di Salvatore Greco
Al momento del sorteggio si diceva che l’incontro con Nishikori sarebbe stato quello più duro per Federer. Più duro di quello con Raonic nonostante la recente sconfitta contro il canadese a Bercy, più duro di quello con Murray nonostante l’head to head contro lo scozzese reciti un significativo 11-11. Nishikori avrebbe dovuto essere l’osso più duro per Federer perché tatticamente il giapponese è in grado di mandarlo ai matti oltre che di costringerlo a ritmi atletici che a 33 anni non sono del tutto scontati.
La chiave per vincere il match per Federer avrebbe dovuto essere la capacità di non dare continuità a Nishikori, attaccando velocemente e variando il gioco, entrando il meno possibile negli scambi rapidissimi del robottino giapponese. Ebbene, tutto questo è servito relativamente: Nishikori ha giocato un tennis molto lontano dal suo migliore, segnato da un numero di errori non forzati, 30, decisamente significativo per un giocatore della sua regolarità. Dal canto suo Federer non è stato perfetto, qualche errore di troppo soprattutto con il rovescio, ma oggi non è stato necessario esserlo. È bastato al giocatore di Basilea servire con regolarità e contenere i pochi guizzi di Nishikori per portare a casa il match senza soffrire.
La partita promette subito ciò che non manterrà, sull’1 pari infatti Federer concede due palle break ma le annulla facilmente prima con un ace e poi con un errore di diritto da parte di Nishikori. Sul successivo turno di battuta per il giapponese, Federer ha e coglie le sue occasioni di break approfittando di un doppio fallo e di un erroraccio di rovescio da parte di Nishikori e va 3-1. Da lì in poi la partita segue i servizi con Federer che sul suo non corre alcun rischio e quasi strappa il doppio break quando era già 4-1, ma in quell’occasione Nishikori si salva. Sul 5-3 Federer serve per il set e lo chiude in scioltezza nonostante un doppio fallo sul 15 pari.
Nell’intervallo tra i due set va segnalato l’intervento del fisioterapista richiesto da Nishikori anche durante il primo parziale per un problema al polso, il giapponese torna in campo con una notevole fasciatura al polso destro.
Nel secondo set Federer va di nuovo avanti conquistando il break sull’1 pari con Nishikori autore di un doppio fallo e tre gratuiti decisamente inusuali per il suo tennis. All’apparenza durante questo set Nishikori sembra in grado di costruire qualcosa di più, trafigge in più di un’occasione Federer a rete con precisi passanti, ma non riesce a incidere davvero. Sul 2-4 salva due palle break, ma cede alla terza occasione commettendo l’ennesimo doppio fallo (5 in tutto) e consente a Federer di servire per il set sul 5-2. Lo svizzero qui curiosamente concede la terza palla break del match in favore di Nishikori, la annulla con un servizio vincente e con un altro servizio vincente porta a casa il match chiudendo in 6-3 6-2.
Resta poco da aggiungere come considerazioni, Nishikori mai in grado di impensierire Federer, falloso come non mai e soprattutto debole al servizio con il quale non è mai riuscito a portare l’inerzia degli scambi (sempre piuttosto brevi, come si poteva immaginare) dalla sua parte. Resta da capire quanto abbia influito il fastidio al polso avvertito durante l’incontro, Nishikori non è il tipo da fingere un infortunio, ma sembra essergli mancata anche la giusta condizione mentale per reggere la partita contro Federer.
Nel frattempo lo svizzero ha praticamente ipotecato il passaggio in semifinale: avendo vinto contro Nishikori in due set, se Murray stasera riuscirà a superare Raonic in tre set o perderà dal canadese sarà per lui qualificazione matematica alle semifinali e il match con Murray varrà “solo” per evitare di affrontare Djokovic prima della finale.
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