“A Roma è un’emozione indescrivibile, ma ho già giocato a Wimbledon, è il torneo che mi piacerebbe tornare a giocare il prima possibile”. In una bella intervista, Riccardo Balzerani si racconta ai microfoni di SpazioTennis. Il giocatore italiano classe 1998 sarà al via delle Prequalificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia in programma, sui campi del Foro Italico, dal 6 al 12 maggio. Nato a Rieti, Riccardo è entrato questa settimana tra i primi 1000 giocatori del mondo (esattamente è al numero 977). A Santa Margherita di Pula, la scorsa settimana, ha ottenuto quella che fin qui è la sua vittoria più importante, sconfiggendo l’argentino Paz, numero 357 mondiale, dopo essersi brillantemente qualificato. Sarà la sua seconda partecipazione alle “Prequali” dopo la sconfitta dell’anno scorso al secondo turno con Arnaboldi. Dalle emozioni romane a una lucida analisi sul mondo Juniores: “La differenza tra i tornei junior e Pro la fanno i primi turni, nei Pro bisogna da subito lottare punto su punto”, fino a un pensiero per il centro Italia terremotato per la cui causa ha giocato anche un match di esibizione: “Un’esperienza tragica, per tutti noi”.
Riccardo Balzerani si è abilmente qualificato per le Prequalificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia grazie alla finale raggiunta al torneo Open di Orvieto: il torneo metteva in palio due pass per le “Prequali”, sia il vincitore che il finalista giocheranno al Foro Italico. Un bel torneo per Balzerani che a Orvieto è l’idolo di casa in quanto punta di diamante della neopromossa squadra di Serie B. Sotto la rupe di tufo il reatino ha perso in finale dall’amico e coinquilino a Foligno Stefano Travaglia: “Sì, ho perso in finale con Stefano. Partite tutte abbastanza facili nel torneo a parte i quarti di finale dove ho vinto 7-5 al terzo set contro Acquaroli (Gianluca, ndr) e la finale. In finale ero molto teso, lui era tranquillo e ha giocato molto meglio”. Poco da fare, quindi, per Riccardo che si allena alla Tennis Training di Foligno proprio, oltre agli altri, con Travaglia: “c’era poco da fare, adesso Stefano è in fiducia, ha già vinto un paio di futures. Contento comunque del mio risultato, è stato un bel torneo”.
Al Foro Italico per Balzerani sarà una seconda volta dopo la sconfitta al secondo turno contro Andrea Arnaboldi del 2016. “Quest’anno mi sento più competitivo, chiaramente dipenderà molto dal tabellone”, e poi, nonostante l’essere timido e abbastanza riservato, non nasconde le sue emozioni: “giocare al Foro è sempre bello, è un’emozione che resta, indescrivibile, è il torneo dove tutti gli italiani vogliono giocare. Non giochiamo sul Centrale o sulla Supertennis Arena, ma già giocare nel Pietrangeli o anche nei campi laterali è bellissimo. Un’atmosfera unica”.
A parte l’esperienza dello scorso anno, Riccardo era stato al Foro Italico solamente da turista/spettatore come molti di quei ragazzini che ogni anno affollano le tribune, e ha indelebili certi ricordi, anche se, come ammette, era qualche anno che non andava: “ricordo un Federer-Gasquet sul Centrale in cui vinse Gasquet, di qualche anno fa (2011, ndr) e una semifinale tra Nadal e Gulbis, fu una grande partita, poi per qualche anno non sono più riuscito ad andare”.
