Ha sconfitto la testa di serie numero 3 Melzer al termine di un match combattuto e vibrante e adesso vuole arrivare in fondo. Al primo Challenger dopo i mesi di stop necessari per recuperare da un brutto infortunio, Edoardo Eremin ha dunque centrato uno splendido successo. Una vittoria che vale doppio, perché da un lato gli dà grande fiducia e dall’altro lo proietta al secondo turno del MD del Challenger di Vicenza 2017. A fine gara lo abbiamo intercettato per raccogliere le sue impressioni.
Quella contro Melzer è stata una gran partita. Che sensazioni hai avuto?
Devo dire che erano buone fin dall’inizio, ero teso perché sono al primo Challenger dell’anno qui a Vicenza. Prima ho fatto due tre open di preparazione giocando con gente meno forte ma in quel momento era quello che mi serviva, la cosa mi ha dato fiducia e fatto andare avanti. In questi mesi ho avuto tanti problemi fisici ed extra tennis, ho affrontato tante cose assieme e quindi non ho giocato per quasi due mesi. Ho ricominciato piano piano anche per un problema fisico: mi sono stirato l’obliquo, avevo un gran dolore alle costole e di notte a volte sentivo come delle coltellate.
Quest’anno hai vissuto un po’ un ritorno al passato, sei tornato con Massimo Puci e hai riabbracciato Matteo Donati, come mai questa scelta?
Quando sono andato via avevo bisogno di cambiare aria e il periodo con Mauro Balestra a Genova mi ha confermato che la mia era una sensazione giusta. A Mauro devo tanto, poi però ho deciso di tornare nella struttura di Massimo che per me rimane una delle migliori per avvicinarmi a casa e alla mia famiglia. Ho conosciuto Ocleppo e Longo e ritrovato altri come Donati, è stato bellissimo: oggi comunque ho un’altra testa rispetto a prima, vado per i 24 anni e ho delle priorità diverse.
Insomma più che un ambiente di lavoro una famiglia
Si hai ragione, è così. Abbiamo tutti classifiche diverse, magari io sono quello che sta più vicino a Matteo (Donati, ndr.) che però fa già le Quali ai grandi Slam. Quest’anno vorrei comunque provare a qualificarmi per i tornei ATP, ci punto tanto, vedremo.
A parte le Quali agli ATP a che tipo di programmazione hai pensato?
Prima vorrei provare dei Challenger su cemento e terra, forse andrò anche a fare il Futures a Padova, non lo so, vedrò dopo questa settimana. Dopo andrò con Matteo a Lisbona e non a Caltanissetta, poi proverò il cemento spagnolo e infine sarò a Recanati.
Vorrei tornare al match che hai vinto contro Melzer, parliamo di un ex top 100. Che sensazioni hai a caldo?
Sono felicissimo, ho fatto una bella partita. Devo mantenere alto il mio livello e migliorare sulla continuità delle mie prestazioni. Massimo Puci e Chicco Porro me lo ripetono sempre, Chicco poi è il mio psicologo, è una persona fantastica e non posso che ringraziarla.
Ricordiamo che Eremin ha battuto Melzer col punteggio di 4-6 6-3 6-2.