Diario di Bordo dal Foro Italico – Day 6

Foro Italico
(Notare lo stadio pieno nelle tribune e la curva nord completamente vuota)
di Alessandro Nizegorodcew
Io e Riccardo Bisti arriviamo al Foro Italico e incontriamo subito Piero Pardini. Qualche chiacchiera con lui e ci si avvia ai campi. Passato per la sala stampa, rifletto se tentare di vedere (con le solite difficoltà) Lorenzi sul centrale o optare per Volandri Benneteau. In realtà c’è una terza possibilità: Santiago Giraldo sul campo contro Llodra.. Scelgo Filippo e gli porto certamente bene, visto che vince agevolmente 6-2 6-0, dominando in lungo e in largo Benneteau. Ma le cose interessanti accadono in tribuna stampa.
Barazza mediatore. Lo stadio Pietrangeli è pieno in ogni ordine di posto (disponibile). In che senso? La curva nord, dedicata a tribuna giocatori e sponsor, è completamente vuota; la tribuna stampa semivuota e il pubblico è talmente numeroso che ci sono almeno due file di persone, tutto intorno allo stadio, che cercando di guarda il match in piedi. La scena più divertente è Corrado Barazzutti che cerca di mediare tra il pubblico inviperito e gli addetti agli ingressi. Corrado prova a spiegare che quelli sono i posti dei giornalisti, ma la discussione prosegue: “A Corrà, ma te rendi conto? Ce sò duecento posti vuoti e qui stamo tutti ‘n piedi!“… Barazza devo dire che se l’è cavata bene.. A fine discussione gli chiedo dell’infortunio di De Bakker: “Ha avuto un problema all’inguine. Non so quanto grave, ma sicuramente benissimo non deve stare.
Corrado Barazzutti
(Corrado Barazzutti dialoga col pubblico inviperito)
Scommettiamo che… In tribuna stampa, sul Pietrangeli, c’era anche chi aveva il computer sulle ginocchia (scrivendo un articolo e non scommettendo, questo è da dire). Ma le regole sono chiarissime a riguardo. Non si può assolutamente stare con i computer sugli spalti.. A me una volta l’hanno fatto chiudere (giustamente) nel palazzetto di Gorle!
Computer sugli spalti
(Computer sugli spalti???)
Santiago Mio! Vado a vedere Giraldo che sta asfaltando Llodra. Il colombiano sta giocando (finalmente) il torneo della vita e mi accingo a seguire l’ultimo gioco. 3 risposte tra i piedi di Llodra, un paio di volé errate del francese… e tutti a casa. Sul campo adiacente Hewitt lotta, ma non riesce a scardinare il gioco molto solido di Garcia-Lopez.
Paolino sosia di Robin? Dopo la conferenza stampa di Volandri, aspetto quella di Lorenzi. Mi siedo comodo in sala stampa e dopo qualche minuto arriva la comunicazione: “Soderling in sala conferenze, Robin Soderling in sala conferenze..” Io sto scrivendo e impaginando alcuni pezzi e decido di andare direttamente a sentire Lorenzi. Dopo mezzora sento nuovamente la comunicazione: “Soderling in sala conferenze”.. Mi alzo e insieme al collega Gabriele Riva cerco di capire qualcosa di più. Scopro che la conferenza precedente era in realtà quella di Lorenzi e la comunicazione era sbagliata. Vado subito al desk della sala stampa lamentandomi: “Non potete commettere queste leggerezze, perché noi qui dobbiamo lavorare..” Mi guardano, non rispondono… e ridono.. Mah…
Solo il tennis è così. Dopo aver scritto qualche pezzo, grazie a Carlo Stucchi (sempre e comunque gentilissimo) riesco ad entrare sul centrale per vedere Bolelli-Verdasco. In tribuna dopo qualche minuto mi raggiunge il buon Renato Lugarini. Accanto a me, sulla destra, mi confronto punto dopo punto con un ragazzo che, durante il match di Simone, dopo un grandissimo punto acclamato dal pubblico, esclama: “Solo il tennis è così… solo il tennis regala queste emozioni..” Annuisco, anche se Simone finisce per perdere…
La stessa domanda di Rino. In conferenza stampa, rivolgo una domanda a Bolelli: “Non credi che il vero momento clou del primo set, più che il tie-break, siano stati i due doppi falli sul 5-3 15-0 in tuo favore?” Rino Tommasi qualche minuti dopo arriva in conferenza e pone la stessa identica domanda al Bole. Queste sono soddisfazioni…
Via di qui. Intanto seguo la querelle pre-quali femminili, compresa la situazione di Valentine Confalonieri… di cui parleremo nelle prossime ore (c’è da ridere… o da piangere.. vedrete voi quale scegliere!)… domani andrò al Parioli per vedere cosa accade.. Ora me ne vado a casa.. la giornata oggi è più corta e il nervosismo per vari motivi (sempre riguardanti torneo, organizzazione, scarsa considerazione verso il mio lavoro, atteggiamenti irriguardosi) alle stelle. Per oggi, adios..

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