di Laurent Bondaz
Ho appena finito di vedere il match nel quale David Nalbandian ha vinto il suo primo turno agli Australian Open 2011 e mi e’ subito venuta voglia di scrivere qualche riga in merito a questo giocatore argentino tutto genio e sregolatezza.
Ha avuto bisogno di una maratona 5 set per avere la meglio di un grande lottatore come Hewitt; 5 set in cui Nalbandian ha messo in luce tutti i suoi pregi e i suoi limiti, che non gli hanno mai permesso di raggiungere una delle due prime posizioni del ranking Atp. Dopo aver annullato due match point sul 6-5 Hewitt ed esser stato in ritardo di due set a uno, e’ riuscito con il suo immenso talento a vincere l’incontro per 9 a 7 al quinto. David e’ in possesso di una facilita’ di gioco strepitosa che gli permette di disegnare delle traiettorie da fondocampo impensabili per la maggior parte dei giocatori del suo livello; questo soprattutto dalla parte sinistra, con il rovescio bimane, grazie al fondamentale aiuto che gli da la sua mano sinistra con la quale riesce all’ultimo momento a cambiare la direzione dei suoi colpi. Giocatore molto particolare l’argentino, che e’ dotato di un fisico apparentemente non proprio da “giocatore di tennis” e i molti alti e bassi nella sua carriera possono testimoniarlo; basti pensare che nel 2009 ha chiuso l’anno alla 64esima posizione del ranking e che nel 2010 ha chiuso al posto numero 27 della classifica mondiale. Per un giocatore del suo livello e del suo talento come minino la top ten!
Molto duttile, ha dimostrato di trovarsi a suo agio su tutte le superfici ottenendo ottimi risultati anche sull’erba di Wimbledon. Qui a Melbourne ritengo che possa essere la mina vagante del torneo, essendo solamente testa di serie numero 27. L’unico dubbio che mi viene e’ sulla sua tenuta fisica, legata al fatto di giocare al meglio dei cinque set per due settimane consecutive. Reggera’ David un’altra maratona come quella di questa mattina? Al campo e al suo talento l’ardua risposta…
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