L’ufficialità è arrivata attorno alle ore 15: nessuno degli otto match di secondo turno delle qualificazioni si sarebbe giocato in questa piovosa domenica. Tutto rimandato a lunedì, quando oltre a un solo match del tabellone principale, quello tra il campano Lorenzo Giustino e l’argentino Agustin Velotti (in programma comunque non prima delle 17), andranno in scena tutti gli arretrati del Day 2. A seguire i turni decisivi per l’accesso al main draw. Con la terra rossa inzuppata dalla pioggia, il cuore pulsante del torneo è stato il campo coperto del Tennis Country Club Cortina, dove durante gli Internazionali si trovano la sala-giocatori e tutti i servizi a loro dedicati. Ore d’attesa per tutti, tra una partita a ping-pong, una a biliardino e un calcio-tennis alla buona con dei borsoni a fare da rete improvvisata. A scandire il tempo, le comunicazioni ufficiali della direzione di gara e lo streaming in diretta da Biella, dove Federico Gaio ha conquistato il suo secondo titolo Challenger in carriera, entrambi vinti nell’ultimo mese. Proprio Gaio, sull’onda di questo periodo di grande forma, è uno dei più attesi sulle Dolomiti, dove nella prima edizione (2014) centrò la finale (si arrese al serbo Filip Krajinovic). Il romagnolo, che con questi risultati supera per la prima volta il muro dei Top 200, affronterà al 1° turno l’austriaco Bastian Trinker. E proprio nel gradino di tabellone appena superiore c’è posto per Stefano Napolitano, pure lui reduce da una striscia più che positiva, inaugurata con la finale conquistata nel Challenger di Todi e chiusa in questi giorni con le semifinali nella sua Biella. Incrocio pericoloso dunque, che potrebbe significare – stanchezza accumulata permettendo – un 2° turno da fuochi d’artificio con i due azzurri più in forma del momento a livello Challenger.
Italia dunque presentissima nella parte bassa del draw, quella presidiata dalla seconda testa di serie Inigo Cervantes, n.81 del ranking Atp. Oltre a Gaio e Napolitano, ci sono anche Marco Cecchinato, opposto al russo Aslan Karatsev, e Andrea Arnaboldi, semifinalista qui lo scorso anno e ora in attesa del nome del suo primo avversario (un qualificato). E sempre lì c’è pure il derby tra la wild card azzurra Francisco Bahamonde e Matteo Donati. Gianluca Mager, Lorenzo Sonego (anche loro detentori di una wild card del settore tecnico) e Filippo Volandri sono invece distribuiti nella parte alta del tabellone. I primi due sfidano all’esordio settimanale, rispettivamente, l’egiziano Mohamed Safwat e l’argentino Renzo Olivo, testa di serie n.6 del torneo. Volandri se la vedrà invece con il n.1 del seeding, l’argentino Carlos Berlocq, arrivato a Cortina con tanto di famiglia al seguito. Ma per vederli tutti all’opera bisognerà avere una buona dose di pazienza (unita a una certa clemenza da parte del meteo) e aspettare almeno fino a martedì. Nel frattempo è stato stilato il tabellone di doppio, che al primo turno oppone subito le due coppie azzurre munite di wild card formate da Andrea Pellegrino e Francisco Bahamonde e da Edoardo Eremin e Lorenzo Sonego. Favoriti gli specialisti, con i numeri 1 del seeding Wesley Koolhof e Matwe Middelkoop (entrambi olandesi) e i numeri 2 James Cerretani, veterano statunitense, e Philipp Oswald, austriaco. Lunedì si comincia a giocare alle 10. Obiettivo: recuperare il ritardo accumulato e lanciarsi a capofitto verso i primi turni di tabellone principale. Con un occhio al campo e uno al cielo.
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