Dal 14 al 16 giugno si è svolta la prima edizione del Torneo Mental Point, un’iniziativa innovativa nell’ambito del tennis e della psicologia dello sport, organizzata dal Gruppo di Lavoro in Psicologia dello Sport dell’Ordine degli Psicologi del Lazio in collaborazione con il Comitato Regionale della Federazione Italiana Tennis e con il Circolo Canottieri Roma (che ha ospitato la manifestazione).
Si è trattato di un vero e proprio torneo federale under 14 (con partecipazione aperta anche agli under 12) in formula “rodeo”, al quale sono state affiancate diverse attività di psicologia dello sport.
Il progetto, curato dal dott. Sergio Costa, e portato avanti insieme al GDL in Psicologia dello Sport dell’Ordine degli Psicologi del Lazio (con i colleghi Luana Morgilli, Emiliano Bernardi e Daniela Sepio) nasce dall’idea di promuovere il ruolo della psicologia dello sport e del preparatore mentale tra i diretti interessati: atleti, genitori maestri.
Chi è il preparatore mentale FIT?
Dal 2016 la Federazione Italiana Tennis (FIT) ha organizzato corsi di qualifica per preparatori mentali nel tennis, aperti esclusivamente a persone laureate in psicologia, abilitate e regolarmente iscritte all’albo professionale degli psicologi. Tale figura è diventata obbligatoria come parte integrante dell’organigramma per le scuole tennis di livello Standard (preparatore mentale di 1° grado) e Top/Super (preparatore mentale di 2° grado). Si tratta, tuttavia, di un ruolo ancora in fase di introduzione nel contesto tennistico, e il TMP è stato una preziosa occasione per far sperimentare direttamente ai ragazzi, e per far conoscere alle famiglie, l’utilità e le possibili modalità applicative della preparazione mentale.
Come si sono svolte le attività?
Ad aprire il torneo sono stati presenti, nella giornata di venerdì, Nicola Piccinini, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, e Massimo Veneziano, presidente del Circolo Canottieri Roma; Giorgio Di Palermo, Presidente del Comitato Regionale della FIT, ha portato i suoi saluti in quella di sabato. Successivamente, i circa 60 giovani partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi, ciascuno dedicato a una delle 4 diverse abilità mentali individuate dalla FIT come le principali per sostenere la forza mentale di un atleta.
– La Motivazione, portata avanti dai colleghi Francesco Gajo e Daniele Stizza;
– Le Emozioni, gestita dai preparatori mentali Sara Biondi, Sara Raffaele e Susanna Cordone;
– La Concentrazione, organizzata in campo dalle colleghe Manuela Caruselli, Beatrice Scura e Patrizia Ziti;
– La Autoconvinzione, gestita in aula dalle PMT Margherita Iannucci e Annelisa Petrelli.
I ragazzi hanno svolto quindi delle attività pratiche con i preparatori mentali sulle differenti abilità, compilando una pergamena personalizzata e cercando di portarsi a casa un piccolo strumento di crescita personale.
Contemporaneamente, i numerosi genitori e maestri presenti hanno partecipato attivamente alla riunione, organizzata dai preparatori mentali Laura Di Matteo e Giovanni Fiderio, che ha permesso di mettere a fuoco, non solo il ruolo dello psicologo dello sport, ma attraverso un brainstorming su parole stimolo e un role playing di far confrontare le diverse figure in gioco. La riunione dei genitori si è conclusa con l’intervento della dott.ssa Flaminia Papini, nutrizionista ed educatrice alimentare FIT, ulteriore nuova figura prevista negli organigrammi delle scuole tennis.
A seguito delle attività svoltesi nelle mattine del venerdì e del sabato, e coordinate dalle colleghe Francesca Giambalvo e Roberta Cappelluti, protagoniste sono state le partite di ragazzi e ragazze di terza e quarta categoria, durante le quali i preparatori mentali sono stati a disposizione dei giocatori e delle famiglie per rispondere a dubbi, domande e per fare delle osservazioni in campo.
Come si è concluso il Torneo Mental Point?
Il torneo è terminato nel primo pomeriggio della domenica, con la vittoria tra le ragazze di Christel Tiganas, che in finale ha superato Elisa Candidi. Tra i ragazzi, successi per MattiaVergoni in finale su Riccardo Ignoto (quarta categoria) e per Michail Sellas su Samuele Molino (tabellone finale terza categoria).
Sono inoltre stati consegnati due premi speciali Mental Point ai circoli tennistici che più di tutti hanno creduto nel progetto. Il primo è stato consegnato al Circolo Canottieri Lazio, che per primo ha proceduto alle pre-iscrizioni dei propri atleti, mentre l’altro è andato allo Sporting Club Excel, che a pari merito con la A.S.D. Grande Slam ha presentato al torneo il maggior numero di tennisti per singola società.
Sebbene questa prima edizione del Torneo Mental Point abbia fatto registrare diversi margini di miglioramento, il riscontro e il feedback ottenuto dalle figure coinvolte è stato decisamente positivo. Al termine dell’iniziativa rimane, comunque, la soddisfazione di aver aiutato atleti, famiglie e maestri a conoscere e ad avvicinarsi alla figura del preparatore mentale e alle sue attività, e la convinzione di aver dato inizio ad una proficua collaborazione tra Ordine Psicologi Lazio e Federazione Italiana Tennis.