È stata una finale spettacolare e di alto livello quella che ha visto trionfare al WTA di Linz Barbora Strycova su Magdalena Rybarikova con il punteggio di 6-4 6-1. Nonostante il punteggio possa ingannare, le due giocatrici si sono date battaglia a tutto campo, combattendo punto su punto per lunghissimi tratti del match, indeciso fino all’ultima palla. Per la tennista ceca si è trattata di una vittoria speciale, poiché era dal 2011 che non trionfava in un torneo WTA, nonostante le ben 5 occasioni sfumate dopo quel trionfo. Quest’anno, al primo tentativo dopo una solida stagione tra le prime 30 del mondo, è tornata al successo, in un torneo che da casa dista sole 2 ore di macchina.
A conferma di quanto detto in mattinata da Mats Wilander durante un incontro con i giornalisti a colazione, la varietà ed il gioco di finesse sono state le protagoniste di quest’incontro sin dai primi punti. Discese a rete, attacchi in contro-tempo, serve-and-volley, slice… tutto il repertorio delle due giocatrici si è palesato a partire da subito, ma è stata la Strycova ad uscire meglio dai blocchi trovando il break in apertura.
L’allungo si è dimostrato decisivo, poiché a quell’unica palla break, subito trasformata, non ne è più seguita alcuna, né da una parte, né dall’altra. Sicché è stata la numero due del seeding a chiudere il primo set 6-4, alla prima occasione.
Il secondo set è sembrato iniziare sulla falsariga del primo, con la Strycova nuovamente in grado di trovare il break in apertura, ma questa volta la sua avversaria non è riuscita a contenere il distacco. Pur trovando il punto del torneo, e forse uno dei più bei punti della stagione, la Rybarikova ha faticato, soprattutto con il rovescio, a contenere il gioco della tennista ceca che in un attimo si è portata sul 5-0.
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— Ashish TV (@Ashish__TV) 15 ottobre 2017
Forse proprio per la consapevolezza dei tanti anni trascorsi da quel successo all’Open del Quebec, il braccio della Strycova ha tremato nel momento di chiudere, sbagliando due volée piuttosto comode consecutivamente per concedere la prima palla break dell’incontro. Un dritto della ceca finito poche dita fuori ha concesso il break alla Rybarikova, che si è subito portata sul 40-0 sul proprio servizio. Con caparbietà, la tennista di Plzen ha rimontato lo svantaggio e, mettendo a segno i successivi cinque punti, ha alzato le braccia al cielo per la gioia di questo successo.
Le parole della vincitrice in conferenza stampa.
Congratulazioni Barbora! Una vittoria fantastica per te. Dicci le tue prime impressioni.
Io e Magdalena abbiamo sempre giocato match tosti quando ci siamo incontrate, così come qualche settimana fa a Tokyo. Questo perché dopotutto abbiamo entrambe un gioco fastidioso, con serve&volley, tagli, discese a rete. La sensazione di oggi però è che fossi in grado di tenere il suo livello senza problemi e poi di riuscire ad alzare l’asticella quando necessario, soprattutto nel secondo set quando ho immediatamente preso un buon vantaggio. Sono estremamente contenta, questo è il secondo titolo della mia carriera ed è semplicemente bellissimo.
Sono passati sei anni dal primo ed ultimo titolo che avevi vinto. Immagino che quindi abbia un sapore anche più dolce.
Una vita è passata [sospiro]. Dopotutto ho 31 anni ed i trofei non arrivavano e di tempo non è che ne sia ancora tantissimo. Ora è passata solo una mezzoretta dalla fine della partita e magari domani le sensazioni saranno più chiare. Sicuramente ora sono molto stanca, molto felice e molto sollevata [sorriso].
Ad un certo punto ti sei trovata 6-4 5-0 e…
Ed ero nervosissima! Me la stavo facendo sotto! [risata] Ero 5-0 e mi sono detta ‘Concentrati sul servizio’ ed ovviamente non sono riuscita a mettere nemmeno una prima… e quindi ehm, ho capito che probabilmente ero anche più nervosa di quanto avrei pensato. Poi pian piano la tensione si è sciolta, dopotutto è solo tennis! Sono davvero sollevata di esserci riuscita sul 5-1 peraltro, perché poi diventa 5-2, in un attimo sei 5-3 e poi… sono problemi [risata].
Magdalena aveva dei problemi fisici alla gamba che l’hanno rallentata. Visto che vi conoscete da tanto tempo, è stato più difficile mantenere la concentrazione vedendola in difficoltà?
Sì, era chiaro che non potesse giocare nel modo in cui lei gioca di solito. Ma in questi casi bisogna solo concentrarsi su se stessi, anche se è ovvio che sembra cattivo. Altrimenti si perde il filo del discorso e non si riesce più a giocare. Ma il rispetto reciproco tra di noi è altissimo, siamo davvero ottime amiche da tanto tempo. Il tennis è un gioco, il tennis è un business… e oggi era il mio giorno.
Durante la premiazione, hai ringraziato Barbara Schett poiché è stata la tua mentore quando eri molto giovane. Come vi siete conosciute? Come è nata questa collaborazione?
Avevo 17 anni e quando entravi nella WTA dovevi sceglierti una mentore che ti avrebbe guidata, spiegandoti come funzionava il tutto, le iscrizioni ai tornei, il fisioterapista e così via. Io scelsi lei e feci la scelta giusta. Mi fu accanto per un sacco di tempo, mi spiegò tante cose ed aiutò tantissimo. Lei è una persona fantastica e vincere proprio qui, sapendo che sarebbe stata lei a premiarmi, è quasi toccante. E’ stato bellissimo.
Di seguito, la conferenza stampa completa, con le domande più divertenti ed una sorpresa finale.
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