“Se si vuole raggiungere qualcosa di grande nello sport, nel lavoro o nella vita in generale, bisogna osare e provare a distinguersi”. Parola di Alessandro Evangelisti, 23 anni da Latina, uno che al bivio che spesso si pone di fronte agli studenti-atleti ha scelto la strada più impegnativa. Non solo studio, e nemmeno solo sport, ma entrambe le cose, portando le racchette al Concordia College di New York, grazie a una borsa di studio per la facoltà di biologia. Un passaggio che pare facile, e con l’intercessione di StAR – Student Athletes Recruitment è stato brevissimo, ma che nel suo caso nasconde una ragione profonda. Perché il suo primo obiettivo era diventare un giocatore professionista, grazie ad ambizioni coltivate nelle categorie giovanili. Dopo il liceo ha provato a fare il grande salto, riuscendo anche a entrare nella classifica Atp di doppio, ma l’enorme pressione di un ambiente estremamente competitivo non gli ha mai permesso di esprimersi al cento per cento. Così nel marzo 2015, durante una trasferta in Croazia per dei tornei Futures, ha deciso di cambiare rotta. “Sentivo il bisogno di fare un’esperienza diversa – racconta dagli States -, ma che comprendesse anche il tennis. Così mi sono messo in contatto con un amico che era stato a al college prima di me. Mi ha suggerito di rivolgermi a Corrado Degl’Incerti, fondatore di StAR, il cui aiuto è stato fondamentale. Mi ha indicato le soluzioni migliori per le mie esigenze, mi ha messo in contatto con i coach, ed è stata la mia persona di riferimento fino a quando sono partito”. Pochi giorni dopo la decisione Alessandro ha iniziato a prepararsi per i test d’inglese, grazie a StAR ha trovato immediatamente una borsa di studio e qualche settimana più tardi era a 7.000 km di distanza, catapultato in una realtà tutta nuova.
Una scelta, quella di mollare tutto e partire, che rifarebbe altre cento volte. “L’idea – continua – era molto affascinante. Mi caricava tantissimo, e non mi sono sbagliato. I tre anni al Concordia College sono stati magnifici”. Evangelisti si è preso enormi soddisfazioni come giocatore, sia a livello individuale (ha vinto vari titoli ed è stato eletto giocatore dell’anno di una “conference” di 14 college), sia con i Clippers, guidati a tre qualificazioni ai campionati nazionali fra i vari college. Ma ha fatto altrettanto da studente: si è laureato in biologia in 3 anni, con uno d’anticipo, e ha ricevuto vari premi. Anche grazie a quelli, dopo la laurea si è trasferito a Palo Alto (California), dove oggi lavora in un laboratorio cardiovascolare alla Stanford University, mentre prepara il test di medicina, con il sogno di diventare neurochirurgo. “È un’opportunità senza eguali: a 23 anni mi trovo in una delle università più famose al mondo, e a contatto con alcune delle menti più brillanti della medicina mondiale. Sarò riconoscente a vita al tennis”. È lo sport che gli ha aperto le porte di un’esperienza che gli cambierà il futuro, e che l’ha reso una persona migliore. “Ho imparato a conoscere e apprezzare culture diverse, e sono molto più responsabile e maturo. Incoraggio chiunque – chiude Evangelisti – a lasciare una finestrella aperta all’idea di venire negli USA: ci sono possibilità incredibili”. Anche grazie a StAR gli esempi sono sempre di più.
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