a Bega, solo contro tutto e tutti visto il tifo di tutto il Palasport per Pellegrino. Arriva anche un medical timeout per il pugliese e questo paradossalmente lo porta a esprimere il suo tennis mentre Bega, cala, soprattutto al servizio, con numerose seconde e doppi falli che permettono a Pellegrino 3 break consecutivi e di conquistare il set per 6-2. Il terzo set è una lotta punto su punto, dopo che Bega ha perso il break di vantaggio iniziale, tuttavia nessuno dei due tennisti sfrutta le varie occasioni di 30-30 per arrivare a una possibile palla break e così si va al tiebreak. Pellegrino è più nervoso, Bega più solido e, al quarto match point, porta a casa la partita.
L’obiettivo di vedere Tsitsipas finisce nel cestino per il momento, sono infatti già le 22 ed è tempo di tornare. Domani sarò di nuovo ad Andria per raccontarvi altri match del pomeriggio.
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