Prosegue il cammino della città di Monza verso il Monza Open 2020/22, destinato a essere il primo torneo italiano su erba naturale, l’unico al mondo all’interno di un Autodromo. Ora che è stata definita l’assegnazione a Torino delle ATP Finals per il periodo 2021-25, l’ATP si concentra sull’unico vuoto rimasto in calendario. Il prossimo step, in programma venerdì 26 aprile a Wimbledon, vedrà proprio i rappresentanti dell’ATP e una delegazione del Monza Open insieme per confrontarsi e analizzare le soluzioni tecniche per realizzare i 6 campi con fondo erboso da costruire tra paddock e griglia di partenza. Un momento particolarmente significativo e ricco di suggestione, considerato che la riunione ha come teatro il Tempio del tennis, i campi di Church Road dove i campioni hanno fatto la storia. L’incontro sarà inoltre l’occasione per fare il punto sulla copertura del budget da parte degli sponsor del torneo, sia quelli di livello internazionale, sia quelli del distretto industriale lombardo. Un requisito, quello della copertura del budget, che assicurerebbe longevità all’evento e indotto al territorio, oltre il triennio 2020/22. “Dallo scorso 6 marzo a oggi – spiega Giorgio Tarantola, direttore designato – stiamo interagendo con diversi brand internazionali e attendiamo solo che, a breve, giungano segnali concreti anche da parte dei distretti industriali della Lombardia, in particolare da quello di Monza e Brianza”. La candidatura è nata proprio da un patto col territorio, stipulato tra operatori economici e soggetti istituzionali, uniti nel raggiungimento delle coperture finanziarie richieste dall’ATP in tempi stretti.
I REQUISITI ECONOMICI – Il torneo ha un budget di circa 7,5 milioni di euro per ogni edizione, e una buona parte di questi è destinata alle garanzie bancarie annuali da assicurare all’ATP, affinché Monza ottenga i diritti di disputa per le prime tre edizioni. “Per questo – prosegue Tarantola – gli sponsor sono chiamati proprio adesso a sottoscrivere accordi vincolanti riservati, che prevedono una clausola sospensiva subordinata all’ottenimento della data del torneo. Solo in questo modo si ottiene la conferma di entrare nel progetto, prima che l’ATP possa decidere l’assegnazione della data (entro il 30 giugno 2019), poiché la garanzia della copertura del budget è il requisito essenziale per rendere concreta la candidatura. La data – conclude Tarantola – sarà infatti assegnata dalla stessa ATP alla candidatura che offrirà, in tempi brevissimi, le migliori garanzie”.
LE PROSPETTIVE PER IL TERRITORIO – Come è stato ribadito nell’incontro in Assolombarda a Monza, l’ottenimento di questa concessione triennale rappresenta un’occasione unica. Un’opportunità che assicurerà alla città di Monza, alla Provincia e alla Regione un progetto di marketing territoriale a investimento zero per le casse pubbliche, con un potenziale ritorno per le aziende del territorio incalcolabile in termini di occupazione e di promozione. Un concetto che vale per i brand sponsor così come per il brand ‘Città di Monza’. L’evento Monza Open 2020/22 avrà una visibilità globale: le major televisive già interessate ai diritti distribuiranno le immagini in quasi tutti i Paesi del mondo, e si stima che un miliardo di appassionati potranno assistere ai match, ma pure conoscere Monza e il suo territorio. Circa 100.000 persone avranno invece la possibilità di seguire dal vivo il torneo. Numeri che raccontano di una chance da prendere al volo. Una chance che adesso passa dall’incontro di Wimbledon, ma soprattutto dalla prontezza del territorio, chiamato a una risposta risoluta e veloce.