di Sergio Pastena
Ci speravano, i francesi. Ci speravano e ne avevano tutti i motivi: ritrovarsi avanti 2-1 dopo il doppio in casa della Serbia e sapere che, anche in caso di vittoria di Djokovic, il singolare decisivo vedrà gli avversari schierare uno tra Tipsarevic (asfaltato da Monfils nella prima giornata) e Troicki (disastroso in doppio) ti dà il diritto di sperare. Peccato che i bleus vivessero la stessa situazione per ciò che riguarda il secondo singolarista e probabilmente nessuno avrebbe voluto vestire i panni di Guy Forget. Simon contro Djokovic era stato praticamente inesistente, quindi era probabile la sua sostituzione: Llodra, pur vincendo il doppio con Clement, era sembrato decisamente poco in palla, resuscitato solo dalla grinta del compagno. E in quanto al vecchio Arnaud… beh… era proprio lui quello più in forma dopo un doppio memorabile, ma oltre ad essere quello peggio piazzato in classifica tra i francesi su di lui pendeva il dubbio della tenuta: giocare tre su cinque in singolare non è l’ideale per un 33enne. Insomma, scegliere Clement significava esporsi al linciaggio in caso di sconfitta, non era semplice.
Ma partiamo dall’inizio: il primo giorno va secondo i pronostici con le vittorie di Monfils e Tipsarevic. Casomai è il “come” ad impressionare: Tips resta in gioco solo nel secondo set, negli altri due racimola appena un game per un eloquente 6-1 7-6 6-0 finale. Simon, dal canto suo, cede a Djokovic di schianto, 6-3 6-1 6-4. Il doppio a quel punto sembrava decisivo e se quello francese era già fatto (Clement-Llodra, esperienza e talento a rete) su quello serbo c’erano dubbi: accanto allo specialista Zimonjic molti pensavano che sarebbe stato schierato Djokovic, se non altro per una questione tecnica. Nel doppio, in fondo, a meno che non si possa contare su una formazione che va a memoria come i Bryan Bros, si possono schierare i migliori senza grossi timori. Invece Obradovic mette in campo Troicki e la cosa all’inizio sembra andare bene: 6-3 7-6 e un set al 2-1 decisivo. A quel punto però Clement sale in cattedra, inizia ad urlare in testa ad uno smorto Llodra e il vento cambia: 6-4 7-5 6-4 con Troicki disastroso e Zimonjic scolastico.
Allez la France? Un attimo, c’è da fare il terzo punto e pare difficile che a farlo possa essere Monfils, che infatti viene spazzato via da Djokovic senza grossi problemi. Il match decisivo, quindi, vede di fronte due giocatori reduci da una gran stagione (Troicki ha conquistato il primo titolo Atp e Llodra ha raggiunto il best ranking) ma con le pile scariche. E’ una sfida di nervi e a vincerla è Viktor: Llodra conquista il primo game, ma quella sarà l’unica volta in cui si troverà in vantaggio. Il 6-2 6-2 6-3 finale non lascerà spazio per recriminazioni di sorta, anche se i francesi si staranno comunque mangiando le mani per l’assenza di Tsonga, che al meglio avrebbe potuto portare a casa il punto decisivo.
Primo trionfo per i serbi, la Francia resta ferma a quota cinque.
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