Il 2019 si è concluso e con esso una grande annata per il tennis moderno, che ha visto una serie di giocatori imporsi nel lungo periodo dopo tanti sacrifici. Nel circuito ATP, dominato ormai da oltre quindici anni dai tre fenomeni che rispondono ai nomi di Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic, quest’anno sono venuti fuori alcuni ragazzi interessanti dal grande talento, i quali faranno sicuramente parlare molto bene di sé nel futuro prossimo. Nelle finali ATP di Londra uno di loro ha dimostrato di aver completato un percorso importante e di poter stabilirsi in pianta stabile in cima alla classifica mondiale: parliamo del tennista romano Matteo Berrettini, entrato in extremis tra i primi otto del ranking e dunque avente diritto a partecipare a questo prestigioso torneo.
Berrettini, classe e calma
Nonostante l’umiltà non l’abbia mai abbandonato, Berrettini è cosciente di aver disputato un’annata straordinaria, la prima nella quale ha visto negli occhi i principali fenomeni del tennis mondiale. A 23 anni il romano ha vissuto un 2019 indimenticabile, disputando per la sua prima volta la coppa Davis e arrivando a giocarsi il tutto per tutto in una semifinale di un torneo dello Slam, più precisamente lo US Open. Dotato di un dritto potente e di una notevole classe, Berrettini è stato bravissimo ad irrompere ad alti livelli bruciando le tappe e dimostrando di avere le stimmate del campione senza perdere lucidità nei momenti più complicati. Nonostante l’Italia sia stata battuta dal Canada in Davis, il romano non si è lasciato abbattere ed ha continuato a lavorare soprattutto per il futuro. Adesso che mancano pochi giorni per l’Australian Open, torneo nel quale Novak Djokovic è il grande favorito dalle scommesse tennis con una quota di 2,75,, Berrettini approfitterà dell’esperienza accumulata per poter entrare nuovamente nel novero dei tennisti più sorprendenti di tutti.
Kyrgios, genio e sregolatezza
Il tennista australiano di origini greche è forse il giocatore più estroso del momento ed è noto per alcuni colpi fuori dal comune che spesso risultano terribilmente irriverenti ai suoi avversari. Nonostante non sia riuscito ad ottenere nessun titolo di particolare importanza nel 2019, Kyrgios si è fatto notare per delle vittorie strepitose contro avversari di tutto rispetto e soprattutto per alcuni colpi davvero impensabili che rasentano lo sfottò verso gli avversari, in primis su tutti le battute dal basso che spesso sorprendono chi gli si trova di fronte. Testa calda e spesso nervoso, come dimostrano alcuni atti di rabbia piuttosto frequenti dopo delle sconfitte, l’australiano sarà ricordato soprattutto per la sua squalifica di quattro mesi con la condizionale in seguito a una serie di insulti rivolti all’arbitro e a vari comportamenti poco consoni al campo da tennis in un match del Masters 1000 di Cincinnati. La sua foga è proporzionale alla sua classe, così come la sua impazienza e i suoi scatti di rabbia, che si alternano a un talento assoluto. Insieme a Nadal, Kyrgios è uno dei principali rappresentanti della marca sportiva statunitense Nike, che lo segue ormai da anni e nonostante le sue escandescenze continua a sponsorizzarlo, facendo leva sulla sua verve e la sua voglia di vincere che lo rendono un personaggio unico nel suo genere.
Tsitsipas, il futuro
In pochi pensavano che una rivelazione potesse affermarsi alle ATP Finals di Londra 2019 e invece il greco Stefanos Tsitsipas è stato capace di sorprendere il mondo intero imponendosi alla grande sullo svizzero Dominic Thiem. Il tennista nato ad Atene solamente 21 anni fa ha toccato il cielo con la racchetta dopo aver concluso una stagione indimenticabile nella quale ha dato dimostrazione di essere in possesso di un talento puro e cristallino. Non va dimenticato un dato statistico molto peculiare su di lui: si tratta, infatti, del più giovane giocatore ad aver sconfitto ben quattro top ten in maniera consecutiva nello stesso torneo dal 1990, anno in cui è stato creato il prestigioso circuito ATP Tour. Il greco rappresenta senza dubbio il futuro del tennis e la sua giovane età fa ben sperare soprattutto in patria, dove non hanno mai potuto apprezzare un talento del genere. Mai andato oltre le semifinale di uno Slam, Tsitsipas aveva vinto soltanto due ATP World Tour 250 prima di arrivare a trionfare nel grande palcoscenico di Londra, il che dimostra che il talento non ha età e che qualsiasi momento è buono per riuscire a mettere a segno un exploit decisivo.
Da Berrettini a Tsitsipas, passando per Kyrgios, il 2019 ha senza dubbio fornito una serie di esempi di tennisti nati negli anni ’90 che sono stati capaci di prendere la scena e che saranno dei punti di riferimento nel futuro.