Challenger: Vittorie di Berrer, Soeda e Del Bonis


(Michael Berrer)

di Guido Pietrosanti

Con la seconda settimana degli Australian Open, anche la stagione challenger riprende con maggiore continuità e con diversi tornei, sparsi in varie zone del pianeta, e su diverse superfici, per soddisfare tutte le esigenze.

Tradizionalmente, in Europa la stagione indoor inizia con il ricco challenger di Heilbronn in Germania. In un tabellone di livello molto alto, la finale di quest’anno ha visto trionfare il giocatore di casa Michael Berrer, classe 1980 e numero 105 del ranking atp. Berrer ha avuto ragione in finale di un suo giovane connazionale, Jan-Lennard Struff, classe 90 e numero 138 atp, battuto per 75 63. Buone semifinali per i veterani Mathieu e O.Rochus che al primo turno aveva eliminato il nostro Matteo Viola, bravo come sempre a mettersi comunque in gioco in tornei difficili.

Dall’altra parte del mondo, nelle Hawaii s’è disputato il torneo di Maui, dove il giapponese Go Soeda ha sconfitto il tedesco Mischa Zverev in finale per 75 75. Soeda, che a 28 anni sta vivendo il miglior periodo della sua carriera, si trova attualmente al numero 67 del ranking atp e quest’anno potrà giocare con molta più costanza nel circuito maggiore, piuttosto che in quello challenger dove ha costruito la sua ottima classifica fino ad ora. Significativa semifinale raggiunta da uno dei veterani più forti del circuito, l’americano Michael Russell, classe 78 e ancora stabilmente nei top 100 al numero 89, mentre i giovani rampanti statunitensi, Denis Kudla, Steve Johnson e Bradley Klahn non sono riusciti ad andare oltre i quarti di finale.

Infine a Bucaramanga in Colombia, nell’unico torneo della settimana disputato sulla terra rossa, vittoria della (ex?) promessa del tennis argentino, Federico Del Bonis, talentuoso mancino di 22 anni, capace di entrare nei primi 200 del mondo già nel 2009, ma incapace poi di fare il salto di qualità che in molti si aspettavano da lui, tanto che oggi si trova ancora al numero 116 del ranking atp. Del Bonis ha sconfitto in finale l’americano Wayne Odesnik per 76 63. Nella settimana in cui il ciclista americano Lance Armstrong ha ammesso di aver fatto uso di sostanze dopanti, a Odesnik, condannato ad 1 anno di squalifica nel 2010, saranno sicuramente fischiate le orecchie e forse in fondo è stato quasi contento di aver perso la finale in Colombia per non far parlare ancora di lui proprio in questa settimana. Anche in Colombia poca gloria per le giovani leve, nonostante fossero al via molti dei giovani più interessanti. Alla fine l’unico capace di raggiungere i quarti di finale è stato l’argentino Schwartzman, capace di eliminare il connazionale Arguello al primo turno, sul quale, fino ad un paio di stagioni fa, venivano riposte molte più speranze che non su Schwartzman.

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