da Brescia, Giulio Gasparin
Si dimostra ancora una volta in recupero l’ex numero 67 del mondo Illya Marchenko, che da qualche settimana a questa parte ha ritrovato gioco e risultati, e quest’oggi ha battuto in rimonta la quarta testa di serie dell’ATP Challenger di Brescia, Filip Krajinovic.
Dopo un inizio insicuro, in cui il serbo ha comandato da fondo soprattutto sul proprio servizio, il tennista di Donetsk ha alzato il rendimento con la seconda di servizio e imposto il suo ritmo anche nei game di risposta. Sempre più contrariato per gli errori forzati dalla potenza dell’ucraino, Krajinovic ha ceduto il servizio nei primi giochi del terzo e decisivo set, senza mai riuscire lui stesso ad impensierire il proprio avversario. Con l’11° ace di una partita praticamente perfetta al servizio, Marchenko si è così guadagnato l’accesso ai quarti di finale.
Ottima vittoria. Battuto un altro top-100, come ti senti?
Beh ho battuto Troicki la settimana scorsa, per cui conosco bene la sensazione. Ho ricominciato a giocare bene dal Challenger di Ginevra; ho cominciato a sentire il mio gioco meglio, sono stato tra i top100 in passato, per cui conosco le sensazioni che devo trovare per poter battere i top100. Ho ottenuto un paio di buone vittorie quest’anno, ma niente di eccezionale, per cui il prossimo match sarà molto importante, non avendo raggiunto alcuna semifinale quest’anno. Non è stata una grande stagione fin qui, per cui farò del mio meglio per mantenere questo livello.
Quello che è stato impressionante è il fatto che hai perso solo 4 punti con la prima di servizio.
Non mi era sembrato, beh, effettivamente è abbastanza impressionante, ma comunque su questa superficie è abbastanza normale perché con questi campi veloci è difficile rispondere, il che rende più facile chiudere al secondo o terzo colpo. Ovvio che quindi oggi non ho sbagliato molti di questi colpi e quindi forse è per questo che ho una percentuale così buona.
Avendoti visto giocare gli ultimi 2 match, quello che è evidente è il miglioramento del tuo rovescio. Non solo metti pressione, ma è anche molto più affidabile.
Assolutamente, il mio rovescio sta ritornando ad essere un’arma efficace, direi da Ginevra. Mi sto anche muovendo meglio, mi sento più a mio agio, non sento male al ginocchio, ho avuto dei problemi al tendine di Achille ma ora va molto meglio. Quando mi muovo bene, anche il mio rovescio funziona.
Come ti senti qui a Brescia? L’atmosfera, il pubblico…
Difficile da dire, la gente cammina sempre e quindi è un po’ disorientante durante gli incontri. Sono comunque di grande supporto, devo ammetterlo, ma potrebbe andare meglio, perché quando si spostano durante gli scambi ti fanno perdere la concentrazione ed in questo sport devi essere concentrato in ogni punto su ogni colpo.
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