Una finale difficilmente pronosticabile alla vigilia, ma che rispecchia i valori delle forze poste sui campi in terra rossa della Polisportiva Sirmione. È quella che domenica alle 18 deciderà le sorti del Trofeo Sirmione – La perla del Garda, eredità delle due semifinali che sabato sera hanno mostrato tennis spettacolo e grande battaglia, pur terminando entrambe in due set, una delle quali per ritiro. A contendersi il successo della manifestazione da 6.000€ di montepremi ci saranno la testa di serie numero 5 Stefania Rubini e la numero 7 Cristiana Ferrando. Ha lasciato un po’ di amaro in bocca la semifinale vinta dalla prima, perché Federica Di Sarra, numero uno del tabellone, è stata costretta ad alzare bandiera bianca dopo poco più di un’ora di contesa. Una contrattura l’ha limitata fisicamente e psicologicamente, e il parziale (5-7 0-3) le ha suggerito che non valesse la pena rischiare ulteriormente. Così in finale ci è andata la Rubini: attaccante nata, figlia di un ex cestista di A1 con la Virtus Bologna, mentre la madre giamaicana era una centometrista. A fine carriera il padre aveva virato sul tennis, da lì l’indirizzo di Stefania verso la racchetta. Brescia le porta bene: nel 2017, appena ristabilita dalla rottura del ginocchio che ne aveva rallentato la carriera, riprese il filo del discorso sfiorando la finale del torneo internazionale da 60.000 dollari in Castello.
Tra Stefania Rubini e il titolo ci sarà un’avversaria quotata quale Cristiana Ferrando, altra giocatrice dal dna famigliare importante: Cristiana è nipote di Linda, tennista professionista attiva negli anni ’90, già top 40 del ranking WTA e capace di battere Monica Seles agli Us Open del 1990. La giocatrice genovese ha vinto una semifinale molto spettacolare contro la sedicenne Anastasia Bertacchi, che ha messo di fronte la mano sicura della ligure e l’argento vivo della giocatrice di Forte dei Marmi, campionessa italiana in carica fra le under 16. Curiosamente, come la Rubini anche la sua prossima avversaria ha dovuto recentemente confrontarsi con una rottura del ginocchio, quella che da Wimbledon 2022 l’aveva tenuta lontana dal circuito per otto mesi. È tornata da qualche tempo e sul Garda può sognare il successo dopo aver messo fine alla favola della sorpresa del torneo, grazie a un tennis piacevole e incisivo che le ha dato la vittoria con il punteggio di 7-5 6-3. Domenica sera, a partire dalle 18, la resa dei conti Rubini-Ferrando, con ingresso gratuito. In palio il terzo titolo sirmionese e un posto nell’albo d’oro, da aggiungere sotto quello della campionessa uscente Elisa Visentin.
RISULTATI
Semifinali: Rubini b. Di Sarra 7-5 3-0 rit., Ferrando b. Bertacchi 7-5 6-3.
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