La ricetta per restare al top? Crescere ogni giorno. Come sta facendo il Piatti Tennis Center, che invece di sedersi sugli allori dei risultati (da Roma a Parigi…) lavora per migliorare di continuo, sotto ogni aspetto. Il primo è la dimensione e la qualità dello staff tecnico, arrivato a contare la bellezza di 25 persone: un numero da record per una struttura con quattro campi, e che conferma la ferma volontà di garantire a chiunque transiti da Bordighera la più alta qualità possibile, sia negli allenamenti sia nell’accompagnamento alle competizioni. Significa che oltre ad arrivare di continuo nuovi talenti, in Riviera trovano spesso casa anche nuovi tecnici, italiani e non, che decidono di formarsi con quel metodo Piatti che tanti risultati ha dato e sta continuando a dare. Solo nelle ultime settimane sono giunti al PTC sei nuovi membri dello staff: il coach londinese Max Phillips, arrivato tramite la collaborazione con l’organizzazione internazionale Orange Coach; i maestri nazionali romani Alessandro D’Itri e Alessio Abbondanzieri (che è anche osteopata, e avrà perciò un doppio ruolo all’interno della struttura affiancando il dott. Marco Curti); l’istruttore Lorenzo Vano e il preparatore fisico Leandro Mosconi, che si aggiunge ai cinque già presenti a tempo pieno. Senza dimenticare la presenza per i prossimi tre mesi del coach spagnolo Karim Perona, uno che ha lavorato anche con due top-10 come Tommy Robredo e Flavia Pennetta, e in virtù dell’amicizia con Riccardo Piatti metterà quotidianamente la sua esperienza al servizio dei giovani del centro.
Al di sopra delle new entry, e di tutti i coach già presenti da tempo a Bordighera, come da nuovo modello organizzativo inaugurato nel corso dell’estate resta la regia tecnica del centro, con i coach Riccardo Piatti, Cristian Brandi, Andrea Volpini e Luca Cvetkovic; Luigi Bertino per la parte organizzativa, Dalibor Sirola e Claudio Zimaglia per quella atletica e fisioterapica. “Noi – spiega Piatti – ci occupiamo di definire gli obiettivi a medio e lungo termine, di coordinare l’attività sia degli allenamenti sia di tornei e trasferte, e anche di formare nuovi allenatori. Poi ogni atleta ha il suo player coach, il quale fa riferimento a noi. Siamo aperti 360 giorni all’anno, e avere a disposizione uno staff così ampio ci permette di portare in ogni campo non più di due atleti per volta, sempre seguiti da almeno un head coach e da un paio di assistant coach. Ognuno di noi parla lo stesso linguaggio, e ciò fa sì che si possa svolgere sempre un lavoro di altissima qualità”. Lo stesso che regala risultati ogni settimana, e che in breve tempo ha portato il Piatti Tennis Center sulla mappa delle strutture più famose al mondo per diventare giocatori di tennis.
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