di Sergio Pastena
Da un lato dispiace, perché a causa di questo risultato Flavia Pennetta esce dalle Top Ten, ma dall’altro la vittoria di Na Li a Birmingham, all’Aegon Classic, non fa altro che dare una misura ancora più precisa (casomai ce ne fosse bisogno) dell’impresa compiuta da Francesca Schiavone al Roland Garros. La cinese, una che sull’erba si difende e già l’anno scorso aveva fatto finale nello stesso torneo (senza contare i quarti a Wimbledon nel 2006) quest’anno aveva attraversato un periodo di crisi tra febbraio e marzo pagando dazio dopo le clamorose semifinali agli Australian Open.Prima degli Open di Francia non è stata brillantissima, ma era in costante progresso: semifinali a Varsavia, vittorie contro Errani e Kuznetsova a Stoccarda prima di arrendersi alla Stosur. Quando Francesca, in quella che lei stesso ha definito una delle sue migliori partite del torneo, l’ha battuta nettamente in due set, era difficile immaginare che quella vittoria sarebbe stata solo l’inizio di una cavalcata trionfale.
Ebbene, Na Li è in forma, decisamente, se è vero che è andata a prendersi questo torneo lasciando solo un paio di set per strada. Era la testa di serie numero uno, va detto, anche perché le top ten hanno limitato la preparazione pre-Wimbledon a questa settimana ad Eastbourne (le Williams neanche quello, figurarsi…): sul suo cammino la cinese ha incontrato, dopo Keothavong e Kerber, una Kaia Kanepi molto in forma per poi scontrarsi con la Rezai e la Sharapova, rispettivamente numero 4 e 2 del seeding. Buono il torneo della francese, che ha dovuto battere la Lucic (sì, proprio lei: quella che nel 1999 fece semifinale a Wimbledon e poi è scomparsa) e quindi la nostra Errani al termine di un match molto tirato. Prudenza, invece, per ciò che riguarda Masha: ha fatto il suo arrivando in finale, ma resta il fatto che fino a quel match non ha incontrato una testa di serie che fosse una. Ha giocato bene però, le uniche difficoltà le ha avute in semifinale contro Alison Riske. Già, la Riske, quella che non ti aspetti: qualificata, numero 185 del ranking, nessuna vittoria nel circuito WTA (e parliamo di partite, non di tornei). L’americana ha raggiunto la semifinale eliminando Wozniak, Chakvetadze e Wickmayer (mica pizza e fichi) e, soprattutto, l’ha fatto sciorinando un gioco abbastanza piacevole, con frequenti discese a rete. Una rondine non fa primavera, è ovvio, ma il livello espresso dalla statunitense, che in semifinale ha comunque portato al terzo la Sharapova, sembra essere migliore dell’attuale posizione di classifica.
In casa Italia buon torneo di Sara Errani, che ha eliminato Shenay Perry e la Erakovic, erbivora neozelandese, prima di arrendersi ad Aravane Rezai. Partita ben giocata, combattuta, la sconfitta poteva starci. Un po’ meno attesa era quella con la Bammer arrivata oggi al primo turno di ‘s-Hertogenbosch, piuttosto netta. Ad ogni modo Sara è la più giovane delle nostre Top 100, in attesa delle ragazze nate tra l’89 e il ’91. Il futuro, allo stato attuale, è lei: vista la sua grinta, saprà riprendersi subito. Meno bene Camerin e Brianti, superate in tre set dalla Morita e dalla Mattek-Sands, non certo due ostacoli insormontabili (anche se la Mattek sull’erba si trova a suo agio).
Questa settimana presenta altri due tornei sull’erba, gli ultimi prima di Wimbledon. Ad Eastbourne, come detto, ci saranno quasi tutte le top players incluse la Schiavone e la Pennetta. Per Francesca primo turno contro la Cirstea per andare a sfidare la vincente tra Kuznetsova e Kleybanova. Flavia avrà una qualificata e poi presumibilmente la Petrova. Possibile derby italiano al terzo turno. Il torneo di s-Hertogenbosch vedeva invece Sara Errani come testa di serie numero 6: come detto, è stata sconfitta dalla Bammer nettamente per 6-1 6-3. In tabellone ci sono anche la Vinci e la Brianti. Roberta ha superato il primo turno contro la Zahlavova Strycova ma non è stata fortunata col sorteggio: probabilmente al prossimo turno avrà Justine Henin (in campo con la Kerber). Eliminata la Brianti, sconfitta dalla Kudryavtseva dopo essere stata avanti 6-3 4-2 e servizio. Piccola nota: sempre in Olanda è da registrare la malinconica uscita di Dinara Safina ad opera della Rybarikova. Per la sorella di Marat questo 2010 è decisamente da dimenticare…
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