di Remo Borgatti
Ormai è un dato di fatto: Romina Oprandi è tornata. La ventiquattrenne di Jegenstorf, svizzera di nascita ma italiana di nazionalità, ha fatto centro nel super 100.000$ di Saint-Malo, di gran lunga il più importante tra tutti i futures in programma la settimana scorsa. Nella città fortificata della Bretagna, Romina ha lasciato per strada appena un set e ha curiosamente sconfitto due tedesche e tre francesi: Zander, Malek, Laurendon, Sanchez e Cornet le sue vittime. Solo quest’ultima, in finale, è riuscita a metterla seriamente in difficoltà ma lo sforzo di Alize è stato ripagato solo con il segmento centrale: 6-2/2-6/6-2 lo score e quarto titolo stagionale per la Oprandi, a cui vanno aggiunte altre quattro finali perse (sempre a livello ITF) e la semifinale nel WTA di Palermo.
Settimana ricca sia in quantità che in qualità. Due gli appuntamenti con montepremi da 75.000$. A Shrewsbury (Gran Bretagna) la Germania poteva contare sulle prime due teste di serie ma sia Barrois (eliminata in semifinale dalla Kremer) che Sabine Lisicki (sconfitta al secondo turno da Heather Watson) hanno parzialmente deluso. Così, dalle retrovie, è uscita la 26enne ceca Eva Birnerova, vincitrice in finale proprio sulla lussemburghese Kremer con lo score di 7-6/3-6/6-0. A difendere i colori italiani c’erano Corinna Dentoni, battuta al primo turno dalla Kremer, e Julia Mayr, che ha superato la britannica Fitzpatrick per poi cedere alla croata Vrljic in tre set piuttosto lottati.
Per l’altro 75 mila dollari bisogna fare un salto oltre oceano, precisamente sul cemento di Albuquerque dove erano in tabellone alcune probabili “stelline” del domani. Molto interessante la sfida di primo turno fra la vincitrice del titolo juniores agli Us Open, la russa Daria Gavrilova (1994), e la portoghese Larcher de Brito (1993): successo della russa per 6-2/6-4 ed esplosione di Michelle di nuovo ritardata. Altro match tra esponenti della classe 1993 quello fra Sloane Stephens e Ajla Tomljanovic; la croata era testa di serie numero 6 ma contro la “colored” di Fort Lauderdale proprio non l’ha vista: 6-0/6-1 e Sloane che si è spinta fino ai quarti, poi battuta dalla numero uno del seeding Varvara Lepchenko. Il titolo però è finito nelle mani esperte di Mirjana Lucic, croata nata a Dortmund ma residente a Tampa, che ha battuto in finale la Lee-Waters con il punteggio di 6-1/6-4. La semifinalista di Wimbledon 1999 non giocava un futures dalla fine di maggio ma nel 2010 si era già imposta a Jackson.
Non ancora ventenne, Rebecca Marino si è rivelata profeta in patria e ha vinto il 50.000$ di Saguenay, in Canada. Accreditata della prima testa di serie, Rebecca ha trovato le difficoltà maggiori nei quarti con l’australiana Konta e in finale contro la statunitense Alison Riske, battuta di misura 6-4/6-7/7-6.
Torniamo adesso a parlare di Italia e inauguriamo la lista dei 25.000$ con il torneo di Foggia. Sulla terra pugliese, nonostante le nostre 14 rappresentanti, la finale è stata un derby spagnolo che ha visto Laura Pous-Tio battere Maria-Teresa Torro-Flor per 3-6/6-3/6-4. La migliore delle azzurre è stata Anna Floris, ottima semifinalista a spese di Federica Di Sarra, Martina Gledacheva e Julia Schruff. L’altra azzurra che si è spinta oltre il secondo turno è stata Giulia Remondina, battuta nei quarti dalla vincitrice del titolo per 7-6/6-2.
Telegrafica la rassegna sugli altri 25 mila: a Telavi (Georgia) successo dell’austriaca Melanie Klaffner sull’ucraina Buryachok, che dopo aver vinto il primo set per 6-3 è rimasta vittima di un infortunio e si è ritirata sul 3-0 per la rivale nel terzo parziale, con la Klaffner che aveva vinto 6-0 anche il secondo. A Makinohara (Giappone) solita “sagra” orientale e finale tutta nipponica: Kumiko Iijima ha battuto Shiho Akita per 6-1/6-2. Alice Balducci ha provato, con poca fortuna, a rappresentare l’Italia a Bucarest, dove è stata battuta al primo turno dalla slovacca Wienerova. In questo torneo titolo alla rumena Madalina Gojnea che ha sconfitto Kristina Kucova con un doppio 6-4. Infine, ad Alice Springs è tornata ad alzare un trofeo la neozelandese Sacha Jones, a circa un anno di distanza dalla vittoria di Darwin che diede il via al suo incredibile finale di stagione 2009 quando disputò cinque finali consecutive vincendone quattro. Per aggiudicarsi la tappa ITF australiana, la diciannovenne Sacha è dovuta partire dalle qualificazioni e ha rimontato un set sia alla South in semifinale che alla Duarte in finale: 5-7/6-3/6-3 lo score contro la brasiliana di Rio.
La marocchina Fatima El Allami si è imposta nel torneo di Algiers, con cui inauguriamo la rassegna dei 10.000$. In finale battuta la ceca Zuzana Linhova per 6-1/6-4. In campo anche quattro italiane: le giovani Steger, Bertolaso e Damiani hanno perso al debutto mentre Linda Mair ha raggiunto le semifinali, poi battuta dalla vincitrice del titolo. Nel secondo appuntamento consecutivo di Caracas, stessa finale ma risultato opposto rispetto a sette giorni prima; stavolta Andrea Gamiz ha battuto Adriana Perez (entrambe venezuelane) per 1-6/6-4/7-5. Successo tedesco a Madrid grazie alla 17enne Katharina Holert che ha battuto nell’atto conclusivo l’iberica Garcia Jimenez per 3-6/6-3/6-2. Per noi c’erano Giulia Gasparri (1° turno) e Alice Savoretti (2°). A Mazatlan (Messico) vittoria della locale Nazari Urbina sulla statunitense Schnack (6-4/6-3) mentre a Mogi Das Cruzes (Brasile) la vittoria ha arriso alla brasiliana Roxane Vaisemberg (6-2/6-3 all’argentina Lucero). Per la mancina di San Paolo si tratta della terza vittoria in poco più di un mese.
Si torna in Europa per gli ultimi due tornei. A Novi Sad (Serbia) vittoria di Ana Jovanovic sulla rumena Radu per 6-2/6-3 (con la Bigi, unica italiana, subito eliminata) e a Thessaloniki (Grecia) ha fatto leggermente meglio Martina Caciotti, battuta al secondo turno. In Grecia titolo alla russa Anastasia Mukhametova, che ha battuto in finale la turca Eraydin per 1-6/6-1/6-3.
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