Uno strepitoso Jannik Sinner si prende la rivincita di Wimbledon su Alex Bolt e conquista il Challenger di Lexington. Il punteggio finale, ossia il 6-4 3-6 6-4, descrive alla perfezione la battaglia fra l’azzurro, testa di serie numero 3, e l’australiano, seconda testa di serie. Per Sinner si tratta del secondo successo a livello Challenger in stagione, dopo quello conquistato a Bergamo.
Un inizio di match perfetto per Sinner, bravo a imprimere subito un’alta intensità nello scambio da fondo e, soprattutto, abilissimo a conquistare dall’1-1 due break consecutivi (entrambi ai vantaggi) e tre giochi di fila. Bolt tenta di ricucire l’ampio strappo creato dall’azzurro nel primo parziale ma ci riesce soltanto in parte. L’australiano, infatti, sotto 4-1, recupera uno dei due break e tiene il servizio successivo, portandosi così sul 4-3 ma nei successivi tre game di servizio entrambi non concederanno alcune chances di break e il giovane altoatesino chiuderà così il parziale col punteggio di 6 giochi a 4.
L’inizio di secondo set, sulla scia del finale del primo, è decisamente equilibrato, con entrambi i giocatori che tengono piuttosto agevolmente la battuta. Dal 3-2 in suo favore, però, l’australiano alza decisamente il suo livello di tennis mentre Sinner concede qualcosa in più col proprio dritto. L’avvicendarsi dei due aspetti porta al break a 30 da parte del ventiseienne di Melbourne. Dal 4-2 in favore della testa di serie numero 2 del torneo statunitense, entrambi concedono le briciole al servizio (appena due punti per il ricevitore nei successivi tre game) ed il parziale si chiude perciò col punteggio di 6 giochi a 3 in favore di Bolt.
In avvio di terzo il classe 2001 azzurro mostra, come se ce ne fosse bisogno, tutta la sua straordinaria maturità, nonostante la giovane età, e reagisce subito alla grande al secondo set perso. Il diciottenne altoatesino, infatti, tiene con una certa personalità il servizio nei primi due game di battuta del parziale decisivo ma, soprattutto, breakka a 15 il suo avversario nel suo primo game di servizio. Dal 3-0 in favore Sinner entrambi tengono la battuta piuttosto agevolmente fino al settimo game, quando Sinner si trova al servizio sopra 4-2. L’azzurro va 40-15 ma si fa raggiungere ai vantaggi ed è poi costretto anche ad annullare due palle del controbreak. Ancora una volta dimostra di avere grandissima personalità: riesce, infatti, a salvarsi e a portarsi sul 5-2. Nel game successivo Bolt va a servire per rimanere nel match e, pur ritrovandosi, sotto 0-30 riesce a salvarsi e costringe così l’azzurro a servire per il match. Sinner gioca un ottimo game e riesce anche a procurarsi anche due championship point (uno sul 40-30 e uno ai vantaggi) ma l’australiano con dei vincenti assolutamente pazzeschi, soprattutto un paio col rovescio, riesce a controbreakkare. Il giovane azzurro, però, esattamente come fatto ad inizio terzo parziale reagisce subito ad una situazione negativa ed infatti riesce, grazie anche al doppio fallo finale del suo avversario, a vincere il parziale, e quindi il match, col punteggio di 6 giochi a 4.