di Sergio Pastena
Gli sguardi parlano-2. Quello di Berdych alla fine della sconfitta contro Gulbis, che lo ha regolato con un triplo tie-break, diceva testualmente: “Me cojoni!” e sottintendeva il concetto “Giochi tre partite all’anno: perché proprio contro di me?”. Ad assistere alla resurrezione del lettone pare ci fosse sulle tribune il papà, di passaggio a Londra per trattare l’acquisto della regina.
Esordio fallamentare
Approccio positivo: “Falla sull’erba non è scarso, aveva quasi battuto Federer a Wimbledon”. Approccio negativo: “Sì, ma comunque Falla è un tennista da terra e l’erba è l’ideale per John”. Approccio realistico: “Da quando la presenza di un avversario in campo influisce sulle vittorie o sulle sconfitte di Isner?”.
Teste di…
Non solo Berdych e Isner. Almagro ha rimontato due set a Olivier Rochus, ma è al quinto. Granollers le ha beccate da Troicki. Purtroppo anche Seppi ci ha lasciato. A metà del primo turno abbiamo quasi lo stesso numero di teste di serie eliminate del 2011, tra le quali due Top Ten. Non accadeva dal 2008.
Gli incubi del Djoker
Djokovic, che ha massacrato Ferrero dopo essere andato sotto di un break per motivi religiosi (all’inizio dà sempre un break, anche quando lascia due games a Lorenzi) è terrorizzato dal suo percorso fino ai quarti: con l’eliminazione di Berdych i bookmakers quotano la sua eliminazione prima della semifinale come la vittoria della Germania agli Europei. Del 2008.
Bye bye Italia
Un antico e nefasto sortilegio aveva racchiuso tutti i nostri tennisti nella parte alta del tabellone e ne aveva messi quattro in quella che, dopo l’uscita a sorpresa di Isner, è diventata la slot più scarsa. A noi, però, non piacciono le cose facili, così Seppi e Cipolla han perso al quinto da Istomin e Cervantes. Tenerezza per Bolelli, sbalestrato da uno Janowicz ingiocabile. Applausi per Lorenzi, che è al quinto contro Mahut. Considerando, però, che l’unico che ha vinto è stato il (bravissimo) Fognini, che ora ha Federer, cominceremmo a buttare la pasta. Al dente, please.
Gli internati della sezione 2
Se Almagro perde il quinto da Rochus, avremo il belga a giocarsi un posto per i quarti (e per farsi massacrare da Djokovic) con Petzschner, Florian Mayer, Gasquet, Rufin, Gulbis. L’organizzazione sta pensando di far giocare gli incontri di questa slot a Glasgow, per non far diffondere il sovversivo concetto secondo il quale oggi è possibile persino giocare a tennis.
I Maya ci prendono
Sussulti tra gli inglesi dopo che il 18enne Golding ha vinto il primo set 6-1 contro Andreev, mettendolo in difficoltà in quelli successivi. Purtroppo, però, è scritto nelle profezie Maya che nessun altro inglese dopo Henman potrà vincere un incontro a Wimbledon prima della fine del mondo. L’ultimo è stato Bloomfield, nel 2006. E abbiamo detto inglesi, non scozzesi.
Pare che il giudice di sedia di Rus-Doi sia stato avvistato nei prati dell’All Lawn intento a prendere per il deretano quello di Parra Santonja/Medina Garrigues-Jans Ignacik/Rosolska, match così logorroico che per il livescore si giocava in due contro uno. Pare che lo sfortunato arbitro stia pensando di intentare una causa per mobbing all’organizzazione.
Wimbledonne
Perdonateci il bieco sessismo, ma considerando quanto è divertente la Wta di oggi confiniamo il resoconto in fondo (salvo note di colore). Venus Williams ha fatto quattro games contro la Vesnina, rischiando il bagel nel primo set. Inguardabile. Fuori anche la Hantuchova contro la Hampton ma, soprattutto, Flavia Pennetta contro la Giorgi: il match di Camila contro la Tatishvili, un’altra amante del gioco di fino, sarà sponsorizzato dalla Smith&Wesson. La Clijsters fa fuori la Jankovic, la Zvonareva è al terzo con la Barthel. A volte (non) ritornano.
Leggi anche:
- None Found