Fra Tamara Zidansek e il Croatia Bol Open è sbocciato l’amore. Il Wta 125 croato piace a tutti e a tutte, come testimoniato dalle tante top 100 accorse sull’isola di Brač per la quarta edizione, ma con la ventunenne di Lubiana è nato un rapporto speciale. Nel 2018 la slovena vinse sulla terra del Bluesun Tennis Center il suo primo titolo Wta, guadagnandosi un posto fra le prime 100 del mondo, e dodici mesi dopo ha fatto il bis, da testa di serie numero 1, mettendo la ciliegina sulla torta a un’altra edizione meravigliosa di un evento che va oltre il tennis, coniugando sport, turismo, cultura e divertimento. Eppure la racchetta è stata di nuovo la protagonista principale, per sette giorni, portando in campo tanti incontri di qualità e accompagnando alle fasi finali tutte le favorite della vigilia, come succede di rado perfino ai massimi livelli. A Bol, invece, nei quarti di finale sono arrivate sette delle otto teste di serie, e domenica sera a giocarsi il titolo c’erano la numero 1 e la numero 2 del tabellone, con la Zidansek a segno per 7-5 7-5 sulla spagnola Sara Sorribes Tormo in un Centrale gremito, dopo una battaglia fisica, tattica e mentale lunga 2 ore e 20 minuti. Il modo ideale, per Tamara, di guadagnarsi il trofeo a forma di racchetta che lei stessa ha definito “il più bello mai vinto”, come a voler ribadire che a Bol ogni dettaglio viene curato nei minimi particolari. Proprio come la premiazione, accompagnata da un’esibizione di Lola Astanova, incantevole pianista uzbeka di fama mondiale.
“Conquistare questo titolo per due volte – ha detto la vincitrice – è un grande risultato. Ringrazio il pubblico che mi ha aiutato tanto nel corso di tutta la settimana, e proverò a seguire le orme di Rafael Nadal: lui ha vinto 12 volte il Roland Garros (nel pomeriggio di domenica, ndr), io ci proverò qui a Bol”. Una promessa, quella della tennista slovena promossa al n.59 della classifica Wta (suo best ranking), che nasconde un grande attestato di stima per il torneo ideato e diretto da Feliks Lukas, che si conferma fra i preferiti dalle tenniste del circuito femminile. “Gli organizzatori – ha continuato la Zidansek – ci fanno davvero sentire a casa, ed è per questo che tutte le giocatrici vengono a Bol così volentieri. È un torneo speciale”. L’ha detto lei e lo ripetono in tante, perché nel circuito non sempre si trova questo grado di attenzione al ‘contorno’. Da Bol, invece, insegnano un approccio diverso che può fare scuola, miscelando varie componenti per creare un evento a 360 gradi, capace di soddisfare tutti i palati. E di attirare l’attenzione anche di chi, magari, normalmente non sarebbe disposto a viaggiare per un torneo di tennis, ma sull’isola di Brač lo fa più che volentieri. I numeri dicono che è la ricetta vincente per un futuro sempre più prestigioso.
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