Superata la fase più critica dell’emergenza Coronavirus, anche nel tennis si inizia a progettare una ripartenza. Il circuito mondiale sarà fermo ancora a lungo, ma – anche se non c’è ancora una data per la riapertura – numerosi circoli cominciano gradualmente a vedere la luce, spinti anche dalla pubblicazione da parte della Fit di una serie di regole pratiche per la ripresa delle attività. Una notizia che riguarda anche il Tennis Club Crema, che è stato fra i primissimi impianti tennistici in Italia a interrompere la propria attività. I cancelli erano stati chiusi già il 22 febbraio, ma senza subire passivamente lo stop, lo staff si è subito attivato per reinventarsi una routine e per fare in modo che i ragazzi del settore full time potessero proseguire gli allenamenti anche a distanza. “Abbiamo proposto ai ragazzi – spiega Giuseppe Menga, responsabile della scuola tennis – delle attività quotidiane che potessero svolgere da casa, in totale sicurezza e senza rischi per la loro salute. Facciamo tutto ciò che si riesce a fare senza un campo da tennis”. Si spazia dagli allenamenti fisici, coordinati da Alessandro Cè e Giovanni Catizone, alla parte tecnica e a quella mentale. Il gruppo lavora dal lunedì al venerdì, con due sessioni al giorno: una al mattino, nella quale ognuno svolge un lavoro personalizzato, e una al pomeriggio, con i ragazzi collegati in una videochiamata collettiva su Skype con coach Menga e gli altri membri dello staff. “Stiamo dando a ognuno degli spunti sui quali lavorare – dice ancora Menga –: c’è chi svolge esercizi contro il muro di casa, e chi invece lavora tecnicamente sulla visualizzazione mentale dei colpi”.
Molto importante proprio la sfera mentale: “Il nostro mental coach Andrea Nespoli – continua – ha dato ai ragazzi dei consigli per allenare la mente. Come una metodologia per la gestione della giornata, oppure dei video per tenere il cervello in allenamento”. In più, Nespoli tiene delle video-lezioni con i ragazzi con cadenza settimanale, così come ha fatto il nutrizionista, e il team sta anche sperimentando delle lezioni di match analysis. “Invitiamo i ragazzi a vedere degli incontri, dandogli degli obiettivi da analizzare, e poi ci confrontiamo tutti insieme per fare il punto della situazione. Un lavoro utile per osservare le fasi del gioco e studiare le varie componenti di un incontro. Siamo di fronte a un periodo di inattività senza precedenti: proviamo a sfruttarlo nel miglior modo possibile”. Con un occhio di riguardo anche per i più piccoli. “Per i ragazzini della scuola tennis – chiude Menga – abbiamo organizzato delle piccole sfide fisiche e tennistiche a distanza, che cambiano di settimana in settimana, con tanto di classifica. È un modo per fargli fare movimento, e gli fa sentire la nostra vicinanza. Si divertono un sacco”. E poi hanno tutti partecipato alla realizzazione di un video, così come i maestri, che hanno salutato dando appuntamento al ritorno in campo. Non c’è ancora una data, ma in attesa del via libera a Crema hanno mostrato di saper fare squadra anche a distanza.
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