Elena Bertoia e un sogno chiamato Wta


di Renato Lugarini
Spazio Tennis prosegue la serie di interviste dedicate alle nostre ragazze più giovani ma già impegnate nel circuito Itf, alla ricerca di un posto nel tennis professionistico. Oggi abbiamo avuto modo di conoscere meglio Elena Bertoia, che da qualche tempo frequenta il circuito insieme alla sorella maggiore Alessia. La tennista di San Vito al Tagliamento, classe 1993, quest’anno si è messa in luce raggiungendo i quarti di finale nel 10.000 $ di Locri e attualmentre è alla ricerca dell’unico risultato che le manca per poter effettuare il suo primo ingresso nel ranking mondiale.
Come è iniziato il tuo rapporto con il tennis?
“Ho iniziato a giocare verso i 5 anni, seguendo l’esempio di mia sorella Alessia. All’inizio frequentavo i centri estivi, poi il piacere per questo sport ha portato a un naturale e progressivo intensificarsi degli allenamenti”.
Attualmente dove ti alleni e con chi?
“Mi alleno a Jesi, presso il Circolo Cittadino, con Gianluca Gigli e Giovanni Galeazzi”.
Parlaci un po’ del tuo gioco…
“Il mio è un gioco piuttosto lineare. Punto molto sulla regolarità negli scambi, sulla solidità da fondo campo e la mia superficie preferita è la terra”.
Attualmente sei a un passo dall’ingresso nella classifica mondiale Wta. Cosa ti manca e quali sono gli aspetti su cui stai lavorando per compiere il salto di qualità?
“Tecnicamente c’è sempre da migliorare. Devo imparare a essere più aggressiva, sia da fondo, entrando di più nel campo, sia nel gioco a rete. Un altro aspetto molto importante è quello mentale, fatico ancora un po’ ad assimilare e a mettere in pratica i cambiamenti tecnici e tattici da apportare al mio gioco. Nel passaggio dai tornei juniores a quelli itf, ad esempio, è proprio la componente mentale a fare la differenza, perchè ti trovi di fronte giocatrici esperte che sanno già come gestire certe situazioni”.
Ripercorriamo brevemente la stagione 2010..
“La stagione è iniziata benino, poi un po’ di sfortuna nei sorteggi mi ha fatto entrare in crisi di fiducia e di risultati fino a metà estate. Mi sono ripresa ad agosto, centrando i quarti nel 10.000 $ di Locri ma poi mi sono infortunata alla caviglia e questo ha condizionato il rendimento degli ultimi mesi”.
Nel circuito Itf hai già affrontato, e battuto, tua sorella Alessia. Come riuscite a gestire questi match?
“Sono partite sempre molto difficili, in cui subentra una forte componente emotiva. Il problema principale è la difficoltà di affrontare questi match con la giusta dose di cattiveria e determinazione”.
Vai a scuola?
“Si, frequento il liceo scientifico presso un istituto privato”.
Come riesci a gestire studio e sport ad alto livello?
“Non è semplice far capire a chi ti segue a scuola le problematiche di un atleta. Difficilmente gli insegnanti riescono a comprendere le tue esigenze, ma alla fine, con l’impegno e tanta buona volontà, è possibile portare avanti entrambe le cose”.
Programmi ed obiettivi?
“La stagione 2010 per me è conclusa. Riprenderò con i tornei verso fine febbraio, con l’obiettivo il prossimo anno di attestarmi intorno al 600 della classifica mondiale”.
Giocatore preferito e sogno nel cassetto?
“Mi piace molto Caroline Wozniacki e il sogno è quello di riuscire ad affermarmi come tennista professionista”.

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