Ha urlato un vamos alla telecamera per sfogare tutte le emozioni della settimana più bella della sua giovane carriera. Angela Fita Boluda, 22 anni di Valencia (numero 390 Wta), ha vinto gli Internazionali femminili di Brescia, nell’edizione della ripartenza dopo due anni di pandemia. La giocatrice spagnola, che era scattata addirittura dalle qualificazioni, ha dominato la finale sul campo centrale del Forza e Costanza (sede del Castello) come aveva già fatto per gran parte del torneo. Contro la greca Despina Papamichail (numero 5 del seeding), davanti al pubblico delle grandi occasioni, la tennista iberica ha preso il largo fin da subito con un parziale di 20 punti a 4. E nemmeno una (per la verità timida) reazione della sua avversaria ha potuto cambiare volto a un match segnato. Incamerato il primo set per 6-2, la Fita Boluda ha fatto ancora meno fatica nel secondo, terminando con un 6-2 6-0 che ha richiesto soltanto un’ora e 8 minuti di gioco. “Non conoscevo Brescia – ha detto la vincitrice – ma dopo una settimana del genere questa città e questo torneo mi resteranno nel cuore. Spero di tornare l’anno prossimo per difendere il titolo. Intanto voglio ringraziare il pubblico, perché giocare con tanta gente è meraviglioso, e gli organizzatori che hanno reso l’evento uno dei migliori che abbia mai giocato”.
Positivo, nel complesso, il bilancio per questa edizione della ripartenza. “Dopo due anni di pausa a causa della pandemia – spiega il direttore del torneo Alberto Paris – non nascondo che ricominciare è stato complicato. Bisogna riprendere il ritmo, ritrovare quegli automatismi nell’organizzazione che fino al 2019 si potevano dare per scontati. In ogni caso il bilancio è assolutamente positivo: sia il pubblico, accorso in massa per tutta la settimana, sia gli sponsor ci sono stati vicini come e più che in passato. Una menzione particolare la voglio fare proprio per i nostri partner, che in realtà ci hanno sostenuto anche durante i due anni di sospensione. È la dimostrazione che il territorio sente questo torneo come parte della comunità, e la ripresa degli Internazionali femminili in Castello era un obiettivo importante per tutti”. Per quanto riguarda il campo, invece, il Castello stavolta è stato conquistato dalle giocatrici straniere. “Sotto il profilo tecnico – prosegue Paris – è vero che le italiane non sono arrivate alle giornate decisive in singolare, ma abbiamo visto diverse giocatrici interessanti che rappresentano il futuro del nostro tennis. Proprio due di loro, Lisa Pigato e Nuria Brancaccio, hanno inoltre vinto il titolo di doppio, e questo potrebbe aiutarle a trovare ulteriore fiducia nelle loro possibilità”.
Sport ma non solo, nella settimana degli Internazionali. “Riportare a Brescia questo evento – spiega Anna Capuzzi Beltrami, presidente del Forza e Costanza – ha rappresentato un momento importante per tutti, un ritorno alla normalità di cui avevamo bisogno dopo i momenti difficili passati negli ultimi anni. Si tratta di un rilancio per Brescia, che peraltro insieme a Bergamo sarà la Capitale italiana della cultura nel 2023. Oltre al tennis, tuttavia, abbiamo pensato anche alla solidarietà, raccogliendo fondi per un’associazione che si occupa della cura e della prevenzione del tumore al seno”. Proprio in ottica solidale, la finale di domenica è stata anticipata da un intervento della stessa Anna Capuzzi Beltrami e di Alberto Tagliapietra, responsabile del progetto ‘Atleti al tuo fianco’, che si occupa di raccontare la quotidianità di chi lotta contro il cancro. Un binomio, quello formato da tennis e impegno sociale, che a Brescia durante gli Internazionali ha sempre trovato terreno fertile.
Tabellone singolare, finale
A. Fita Boluda (Esp) b. D. Papamichail (Gre) 6-2 6-0.
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