(Marco e Fabio Furlanetto)
Durante il corso del Lemon Bowl 2011 abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcuni dei genitori dei migliori ragazzi visti all’opera, per conoscere la loro storia, il loro approccio alla possibile carriera agonistica dei figli. In questa puntata abbiamo intervistato Fabio Furlanetto, papà di Marco, giovanissimo toscano (si allena all’Accademia Tennis Apuano) vincitore nella categoria under 10 maschile e di cui si parla un gran bene.
di Alessandro Nizegorodcew
Allora Fabio, raccontami prima un po’ di te. Hai giocato o giochi a tennis? Dove e quando nasce la tua passione per il tennis?
“No, io gioco a tennis nel tempo libero; ho iniziato dopo che i miei figli hanno espresso il desiderio di fare tennis, sopratutto per avere un qualcosa che ci unisca nei momenti liberi. Il tennis mi ha sempre affascinato perchè mio cognato è del settore, è proprietario del Green Garden di Mestre; però non l’ho mai seguito.”
Come e quando ha iniziato a giocare Marco?
“Marco ha preso per la prima volta la racchetta in mano all’età di 5 anni, durante un compleanno che si svolgeva in un circolo di tennis.”
Quando hai intravisto in lui delle qualità superiori alla media? Cosa hai notato?
“Sinceramente dopo che lui aveva espresso il desiderio di prendere lezioni di tennis, come sua sorella Sara, ho notato che aveva tanta coordinazione, riusciva sempre a colpire la pallina ed i movimenti erano naturalissimi, sembrava nato con la racchetta.”
C’è stato qualcuno che ti ha consigliato di provare a farlo giocare seriamente a tennis?
“Marco era la mascotte del circolo, vista la sua tenera età e le sue doti che si mettevano sempre più in mostra, in effetti ci avevano consigliato, con le dovute cautele, di prendere in considerazione l’attività agonistica appena fosse arrivato all’età del tesseramento.”
Vedendo giocare Marco, la cosa che colpisce è la grandissima completezza tecnica; sa fare praticamente tutto, con i limiti dovuti all’età chiaramente. Da quanto tempo si allena in modo serio? Quante ore a settimana? Quanti tornei disputa all’anno? E la preparazione atletica?
“Marco si allena all’Accademia Tennis Apuano, seguito dai maestri Giovanni Bianchi, Nicolò Righetti e Niccolò Sanna. Il preparatore atletico è Edoardo Leporati. Marco si allena in maniera “seria” da circa 2 anni, per tre volte la settimana 1h e 1/2 di corso, poi ha una seduta specifica di 1 h da solo e fa tre volte preparazione atletica da 1h. Per quanto riguarda i tornei, abbiamo sempre cercato di giocare, sotto consiglio dei suoi maestri quelli un pò più di rilievo, il Circuito Regionale, Il Topolino, oltre ai Tornei Raduno della Federazione.”
(Marco Furlanetto – Foto Nizegorodcew)
Molti dicono che a volte i bambini sono vittima della passione dei genitori. Cosa ti senti di rispondere? E quanto è importante vedere che Marco gioca e si diverte?
“Nel mio caso specifico non è proprio così, visto che sia io che mia moglie non giochiamo a tennis, anzi sono proprio i nostri figli che ci hanno trasmesso questa passione. Io credo la cosa più importante sia vedere che per Marco il tennis è puro divertimento, sia per quanto riguarda gli allenamenti ma anche nei tornei. Lui adora giocare e non sente mai la fatica o il sacrificio.”
Qual è il vostro rapporto con la federazione?
“La Federazione, ad oggi, purtroppo, vista l’età di Marco, non ci prende molto in considerazione; convoca il bimbo ai raduni, ma tutto finisce lì. Si può dire che dobbiamo fare tutto da soli, non abbiamo nessuno che ci consigli sulle scelte riguardanti il percorso da fargli seguire. La nostra fortuna è stata quella di avere dei maestri ai quali affidiamo totalmente la gestione del bimbo e dei quali ci fidiamo ciecamente.”
L’idea, immagino, penso sia quella di provare a vedere dove tuo figlio possa arrivare.. quanto sei “costretto” ad investire all’anno tra trasferte per tornei, allenatori da pagare, ecc. Insomma quanto può costarti una stagione di tennis per Marco alla sua età?
“Non si può prestabilire una cifra, posso dire che il costo è MOLTO elevato anche perchè Marco, fino ad ora, a tutti i tornei, anche di categoria superiore, a cui ha partecipato, è sempre arrivato in finale ciò vuol dire più giorni di trasferte e di soggiorno.”
Se dovessi dare un consiglio ad un altro genitore di tennista, cosa gli diresti?
“Mandalo a giocare a pallone !!!!!!! SCHERZO!!!!!!! Il compito di un genitore deve essere quello di assecondare la passione del bimbo senza creargli ansie o aspettative. A questa età deve essere visto come un gioco e non come un dovere…”
Grazie Fabio e in bocca al lupo per tutto
“Crepi. Grazie a te.”
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