Parola a Laurent – Puntata 1

Laurent Bondaz
Inizia oggi l’avventura di Laurent Bondaz su Spazio Tennis. Il tennista valdostano, oggi anche insegnante in quel di Milano, è stato numero 1236 Atp in singolo e 897 in doppio. Laurent ci parlerà dei temi più svariati, analizzandoli grazie alla sua esperienza sul campo. Sarà ovviamente interessante poter dibattere con lui attraverso i commenti, che attendiamo numerosi. Ecco a voi la prima puntata di “Parola a Laurent“…
di Laurent Bondaz
Chi Sono. Sono nato ad Aosta il 21 novembre del 1978 e all’età di 10 anni sono stato iscritto a uno dei tanti corsi gratuiti che le scuole SAT organizzavano nel mese di settembre, in attesa dell’inizio dei corsi invernali. Mi sono innamorato di questo sport quasi da subito… Mi è piaciuto da subito, tanto è che ho cominciato a passare quasi tutti i miei pomeriggi al tennis club, aiutato anche dal fatto di averlo a 100 metri da casa. Fatto insolito per un ragazzino che viveva ad Aosta… Tutti i miei amichetti di quel tempo passavano le loro giornate con gli sci a piedi, uno sport che nella mia regione è quasi una religione direi. Ho scoperto presto di essere portato e dopo un annetto ho cominciato a giocare un po’ di tornei, sempre nell’ambito regionale, fino a che all’età di 14 anni non mi è stato prospettato un provino in un circolo in provincia di Torino, Le Pleiadi di Moncalieri, che a quel tempo era l’elite del tennis italiano per tutti i livelli e per tutte le età. Ho passato il provino e grazie all’assenso dei miei genitori mi sono trasferito in quel di Moncalieri per migliorare il mio tennis. E’ stato un cambiamento radicale in tutti i sensi, in quanto sono passato dalla provincialissima Aosta al vivere “da solo” in appartamenti insieme ad altri ragazzi e a trovarmi a fianco in campo a giocatori del calibro di Camporese, Caratti, Furlan, Pescosolido solo per citarne alcuni, seguiti da maestri del livello di Riccardo Piatti ed Eduardo Infantino. Fu un’esperienza per me indimenticabile, una palestra di vita che ritengo, ancora oggi, sia stata fondamentale per la mia crescita sotto tutti gli aspetti. Sono rimasto alle Pleiadi per 13 anni, durante i quali mi sono tolto la soddisfazione, tra le altre cose, di vincere un campionato Under 16 in compagnia niente meno che di Ivan Ljubicic, scappato dalla guerra scoppiata nella sua terra in quegli anni. Ho anche raggiunto un paio di gironi finali di campionati a squadre sia di serie C che di B.
La carriera Pro. I primi tornei internazionali li ho giocati diciamo “tardi”… all’età di 22 anni per l’esattezza. Qualche soddisfazione sono riuscito a togliermela, raggiungendo l’ottocentesima posizione in doppio e racimolando una decina di punti Atp in singolare e come massima classifica italiana quella di 2.2. All’età di 26 anni ho deciso di trasferirmi a Milano per unirmi a un gruppo di giocatori a cui ero molto legato anche fuori dal campo e “capitanati” da coach Corrado Borroni. Ho avuto la possibilità di viaggiare ovunque in Italia e all’estero; pur senza mai partecipare ai tornei Atp di alto livello, credo che sia questo l’unico modo per chi ha possibilità economiche e non solo, di giocarsi anche solo una chance per togliersi delle soddisfazioni in questo sport, che reputo uno tra i più difficili che si possa scegliere. La figura dei genitori in questo rimane fondamentale sotto tutti gli aspetti, sia economico che di apporto psicologico. Devo dire che non finirò mai di ringraziare i miei di genitori, che mi hanno dato la possibilità di fare ciò che da piccolo desideravo.
Oggi. A oggi, sono due anni che ho cominciato a insegnare in un club di Milano, il Malaspina Sporting Club, e devo dire che sono soddisfatto della scelta fatta. Pur rimanendo ancora un discreto agonista (gioco il campionato di serie A2 con un club di Venezia), ho deciso di dedicarmi all’insegnamento e spero di poter trasferire le mie esperienze a qualche “piccola promessa”.
Perché su Spazio Tennis… Mi è sempre piaciuta, sin da “piccolo”, l’idea di poter scrivere e raccontare di sport in generale, figurarsi del Mio di sport. Parlandone con il mio carissimo compagnio di viaggi e di vita Fabio Colangelo, che già da un po’ ha avviato questa collaborazione con il blog, è venuta fuori questa possibilita’. La cosa mi affascina molto e potrebbe essere un mezzo per parlare dei più vari argomenti legati al nostro splendido sport e di dibattere tutti insieme su come poterlo migliorare….

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