Quante parole su Bolelli…

Simone Bolelli
(Simone Bolelli – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Difficilmente, su queste pagine, mi sono mai esposto personalmente su temi “popolari” come la Querelle Bolelli e le vicende dei giocatori contro la Fit, ecc. Se dovessi farmi influenzare da tutto quello che di assolutamente privo di fondamento viene scritto ogni giorno sui vari siti, forum , blog, ecc, le mie dite non si staccherebbero mai dalla tastiera. Ma questa volta non ce la faccio e vi scrivo.. Perché riuscire oggi a dire che Bolelli ha vinto solo perché l’avversario si è ritirato è assolutamente fuori luogo.
Io vi scrivo questo perché la partita l’ho vista tutta, in streaming, e posso assicurarvi che la partita è stata molto molto intensa e tesa. I due telecronisti spagnoli hanno “sciolto” solamente ad inizio terzo set, quando in effetti Robredo non si muoveva più benissimo (problemi probabilmente alla schiena per lui).
Il match è iniziato con Bolelli in grandissima difficoltà e con Robredo carichissimo, pronto ad approfittare di ogni palla poco profonda dell’azzurro. Simone è sembrato inizialmente in totale balia dell’avversario, commettendo tantissimi errori gratuiti. Ma poi si è accesa improvvisamente una luce nelle mente e nel tennis (le due cose sono strettamente collegate, soprattutto in questo periodo) di Bolelli. Il giocatore di Budrio ha iniziato a comandare con il diritto, tenendo Robredo chiuso nel suo angolo sinistro, costretto a tirare su dei “rotoloni” di rovescio impressionanti, sui quali però Simone si avventava con il diritto inside-in, chiudendo in maniera vincente lo scambio. In pochi minuti, Simone ha messo a segno 4 giochi consecutivi, portandosi 5-4. Robredo però ha ripreso a giocare come ad inizio set, cercando di variare moltissimo il gioco (palle più alte e cariche, smorzate, qualche lungolinea di rovescio e parecchi contropiedi di diritto). Nel tie-break Simone è partito meglio. Sul punteggio di 1-0, Robredo ha servito una prima molto potente sul rovescio di Bolelli che (non sapendo rispondere, vero?) ha bloccato il colpo, mettendo a segno una risposta vincente da urlo. Purtroppo sul 6-4 in suo favore sono arrivati un paio di errori di diritto, figli del momento ancora in parte negativo. Sul 6-7 poi ho rivisto il vero Bolelli, quello che se la giocava sempre coi più forti (alcune volte battendoli… Del Potro, Gonzalez, Simon, Karlovic ne sanno qualcosa..). Uno scambio dominato con il diritto, con Robredo che ha corso a più non posso (stava benissimo ad inizio match), senza però riuscire a raggiungere l’ennesima accelerazione. Lo spagnolo ha vinto il set di esperienza, ma nel secondo parziale Simone ha preso in mano ancor di più le redini del gioco. Il break per l’azzurro è arrivato sul 3-3 e già sul 4-3 sono arrivate le prime “ribellioni” di Tommy, che ha tentato di strappare il servizio a Simone anche sul 5-4 per l’azzurro. Le 4 occasioni d Robredo sono però state tutte annullate con grande autorità dal nostro. Un paio grazie a delle ottime prime ed una con una stupenda stop volley di rovescio dopo aver seguito il servizio (in kick da sinistra) a rete. Robredo, negli ultimi due giochi del secondo set (solo allora!) ha iniziato a lamentarsi di un problema alla schiena, che lo ha portato al ritiro ad inizio terzo set. La prestazione di Simone però è molto incoraggiante e le due vittorie in quali, così lottate, sono sicuramente state importanti per il morale di Bolelli. Il servizio oggi ha funzionato piuttosto bene, sia la prima che la seconda, così come il diritto, che sta tornando (ma ci vuole ancora un po’) il colpo devastante di qualche mese fa (ormai direi più di un anno). Il rovescio, piuttosto falloso all’inizio, è diventato più sicuro col passare dei giochi. La testa sta tornando a funzionare e questo si vede anche nella reattività. Molto meglio in risposta (tante le risposte sulla prima di Robredo giocate cariche e profonde) e anche abbastanza veloce di piedi (non un fulmine, sia chiaro…) nello scambio. C’è tanto ancora da migliorare e il lavoro di Piatti e Panichi sarà lungo. Ma se si comincia a battere uno come Robredo senza essere al top, i segnali sono sicuramente buoni.
Molti diranno ancora che la vittoria è fasulla perché Tommy stava già male, ecc, ecc, ecc… Vedremo nei prossimi mesi chi avrà avuto ragione… Dalle vittorie con Aguilar e Kukushkin si può ripartire per una bella carriera nel circuito Atp (e mai più, speriamo, challenger…)

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