Benvenuti al Vagnozzi Show…

Simone Vagnozzi
(Simone Vagnozzi – Foto Nizegorodcew)
di Guido Pietrosanti
Prima vittoria in carriera a livello challenger per Simone Vagnozzi che a 27 anni, sta vivendo la sua migliore stagione di sempre. Vagnozzi ha trionfato a Marburg, in Germania battendo in finale Ivo Minar (268 Atp, ma numero 62 nel luglio dello scorso anno) con il punteggio di 26 63 75. Oltre ad essersi preso la rivincita su Minar per la finale persa poco piu’ di un mese fa nel challenger del Cairo, Vagnozzi ha sconfitto nel corso del torneo avversari già di ottimo livello (Lammer 198 Atp, Ramos-Vinolas 140 Atp, Niland 165 Atp) o di sicuro avvenire come il bulgaro Dimitrov, 359 del ranking atp ed ex numero 1 del ranking juniores, sconfitto in semifinale per 62 76. Ma soprattutto Simone ha dimostrato di aver raggiunto una mentalità vincente che gli ha permesso di vincere incontri lottati al terzo set, sia contro Lammer che contro Ramos-Vinolas oltre che in finale contro Minar. In particolare, contro Ramos-Vinolas, dopo aver sprecato un vantaggio di 52 nel primo set e averlo poi perso per 76, ha avuto la forza di non cedere psicologicamente nel secondo set ma anzi di mantenere alta la concentrazione fino a sovrastare lo spagnolo con un eloquente 61 nel terzo set.
Nelle prossime classifiche in uscita Simone raggiungerà il suo best ranking intorno alla posizione 165 e avrà quindi la possibilità di giocare tornei sempre piu’ ricchi e importanti partendo direttamente dal tabellone principale. A questo proposito è già indicativa la sua presenza questa settimana nel ricco challenger di Braunschweig piuttosto che nel piu’ comodo e vicino challenger di Torino dove sono iscritti tutti gli altri italiani.
Si è disputato nella settimana appena conclusa anche il torneo challenger di Reggio Emilia con un buon numero di giocatori italiani al via nel tabellone principale. Purtroppo pero’ dei 9 italiani presenti, solamente Volandri e Fabbiano sono riusciti a raggiungere i quarti di finale, dove sono stati sconfitti rispettivamente dal rumeno Ungur (146 Atp) e dallo spagnolo Andujar (139 Atp). Proprio Andujar è poi riuscito a raggiungere la finale del torneo dove è stato sconfitto dall’argentino Carlos Berlocq (155 Atp) per 60 76. Per Berlocq si tratta della prima vittoria challenger dell’anno, dopo la finale raggiunta ad Alessandria nel mese di maggio, e una buona iniezione di fiducia per continuare la risalita verso i top 100 del ranking Atp, dove si trovava fino al 2008.
È da segnalare anche la buona semifinale raggiunta da Federico Del Bonis, argentino di 19 anni e già numero 149 del ranking. Del Bonis, pur mostrando mezzi tecnici e fisici molto interessanti, continua pero’ ad alternare buone prestazioni a performance deludenti, come in semifinale contro Andujar dove l’argentino è stato sconfitto per 61 60 senza mai lottare e tenendo un atteggiamente in campo piuttosto rinunciatario.
Tra gli italiani, oltre ai quarti raggiunti da Volandri (che dopo la vittoria nel challenger di Roma-Due Ponti sembra aver avuto un calo di rendimento) e da Fabbiano, autore di due ottime vittorie ai danni di Giorgini (273 Atp) e del brasiliano Alves (105 Atp), c’è da registrare la prima vittoria a livello challenger di Federico Gaio, classe 92 e numero 933 del ranking Atp. Gaio ha sconfitto al primo turno, dopo una vera battaglia, il francese Ouanna numero 145 Atp, battuto per 64 46 76. Anche la sconfitta al secondo turno ad opera di Ungur per 61 64 puo’ essere valutata positivamente anche se il livello dei challenger è ancora indubbiamente troppo alto per Gaio che dovrebbe prima confrontarsi (e vincere) con continuità a livello future. Questo torneo rappresenta comunque un buon segnale per Gaio, autore di una stagione piuttosto deludente fin qui, se confrontata con le molte ambizioni e speranze che sono riposte su di lui.
Segnale invece molto negativo quello lanciato da Simone Bolelli, eliminato da Berolocq al primo turno per 62 61. Simone, che tra aprile e maggio aveva lasciato presagire un suo ritorno almeno nei primi 100 giocatori del mondo, sembra essere di nuovo sprofondato ad un livello che non è degno del suo talento e del suo bagaglio tecnico.
Oltre alla vittoria di Vagnozzi questa settimana possiamo festeggiare il ritorno alla vittoria anche di Matteo Marrai (414 Atp) che dopo due finali perse consecutivamente, questa volta è riuscito a vincere il future Italy F14 di Aosta battendo in finale il colombiano Gonzalez (333 Atp) per 62 63. Marrai, classe 86, che nel corso del torneo non ha perso neanche un set, sembrava proiettato nel 2008 ad una buona carriera almeno nei top 200. Lo scorso anno pero’ anche a causa di numerosi infortuni, il giocatore di Pisa ha fatto diversi passi indietro nei risultati e nella classifica, chiudendo la stagione al numero 414 del ranking, dopo aver chiuso la stagione 2008 al numero 288. Anche il 2010 non era iniziato nel migliore dei modi, ma ora queste tre settimane di future con due finali raggiunte e la vittoria di Aosta, lo rilanciano come uno dei possibili volti nuovi del tennis italiano, almeno a livello challenger.
Ad Aosta sono arrivati in semifinale anche Torresi (703 Atp) e Torroni (754Atp) mentre è riuscito a conquistare il suo primo punto Atp il giocatore di casa Matthieu Vierin, classe 91 e tra i migliori juniores nazionali dello scorso anno.
Infine, buona finale raggiunta da Riccardo Ghedin nel future Norway F1. Purtroppo l’azzurro, che nelle prossime classifiche perderà i punti conquistati lo scorso anno con la qualificazione a Wimbledon, si è dovuto ritirare in finale dopo aver perso il primo set per 75 contro l’olandese Sijsling (154 Atp).

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