di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Parigi) – Foto Ray Giubilo
Arrivo al Roland Garros giusto in tempo per il collegamento con Radio Manà Manà Sport e per i primi giochi del match di Francesca Schiavone contro Kimiko Date-Krumm.
La “Schiavo” all’inizio non gioca benissimo, ma quantomeno riesce a tenere i propri turni di servizio. Sulla terra però Francesca è troppo superiore e, dopo aver vinto 6-3 il primo set, passa agevolmente 6-1 anche nel secondo. “Il match d’esordio in uno Slam è sempre il più difficile” – spiegherà poi l’azzurra nelle conferenza stampa post partita – “Kimiko è una grandissima giocatrice e professionista esemplare. E’ una tennista che tutte dovrebbero prendere ad esempio. Oggi, giocando sulla terra, ero favorita e ho vinto.”
Francesco e Kimiko a fine match si danno la mano e si fermano a chiacchierare sorridendo a lungo davanti alla sedia dell’arbitro. Un giornalista giapponese in conferenza stampa, grazie ad un inglese alquanto arrangiato, ha poi domandata alla “Schiavo” cosa si fossero dette. “Lo hai chiesto a lei?”.. “No”.. E a quel punto Francesca ha lasciato intendere che non sarebbe stato giusto dirlo se non fosse stata d’accordo anche lei.
Pranzo: spezzatino con patate e frutta (No, Grigo, la frutta era separata!)
Jeremy Chardy intanto tenta il più classico dei suicidi sportivi. Avanti 64 61 53 contro Lu, riesce a vincere solamente 11-9 al quinto al 125° match point. Tutto questo mentre probabilmente Haas e Volandri, che dovevano finire il loro match interrotto ieri per oscurità, si scaldavano da ore!
Alla fine Volandri entra in campo contemporaneamente a Bolelli.. Simone gioca bene sino al 2-2 contro Nadal sul centrale. Sale 0-30 sul servizio dello spagnolo, ha un diritto comodo da chiudere e tira fuori di 4 metri! Partita finita: 62 62 61 Rafa!
Volandri invece regge sino al 4-5 nel quarto ma Haas serve con palle nuove e chiude facilmente grazie al servizio..
A questo punto è Paolino Lorenzi a meritare il mio sostegno. Mi reco sul campo 7, quello della sconfitta di Cipolla con Wawrinka, dove il senese ha perso 6-3 il primo set ma è avanti 4-3 nel secondo. Almagro è al servizio. Paolo, sorretto da coach, genitori e amici in tribuna, gioca un gran game e conquista il break. Purtroppo nel gioco successivo serve male (“Avevo servito bene sino ad ora” – sottolinea coach Galoppini).
Paolo subisce poi la potenza e il talento di Almagro, senza però mai mollare e lottando punto su punto fino alla fine. Almagro, a fine match (63 75 64 in suo favore) esulta molto, come se avesse capito le potenziali difficoltà che Paolino avrebbe potuto riservargli se il match fosse entrato in “lotta”.
Un episodio da segnalare: coach Galoppini, durante un momento importante del secondo set, ha notato un coppia di anziani spettatori francesi che era divisa: la signora, non ho capito bene come, era nella nostra tribunetta, quella dedicata a stampa, coach, parenti dei giocatori, ecc, mentre il marito era in mezzo ad altre decine di persone nella curva accanto. Galoppini ha chiesto ai genitori di Lorenzi se avessero ancora un biglietto in più e lo ha regalato al signore, che ha potuto così raggiungere la sua amata. Mille ringraziamenti da parte dei due francesi e gesto molto bello che non potevo fare a meno di raccontare..
Rientro in sala stampa e mi dirigo sul centrale. Guardo uno spezzone di Serena Williams contro Virginie Razzano e mi metto a scrivere, quando mi manda un sms Andrea Gabrielli, manager di Greta Arn. Abbiamo una intervista da fare con Greta per Tennis Italiano. Chiacchieriamo a lungo della sua storia, del suo tennis, di ciò che è stata la sua carriera. Accanto il marito, Zsolt Nemcsik (argento nella sciabola ad Atene 2004, sconfitto in finale da Aldo Montano), con il quale vive a Roma (lei si allena al Parioli con Vittorio Magnelli). Di tutto ciò che mi racconta, rimango colpito dalla sua grande delusione per non aver raggiunto la qualificazione a Londra 2012. A differenza di quasi tutti i giocatori professionisti di tennis, Greta scambierebbe subito un grande risultato in uno Slam per una semplice partecipazione ai Giochi. E nei suoi occhi si legge tristezza, per un obiettivo sfuggito di poco, a causa soprattutto di qualche infortunio di troppo… Da oggi sono ancor di più suo tifoso, perché le persone che amano prima lo sport e poi i soldi che (in caso) si possono guadagnare, mi fanno pensare che allora non è tutto davvero da buttare…
Per il resoconto dei match degli italiani, con tanto di dichiarazioni post partita, cliccate QUI
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