di Sergio Pastena
Un passo alla volta sta tornando. Juan Martin Del Potro si aggiudica il primo titolo dell’anno, il terzo dopo lo stop forzato che l’ha tenuto fuori gioco nel 2010, e continua la sua marcia di avvicinamento verso i big. Mancano ancora tanti punti, ma il Del Potro visto a Marsiglia è incoraggiante: al di là dei soliti colpi potenti si è vista una grandissima solidità mentale, necessaria per fare fuori Gasquet, Tsonga e Llodra in fila, guastando la baguette ai francesi. Proprio Llodra è stata la grande sorpresa di questo Atp 250 dal livello piuttosto elevato: il francese ha eliminato Dolgopolov e, in semifinale, Tipsarevic prima di arrendersi in finale all’argentino, non dopo aver sciorinato qualche capolavoro dei suoi a rete. Grande rivelazione del torneo il transalpino Olivetti, atipico bombardiere con la tendenza a venire a rete: il suo gioco di volo non è certo di primissimo livello, ma neanche pessimo. Potrebbe salire di livello piuttosto alla svelta. Fuori subito Andreas Seppi, battuto nel derby da Flavio Cipolla che poi non è riuscito a ripetersi contro Roger-Vasselin.
Cambiando continente, non sappiamo cosa abbia pensato Nicolas Almagro al termine della finale di Buenos Aires persa in tre set contro David Ferrer. Probabilmente qualcosa come “Non lo batterò mai”, visto che ora i precedenti dicono 9-0 per David. Un Ferrer come al solito solidissimo, capace di regolare senza problemi in semifinale un Nalbandian fino a quel momento impressionante, dimostrando ancora una volta che alla lunga la costanza batte sistematicamente il talento incostante. Semifinali anche per lo svizzero Wawrinka, vittorioso su Nishikori, mentre per i nostri c’è stata poca gloria: Volandri era esausto dopo Sao Paulo e si è ritirato durante il match contro Monaco, mentre Starace ha dato segnali di ripresa contro Almagro anche se ha finito col perdere 7-6 al terzo. Certo, entrare in forma quasi al termine della Gira non è l’ideale, ma la stagione sulla terra è ancora lunga.
A Memphis era in programma l’Atp 500 della settimana: tralasciando altre polemiche sul tabellone decisamente insufficiente, segnaliamo con piacere il colpo di coda di un altro tennista talentuoso come Jurgen Melzer, capace di mettere in fila Isner, Stepanek e Raonic guadagnandosi i 500 punti finali e un salto di quasi venti posizioni in classifica. In finale l’austriaco sembrava partire sfavorito contro Raonic, invece, lo ha battuto al termine di due set tiratissimi. Ottimo torneo comunque per il canadese, che esce ben messo dal periodo dell’anno nel quale aveva più punti da difendere e può guardare con fiducia al resto del 2012. Cosa che non può fare Andy Roddick, eliminato subito da Malisse e sceso alla trentesima posizione in classifica. Si è rivisto anche Querrey, arrivato ai quarti di finale dopo aver preso lo scalpo di Anderson, cosa tutt’altro che semplice su questa superficie.
Veniamo ai tornei di questa settimana: ben due Atp 500 in programma, oltre al 250 di Delray Beach. A Dubai si riunisce il gotha del tennis: ben otto dei primi dieci del ranking, con le eccezioni degli spagnoli Nadal (a riposo) e Ferrer (ad Acapulco). Tra i giganti troviamo anche il nostro Flavio Cipolla, impegnato subito contro Ljubicic in un primo turno non semplice. Djokovic avrà Stebe, più complesso l’impegno di Federer contro Llodra nel più affascinante degli incontri di primo turno al pari di quello che vedrà Del Potro opposto a Dolgopolov. Anche Baghdatis-Tsonga e Gasquet-Youzhny non sono da sottovalutare, mentre Mahut-Lopez sarà meno altisonante ma dovrebbe garantire altrettanto spettacolo. Insomma, c’è proprio tanta carne a cuocere.
Ad Acapulco ce n’è di meno, ma non si dica che è un Atp 500 dimezzato: il torneo messicano cresce e schiera tutti i migliori terraioli del lotto più gente ostica come Simon, Nishikori e Florian Mayer. Ferrer e Almagro sono i favoriti d’obbligo, ma per loro non sarà facile arrivare alla rivincita finale. Proveranno ad inserirsi nel discorso anche i nostri tennisti, anche se Volandri non può certo benedire un tabellone che lo vedrebbe affrontare prima Verdasco e poi, eventualmente, Chela e Almagro. Starace al primo turno aveva un qualificato e quel qualificato sarà Alessandro Giannessi, bravissimo ad ottenere la qualificazione al main draw battendo al turno decisivo Joao Souza. Peccato solo per lo scontro fratricida.
Infine, come detto, c’è Delray Beach che pure ha un tabellone mica male per un 250… Isner, Cilic, Troicki, Roddick, Kohlschreiber, Bogomolov, Anderson e Tomic le teste di serie. Primi turni consigliati dallo chef: Rochus-Kohlschreiber, Roddick-Petzschner e Tomic-Haas. Nelle qualificazioni c’era il nostro Stefano Ianni, reduce da un 2011 molto positivo come doppista: c’è da dire che anche in singolare il tennista di Monza non sembra essersi arrugginito, se è vero che ha dato filo da torcere ad un avversario non semplice come Bobby Reynolds. A proposito di qualificazioni: è al turno decisivo (non impossibile, contro Monroe) Austin Krajicek, un altro degli ex golden boy del tennis a stelle e strisce che si sono persi per strada: a 21 anni forse fa ancora in tempo.
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