Diario di Bordo dal Roland Garros – Quegli Sporchi Ultimi Games

Fabio Fognini
di Gianluca Dova alias Freddo
Giovedi 27 Maggio. Come scritto ieri e forse qualcuno dubitava, la sera prima eravamo arrabbiati, delusi ma mai rassegnati. Dovevamo giocare gli ultimi punti per zittire tutti i tifosi francesi e forse anche quelli presunti italiani e contro un sistema che in qualche maniera va a favore dei piu’ forti anche nel tennis. Non permetterci di smettere la partita ieri era uno schiaffo all’eguaglianza di diritti sportivi, la nostra rabbia nasce anche da questo. E’ sorprendente che non incontreremo nessuno dei giocatori o dei coach nella lunga attesa per gli ultimi metri fino alla fino alla vittoria che pensi che avevamo torto, questo ci dara’ una forza in piu’.
Scende la pioggia su Pairigi e sembra giocare con la nostra attesa, alle 11 esatte al momento dell’inizio dei match, comincia ad essere piu’ forte, non si gioca bisogna aspettare.
Il tempo non passa mai. Non essendoci nessuno in campo ma tutti in attesa di giocare la Player Louge e’ piena come un uovo, affollata come un centro commerciale nei giorni dei saldi. Ricompare all’improvviso Claudio Pistolesi, doveva partire il giorno stesso ma uno sciopero del personale dell’aeroporto di Parigi lo obbliga a rimanere. Passando dal tema dell’eguaglianza sportiva a quella sociale, lo sciopero non e’ un caso in tutta europa; la crisi sta colpendo i diritti dei piu’ deboli erodendo il potere di acquisto e ed i diritti dei lavoratori. Claudio non e’ dispiaciuto di non essere partito, la sera prima aveva seguito il match di Fogna dalla televisione in albergo, saltando sul letto da solo, oggi voleva esserci. Lo convinciamo a venire nel box dei giocatori con noi. In tanti ci rendiamo conto che gli occhi del mondo sportivo stanno guardando finalmente il tennis italiano grazie a Fabio. Qualcuno e’ piu’ genuino come Claudio altri lo sono un po’ meno ma tutti vogliono essere qui e se ci sara’ da aspettare, lo faremo per quanto serve.
La sala giocatori e’ cosi’ piena che non si riesce a trovare un tavolo per mangiare ne una sedia per sedersi. I piu’ simpatici o con il maggior senso degli affari come Goloubev e Youzny si rendono disponibili ad affiattare le tavole e sedie che sono riusciti ad occupare, mettono anche dei cartelli scritti a penna “15 minuti di affitto del tavolo 10 euro, 30 minuti 15 euro etc”, mezz’ora di sedia invece circa 15 euro. Gli dico ad Andrei che e’ diventato ligure e che chiede troppo glie ne offro 5. Mi risponde Youzny dicendo “5 e’ troppo poco, siamo al Roland Garros domani potrebbe essere anche piu’ caro!”. Niente rinucio sto in piedi e vado con Ocleppo a mangiare un panino, in fila con noi c’e’ una responsabile della Itf che parla con un giocatore proprio del match del giorno prima di Fabio e dice testuale “i problemi sono nati perche’ il coch di Fabio l’ha chiamato per chiedere di interrompere”, alla domanda perche’ gli altri incontri su gli altri campi sono stati interrotti molto prima risponde che li mancavano pochi game ed erano 4 pari. Non mi trattengo e gli domando anche io “scusi ma se ieri giocava Federer avreste interotto il match o no?”. Non avro’ risposta ed anzi stizzita la responsabile cerca di allontanarsi da me.
Seduti sul divano con Fulvio, passa Djokovic che lo chiama “papa'” e gli augura buona fortuna. Poco dopo verranno anche zio Tony e Rafa Nadal, che fanno il tifo per Fabio. Zio Tony soprattutto continua dire che sono pazzi a far giocare il match nel buio, alla fine gli ultimi game si erano giocati molto piano proprio perche’ non si vedeva e secondo lui le condizione erano tutto tranne che regolamentari. Bello, anche loro hanno seguito il match e sono con noi.
Sprecone o campione? Diamo un’occhiata alla Gazzetta dello sport pensando di leggere commenti positivi per una volta ed invece restiamo abbastanza delusi. Si parla di un Fabio sprecone nelle ultime pagine senza nessun riferimento in prima. Sull’Equipe invece la foto di Fabio e’ in prima pagina. Strano essere trattati cosi’ dai propri connazionali e bene dai francesi. C’e’ anche chi ci dice che e’ normale, personalmente a me tanto normale non sembra.
