Oggi intervistiamo Francesca dell’Edera, classe ’96, che ha ottenuto l’accesso avendo raggiunto la finale del torneo BNL di Bari dove vive e si allena sotto la supervisione dei Maestri Antonio Cassano e Lucio Rossi dell’Accademia Tennis Bari. La sua è una bella storia fatta di tenacia ed amore per il tennis, poiché ha ripreso a giocare dopo uno stop di quasi due anni.
Francesca, raccontaci come ti sei avvicinata al tennis.
“Ho iniziato a giocare a 5 anni ma facevo anche altri sport, poi crescendo ho scelto di proseguire col tennis che è anche la passione di famiglia, di mio papà in particolare e ho voluto proseguire la tradizione. Purtroppo per vicende personali ho dovuto smettere nel 2015 e sono rientrata da pochi mesi”.
Deve essere stata dura riprendere. Cosa ti ha spinto a farlo?
“Non giocare per due anni è stata molto dura, avevo perso i punti, la classifica, l’allenamento. Anche vedere gli altri giocare quando tu non puoi farlo ti pesa. Poi ho avuto il coraggio di riprendere, lasciare a un’età critica come questa e poi ricominciare non è stato facile ma oggi le cose vanno bene, sono di nuovo in campo e conta solo questo perché amo il tennis”.
Ora ti aspetta il Foro Italico. Ci sei mai stata? Che sensazioni provi?
“Ci sono stata da spettatrice e lo trovo fantastico, specialmente il Pietrangeli, che senza nulla togliere al Centrale mi fa emozionare ogni volta che lo vedo, il contatto che c’è col pubblico è unico. Per il torneo di prequalificazione sono carichissima, sicuramente emozionata ma voglio godermi ogni minuto di questa esperienza”.
Parliamo del tuo gioco: dicci un punto di forza e un aspetto da migliorare.
“Punto di forza sicuramente il dritto, in particolare giocato a sventaglio. Anche a rete penso di cavarmela bene giocando molto in doppio. Ora sto lavorando più sul rovescio, specialmente in fase difensiva e sul servizio”.
Tra allenamenti e tornei riesci a seguire il circuito maggiore? C’è una tennista a cui ti ispiri?
“Riesco a vedere poco perché sto praticamente sempre in campo o in palestra, il poco tempo libero lo dedico allo studio e poi cerco di riposarmi! Però quando posso mi piace seguire il tennis in tv, ovviamente seguo tutte le italiane ma in particolare ammiro Serena Williams, al di là delle vittorie mi piace per l’atteggiamento vincente e per come cancella subito un errore in campo. Ho seguito anche il rientro della Sharapova, aveva una rabbia agonistica pazzesca e la posso capire perché quando ritorni a competere dopo uno stop lungo la grinta è maggiore”.
Prima di salutarti dicci i tuoi obiettivi da qui a fine anno. Il 2017 sarà un buon anno se… ?
“Sarà un buon anno se riesco a ritrovare la tranquillità che avevo prima di fermarmi sia fuori che dentro il campo, poi giocare tante partite e recuperare quella fiducia che avevo un po’ perso. Vogliamo fare dei $15.000 e magari entrare in qualche $25.000, poi si vedrà”.