di Guido Pietrosanti
Se anche le due settimane di Wimbledon non hanno riservato particolari sorprese per i colori azzurri, almeno a livello challenger possiamo registrare la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Simone Vagnozzi della scorsa settimana. Infatti nel challenger di Torino, Simone Bolelli (130 Atp) ha sconfitto in una finale all italian, Potito Starace (58 Atp) per 76 62 dopo oltre due ore di lotta. Si tratta del miglior risultato stagionale di Simone che nel corso del torneo ha vinto ben 4 derby contro Fabbiano, Seppi, Di Mauro e appunto Starace in finale. Buona prestazione anche in semifinale dove il giocatore di Budrio ha sconfitto in rimonta lo spagnolo Gimeno-Traver (91 Atp) per 57 75 63. Il livello del torneo di Torino non è certo quello a cui Bolelli dovrebbe giocare ed è infatti discutibile il fatto che tutti i migliori italiani (con l’esclusione di Fognini) abbiano partecipato a questo challenger. Si tratta tuttavia di una vittoria importante che oltre a permettere a Bolelli di riavvicinare i top 100 e sperare quindi di poter giocare i prossimi US Open senza dover passare dalle qualificazioni, potrebbe ridargli fiducia e parte di quella abitudine a vincere che da circa un anno sembrava avere smarrito. Le prossime settimane, nelle quali Bolelli si cimenterà probabilmente nei tornei sulla terra europea del circuito maggiore, ci diranno se il torneo di Torino potrà essere ricordato come il torneo della svolta per la sua stagione, se non proprio della sua carriera.
Va considerata positiva anche la finale raggiunta da Potito Starace che difendeva a Torino la vittoria dello scorso anno. Infatti è anche grazie a questi risultati nei tornei minori che Potito riesce a mantenere una classifica tale da poter giocare nei tornei del circuito maggiore senza dover passare dalle qualificazioni. Lo scorso anno, proprio a causa di una classifica che era scesa oltre la centesima posizione, Starace era stato costretto a giocare in estate, le qualificazioni nei tornei di Bastaad e di Amburgo, venendo poi eliminato al secondo turno del tabellone principale. Quest’anno, con una classifica migliore, Potito avrà l’opportunità di arrivare piu’ fresco a quei tornei, riuscendo forse a ottenere risultati migliori. A Torino sono arrivati ai quarti di finale anche Alessio Di Mauro, che ha sconfitto Vanek (338 Atp) e Capdeville (200 Atp) e Filippo Volandri, autore di una buona vittoria ai danni del russo Gabashvili (84 Atp) prima di essere fermato da Gimeno Traver per 75 al terzo set.
A Braunschweig in Germania, nel piu’ ricco challenger della settimana, il kazako Mikhail Kukushkin (114 Atp) ha beneficiato in finale del ritiro del brasiliano Daniel (108 Atp) sul punteggio di 62 30 in suo favore. Per Kukushkin si tratta della prima vittoria challenger della stagione, dopo le semifinali raggiunte a Kosice e a Marrakech, che gli permette di entrare per la prima volta nei top 100 a meno di 23 anni.
In Germania era presente anche il nostro Simone Vagnozzi, reduce dalla vittoria di Marburg. Purtroppo Simone ha trovato al primo turno l’emergente argentino Del Bonis (149 Atp) che lo ha sconfitto per 63 26 63 ma, a conferma dell’ottimo momento di forma, ha saputo rifarsi in doppio dove, in coppia con il portoghese Tavares, ha conquistato il torneo raggiungendo per la prima volta in carriera i top 100 di doppio.
Si è giocato sulla terra rossa anche in Romania, ad Arad, dove il vincitore è stato il francese David Guez (136 Atp) che a quasi 28 anni sta vivendo la sua migliore stagione ed è ormai molto vicino ai top 100. Guez ha sconfitto in finale il connazionale Paire, classe 89 e già numero 210 Atp, per 63 16 63. Paire, coetaneo dei nostri Fabbiano e Trevisan, sembra aver fatto quest’anno un bel salto di qualità che lo ha fatto passare dal numero 333 del ranking di fine 2009 ai primi 200 raggiunti proprio con la finale in Romania.
Infine nel tradizionale challenger di Winnetka, che da il via alla stagione estiva di tornei challenger negli Stati Uniti, il vincitore è stato l’argentino Brian Dabul (111 Atp) che ha sconfitto l’americano Tim Smyczek (179 Atp) per 61 16 61. Brian Dabul, ex numero uno del mondo juniores ma con mezzi fisici troppo limitati per una carriera di vertice nel tennis professionistico, è alla terza vittoria challenger della stagione, dopo quelle di Salinas in Ecuador e di Tallahassee negli Stati Uniti, ottenute sempre sul cemento.
Finale tutta azzurra anche nel torneo future Italy F15 disputato a Bologna dove un po’ a sorpresa Andrea Stoppini ha sconfitto in finale Andrea Arnaboldi per 61 76. Se per Stoppini questa vittoria puo’ costituire un ottima occasione per recuperare posizioni in classifica, lo stesso non si puo’ dire per Andrea Arnaboldi che da inizio anno ha perso circa 100 posizioni e che stenta a fare il salto di qualità.
Anche in Romania, nel future Romania F5 un azzurro è riuscito ad arrivare in finale. Si tratta di Federico Torresi che a quasi 30 anni ha ancora voglia di girare il mondo in cerca di vittorie e di punti per salire in classifica. Un bravo anche a Giulio Torroni che nello stesso future ha ottenuto la seconda semifinale consecutiva, dopo quella raggiunta la settimana scorsa nel torneo Italy F14.
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