Sempre nell’attesa mi vede l’allenatore di Hanescu, Tomai Firicel, viene lui da me a chiedermi scusa per quello che era succeso lunedì. Si giustifica dicendomi che io parlavo troppo secondo lui (cosa discutibile e parecchio) e che lui era concentrato pero’ alla fine si rende conto di essersi comportato male. Non so se ha letto il blog (dubito anche perche’ non conosce l’italiano) o l’ha fatto in maniera naturale ma apprezzo il gesto anche se qualche dubbio sulla sua completa spontaneita’ mi rimane ma tutti abbiamo giornate storte. Va bene cosi’.
Viene a salutare Fabio e Fulvio anche Marat Safin, con affetto ma a modo suo, un’insulto a Fabio ed un’imitazione di Fognini mentre gioca per Fulvio. Fa ridere mentre si mette la bandana ed imita il dritto e rovescio di Fabio. Marat e’ in forma, con uno spolverino lungo e scuro e con dozzina di collanine e ciondoli aggrovigliati al collo. A che me che non l’avevo mai visto di persona mi sembra alto, bello, simpatico, carismatico ma in maniera molto diversa da come si vede in tv. Ha una faccia magra, un po’ di pizzetto ed un corpo da gigante ma non da corazziere. Un ragazzone semplice e che ha voglia di divertirsi, un po’ angelo ed un po’ diavolo.
Cominciano i match anche se dovremo aspettare ancora un po’ per vedere in campo il nostro eroe, mi passa vicino la Sharapova, e che vi devo dire… non mi fa venire i brividi! Carina ma non una dea della belleza di certo, magra, forse troppo. Ha anche qualche foruncolo su quel visetto bellino. Mi sento molto piu’ scosso dalla moglie di Fish, lui si che ha pescato bene. Bella e sexy, io e Fabio la guardiamo con una certa eccitazione, specialmente quando sorride maliziosa e lo fa costantemente ogni uno o due minuti a prescidere di chi ha davanti. Non vi posso raccontare esattamente i nostri commenti ma non siamo indifferenti, complimeti all’americano. Fabio mi dira’ piu’ avanti che la piu’ bella resta la sua Sve, io me lo guardo e gli rispondo che pero’ adesso non c’e’ e che tra le presenti in sala giocatori, la pesciona fa una gran bella figura.
Devo poi utilizzare internet e chiedo dove andare, gli unici pc liberi sono quelli messi a disposizione dei giocatori. Lo zio di Fabio mi dice anche che non crede che li possa utilizzare non essendo un giocatore. Io pero’ con la mia faccia di bronzo, non mi lascio impressionare e vado. Mi siedo al computer e la ragazza vicino a me, mi fa ma io ti conosco, parlandomi in rumeno. Gli dico “scusa ma ci conosciamo?” e lei “tu non mi conosci ma io si, ti ho visto tante volte”. Sono molto stupito da tanta popolarita’, il mondo va’ al contrario, io non sono nessuno ed incontro persone che mi conoscono e si ricordano di me, poi nella sala giocatori del Roland Garros!! Cerco di darmi un tono e faccio e “si in Romania, sono conosciuto (esagero ma ormai mica posso buttarmi giu’..)”. Lei mi racconta che e’ osteopata, naturista o qualcosa del genere ed e’ al seguito di Rochus e Marach e che mi ha visto in diverse occasioni in Romania con i giocatori. Bene se continua cosi’ fra un po’ potrei farmi passare per coach o altro nell’ambiente e nessuno si stupirebbe, la prossima volta che usciro’ dalla sala giocatori magari i bambini mi chiederanno l’autografo! Quando lo racconto alla zio di Fabio quasi non ci crede.
Siamo ormai vicini al ritorno in campo del nostro eroe ed ecco arrivare al tavolo mio e di Fulvio, Ubado Scannagatta. Fino a ieri copriva Fabio di letame per qualsiasi cosa faceva, adesso viene ed invece, dice, “ieri sono arrivato a vedere Fabio dal 4-1 per Monfils nel quarto e gli ho portato fortuna!”. Niente non ce la faccio e’ troppo per me, mi alzo e me ne vado. Dopo un minuto si alza anche Fulvio, dobbiamo andare sul centrale si sta per iniziare. Guardo Fulvio e gli dico che anche sporcarsi le scarpe di m.. porta fortuna. Scusate ma quando “ce vo’, ce vo’!!”. Non sara’ l’unico caso di convertiti su la via di Damasco della giornata.
