di Alessandro Nizegorodcew (Articolo apparso sul quotidiano nazionale “Il Tempo” del 13-11-13)
Talento, intelligenza tattica, grande resistenza, smorzate millimetriche e passanti al fulmicotone. Questo è il tennis di Flavio Cipolla, un giocatore che per la sua altezza (173 cm) non è stato mai considerato dagli addetti ai lavori. «Non arriverà mai nemmeno tra i primi 300» si sentiva dire Flavio qualche anno fa. E invece ce l’ha fatta, vincendo la sua battaglia contro i mulini a vento e raggiungendo il best ranking di numero 70 nell’aprile del 2012. Trenta anni compiuti da pochi giorni, «Cipo» è sceso oggi al numero 190 delle classifiche Atp a causa di un’annata molto complicata, iniziata con un infortunio e proseguita con risultati poco incoraggianti. Il 2014 sarà l’anno della riscossa e del ritorno tra i Top-100. «Lo scorso inverno ho dovuto rinunciare a gran parte della preparazione invernale per una capsulite al polso destro – spiega – e nei primi mesi della stagione ho perso tanti match. Atleticamente stavo bene, ma sconfitta dopo sconfitta ho perso sempre più la fiducia nel mio tennis e la mia classifica è crollata in maniera disastrosa». Nella seconda parte del 2013 Cipolla è riuscito a limitare i danni grazie ad alcuni buoni risultati nei tornei challenger (una sorta di «Serie B» del circuito), ma è pronto per tornare a macinare tennis e vittorie all’inizio del nuovo anno. «Il mio obiettivo è di rientrare nei primi 100 giocatori del mondo e disputare tutti i più grandi tornei. Negli ultimi mesi sento di aver recuperato gran parte del mio gioco, ritrovando le giuste sensazioni e la fiducia in me stesso. Dopo la conclusione della Serie A1 (Cipolla difende i colori del Circolo Canottieri Aniene, già qualificato per le semifinali; ndr) mi concentrerò sulla preparazione invernale». In carriera Cipolla ha superato giocatori di grandissimo livello come Roddick, Simon e Wawrinka, raggiungendo come miglior risultato Slam il terzo turno agli Us Open nel 2008. «Dal punto di vista tecnico la vittoria contro Wawrinka a Chennai, quando mi imposi 6-4 6-1, è stata probabilmente la migliore. Ma ricordo con piacere sia il successo su Roddick sul centrale di Madrid, che un match con Tipsarevic, seppur perso in tre set a Dubai, durante il quale avevo espresso un grande tennis». In uno sport ormai sempre più per vecchi (l’età media dei top-100 è di 27 anni), Cipolla è ancora nel pieno della sua carriera e ha ancora tante cartucce da sparare. «Sento di avere ancora tanto tennis nelle gambe. Sto già studiando il calendario per programmare al meglio la stagione 2014. Sono motivato e pronto per una grande annata: vincere aiuta a vincere e io spero di iniziare subito con qualche buon risultato, dando priorità alle qualificazioni dei grandi tornei, dove penso e spero di poter ottenere successi importanti. Cosa farò una volta interrotta la mia attività agonistica? Vorrei rimanere nel mondo dello sport e molto probabilmente del tennis. Ci penserò però tra qualche anno, ho ancora tanta voglia di tennis».
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