“Wimbledon è l’apice del tennis mondiale, mi ha sempre affascinato e poterne farne parte mi riempie d’orgoglio”.
Sono queste le prime parole di Salvatore Caruso ai microfoni di radiosportiva dopo l’approdo nel main draw di Wimbledon 2019. Il tennista di Avola, dopo aver faticato nei primi due turni di qualificazione contro il cinese Zhang e l’australiano Smith, ha dominato il canadese Brayden Schnur in una partita sontuosa che ha messo in evidenza la grande adattabilità del suo tennis alla superficie.
“Mi sto godendo il contesto – prosegue l’azzurro– nel primo turno affronterò Simon che ho già battuto al Roland Garros, mi auguro che il risultato finale sia lo stesso anche se sarà dura per via della superficie”. Evidenti progressi nell’ultimo periodo per il siciliano, che sta inanellando nell’ultimo periodo diverse prestazioni convincenti grazie anche all’aiuto del suo storico coach: ”Io e Paolo Cannova siamo insieme da 10 anni, c’e un rapporto che va anche oltre il tennis, ci conosciamo benissimo e sappiamo quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere insieme”.