(Marco Crugnola – Foto Nizegorodcew)
di Guido Pietrosanti
La maggior parte dei giocatori abituati a giocare nel circuito challenger é stata impegnata nelle qualificazioni degli US Open nella settimana appena conclusa. Tuttavia, per diversi motivi, alcuni giocatori, anche di buon livello, hanno scelto di giocare un challenger piuttosto che tentare la fotuna a New York. É il caso ad esempio di Robin Haase, vincitore a Manerbio, e fresco numero 83 del ranking Atp. Haase, che dopo un brutto infortunio, sta rapidamente recuperando le posizioni perse nel 2009, ha vinto il quarto challenger della stagione battendo in finale un ritrovato Marco Crugnola per 63 62. Per Crugnola, partito dalle qualificazioni, si tratta del miglior risultato stagionale, ottenuto solo due settimane dopo la vittoria nel ricco future di Appiano. Il tennis di Crugnola é sempre stato di ottimo livello e forse la vittoria di un future gli ha dato quella fiducia necessaria a chiudere le partite quando il match diventa duro. In effetti Marco ha vinto a Manerbio ben 3 partite al terzo set, rispettivamente contro Koellerer, Schoorel e Brizzi in semifinale a conferma del buon momento di fiducia del giocatore. Anche Brizzi, raggiungendo la semifinale dopo aver sconfitto tra gli altri Filippo Volandri nei quarti, ha disputato il miglior torneo della sua stagione, riportando la sua classifica al numero 251, non lontano dal numero 232 di fine 2009.
Nei quarti di finale si era fermato Alessio Di Mauro, sempre piú vicino a rientrare nei top 200 e Filippo Volandri, che non essendo rientrato nel main draw degli US Open, sta continuando a giocare i challenger sulla terra dove piú facilmente potrá trovare i punti necessari a finire la stagione tra i top 100.
A Ginevra possiamo registrare la prima vittoria challenger per il bulgaro Grigor Dimitrov, classe 91 e grande promessa del tennis mondiale, appena entrato nei primi 200 del mondo. Dimitrov, dopo un inizio di stagione in sordina, ha giocato diversi tornei future, vincendone tre tra la Spagna e la Germania, per poi passare al livello challenger. Con la classifica raggiunta questa settimana (184) non avrá piú bisogno di giocare future, ne di passare per le qualificazioni dei challenger e vista l’attitudine giá dimostrata a giocare anche sulle superfici rapide, ha ottime possibilitá di avvicinarsi ai top 100 entro la fine dell’anno. Il livello sembrerebbe averlo giá, visto che in finale a Ginevra il giovane bulgaro ha sconfitto Pablo Andujar, numero 107 delle ultime classifiche ma giá top 100 del ranking atp. Buona semifinale anche per il giovane belga Goffin, classe 90 e neo numero 264 Atp, fermato proprio da Dimitrov, mentre tra gli azzurri il miglior risultato é stato quello di Paolo Lorenzi, sconfitto un po’ a sorpresa nei quarti di finale dal francese Prodon.
Infine in Kazakistan, ad Astana, vittoria del russo Igor Kunitsyn, scivolato quest’anno fuori dai primi 100, ma capace di raggiungere nel luglio dello scorso anno la posizione numero 35 del ranking Atp. In finale Kunitsyn ha sconfitto per 46 76 76 il connazionale Kravchuk, che a 25 anni sta vivendo la sua miglior stagione, raggiungendo questa settimana il suo best ranking al numero 136. Da segnalare infine la buona semifinale del giovane slovacco Andrej Martin, classe 89 e vincitore due settimane fa del challenger di Samarkand, che entra per la prima volta nei top 200.
Nei future, vittoria di Claudio Grassi a Piombino, nel torneo Italy F23, che ha sconfitto in finale Francesco Piccari per 64 76. Buona semifinale per Erik Crepaldi, classe 1990, che con questa semifinale tornerá nei primi 900 del ranking, posizione giá raggiunta nel 2008 a soli 18 anni, e per l’australiano Kubler, classe 93, fermato in semifinale da Piccari.
Infine, coraggiosa trasferta del quasi 30enne Torresi, che nel future Bulgaria F5 si é spinto fino alle semifinali, mostrando peró ancora voglia di girare il mondo alla ricerca di punti e vittorie.
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