Great Fight! Ci schieriamo in maniera un po’ diversa questa volta rispetto al giorno prima, c’e’ anche Claudio e ci mettiamo vicino proprio sopra Fulvio, Oscar e Sosa. Gia’ dall’inizio il pubblico fa’ capire le sue intenzioni, fischi a Fabio quando entra e scrosccianti applausi ed allez per il francese. Fabio pero’ anche questa volta prende energia dalla situazione. Claudio vicino a me e’ emozionato, Fulvio nervoso come al solito, io dopo ieri mi sento tranquillo eccitato ma sereno. Il primo game e’ un po’ di sofferenza Fabio annulla una palla break ma senza mai perdere sicurezza, il pubblico francese ci prova. Ma i francesi stessi sono colpiti da tanta forza d’animo e tranquillita’ del giocatore ligure. Pistolesi invece nel momento di un’occasione sprecata da Fabio, si sfoga dandomi un pugno su la gamba, proprio dove sui jeans ho l’icona del Che. Claudio, va bene tutto ma lascia stare il comandante! Lui mi sorride ed annuisce.
Il match va avanti Fabio annulla un’altra palla break ed il francese non sembra né tranquillo e neanche serve come all’inizio il giorno prima. Io Claudio e Fulvio, strilliamo il piu’ possibile, i francesi sono tanti ma diventano sempre piu’ silenziosi. Viene di nuovo la televisione francese sul 8-7 ed Oscar questa volta non li lascia avvicinare inviperito gli dice “Not, now, cazzo!”. A fine partita mi dira che per lui la televisione francese lo stava facendo per scaramanzia e per distrarci come nel giorno prima. Sono pazzi a fare interviste con quel punteggio nel quinto.
Monfils fa fatica non riesce a fare gioco, Fabio tiene bene ed appena puo’ accellera’, cresce e diventa piu’ forte in ogni momento. Il francese invece sembra sorpreso da tanta personalita’. L’ultimo games recuperato da 40-0 e un gioiello marca Fognini, palle corte, accelerazioni, tennis solido. Sono 5 punti di seguito che lasciano senza parole gli spettatori francesi. E’ fatta, Fabio ha vinto. Saluta i suoi allenatori, Serrano e Salva, ricordandogli il punteggio dell’Inter contro il Barcellona. Poi ci indica, salta, fa la sua solita esultanza alla Doni. Noi ci abbracciamo, Fulvio si sfoga, alza le braccia e la sua vittoria dopo tanta ansia e sofferenze nelle ultime parite. Appena uscira’ dal campo verra’ molto cinicamente Barazzutti a fargli i complimenti e lo abraccera’, dopo le ultime dichiarazioni della davis e dopo che durante tutto il torneo si era limitato a qualche battutina sarcastica. Il gesto e’ di uno squallore impressionante, stona agli occhi di tutti, ma non rovina la vittoria. Fulvio dopo poco piangera’ per le soddisfazioni e le tante emozioni.
Negli spogliatoi verra’ john Mcenroe che vedendo Fabio gli dice “Great Fight”! L’apoteosi uno dei maggiori talenti di sempre che viene a complimentarsi con Fognini. Mcenroe non si ferma e va anche da Oscar, e’ molto colpito dal gioco del ligure, Serrano umilmente l’ascolta un po’ emozionato. John gli dice: “Questo ragazzo ha un grande dritto e gambe velocissime, forse dovrebbe muoversi ancora di piu’ per utilizzare di piu’ il suo dritto”. Thanks John!.
Nel dopo partita il cellulare di Fabio e’ bollente si fa fatica a riconoscere gli autori degli sms, arrivano da tutti, amici ed avversari e da chi fino a pochissimo prima l’aveva scaricato. Mangiamo e torniamo in albergo domani c’e’ un’altra battaglia.
Ho l’aereo domani e non so se potro’ assistere al match, Fabio forse riesce a trovarmi una camera in albergo lo sapro’ piu’ tardi e se riusciro’ a trovare o a spostare il volo potrei rimanere, nel caso continuero’ a raccontarvi, quella che e’ un’avventura incredibile ed emozionante.

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