Due settimane fa, invece, una grande vittoria per il tennista di Rieti che ha sconfitto un numero 357 al mondo, l’argentino Paz, mostrando passi in avanti nel suo gioco. Un gioco fatto di ritmo da fondo campo con accelerazioni degne di nota, anche con il suo rovescio bimane. Una crescita costante quella di Riccardo che si allena alla Tennis Training di Foligno dove tra gli altri ci sono anche Luca Vanni e Thomas Fabbiano: “Siamo un bel gruppo di professionisti, Vanni, Fabbiano, oltre a Travaglia, c’è Grigelis, Fortuna…ho un bel rapporto con tutti quanti, siamo in buoni rapporti, mi trovo bene con loro, con gli allenatori, e per me che sono di Rieti è davvero una soluzione perfetta allenarmi lì… poi quest’anno ho anche la maturità quindi riesco a gestirmi molto bene con gli studi essendo vicino a casa”.
Una carriera appena iniziata tra i professionisti quella di Riccardo Balzerani, con i ritmi dei professionisti e anche… gli aerei: croce o delizia? “Mi è sempre piaciuto viaggiare, non mi pesa. Dipende un po’ dove vai, se vai all’estero dove ci sono anche belle città, è bello. Se vai in posti un po’ meno affascinanti dopo un po’ inizia a essere un po’ più pesante, perché sei sempre al circolo. Quando posso che ho un giorno libero mi piace girare, fare il turista mi è sempre piaciuto”.
E poi un’obbligatoria riflessione sugli obiettivi stagionali, oltre alle Prequalificazioni degli Ibi 2017, con il focus che al momento non è sul ranking ma sempre sulla prestazione. “L’obiettivo è cercare di fare una stagione senza infortuni, mantenendo un rendimento costante e una buona forma fisica e mentale. Con questi ingredienti la stagione sarà sicuramente buona e magari ci sarà anche un salto nel ranking, che verrà a seguire”.
La programmazione del tennista azzurro sarà concentrata sui tornei Itf ($15.000 e $25.000) e anche qualche Challenger: “In Italia c’è un’ampia scelta a livello di circuito Challenger, ci proverò”.
Razionale, attento, maturo, ma anche sognatore, Riccardo non nasconde che il suo idolo assoluto è Roger Federer e, come connubio indissolubile, il suo sogno è quello di poter tornare a giocare sui prati di Londra, lì a casa Federer, dove lui ha già giocato lo Slam Juniores. “Roma è un’emozione indescrivibile, ma ho giocato gli Slam junior e quello che mi è piaciuto di più naturalmente è Wimbledon, è il torneo che mi piacerebbe tornare a giocare il prima possibile”.
L’anno scorso era il miglior under 18 d’Italia, si è qualificato per gli ottavi dello Us Open, e avendo battuto a tappeto gli Slam del “circuito dei piccoli”, Riccardo fa una riflessione più che lucida e consapevole sul passaggio “tra i grandi” e le differenze a livello d’impatto: “la differenza essenziale non è tanto per il livello massimo di gioco che si può raggiungere in un match, perché comunque se giochi i maggiori tornei come l’Avvenire, il Bonfiglio, o gli Slam, come ho fatto io l’anno scorso, non c’è molta differenza di livello tra i futures e i tornei juniores. Ad esempio c’è Tsitsipas che è 200 al mondo e nei $15.000 è testa di serie numero uno. Giochi con giocatori già competitivi a livello Pro quando sei Junior. L’unica differenza è nei primi turni che sono un po’ meno impegnativi mentre nei futures ogni partita diventa dura e ciò lo senti a livello mentale e fisico, diventa più complicato mantenere un livello costante. Devi lottare punto su punto. Nei tornei juniores bisogna alzare il livello all’improvviso. Però se vediamo miei coetanei come anche Casper Ruud che ha giocato gli Slam quest’anno, capisci che c’è un buon livello già da juniores… Poi c’è chi fa il salto di qualità prima, chi dopo. C’è Shapovalov che comunque gioca in Davis, ha vinto Challenger e è un ‘99. Aliassime è 2000 e è primi 500, ha vinto anno scorso lo Us Open juniores e ha fatto finale a Parigi”.
Un Balzerani che segue poco, in generale, “gli altri risultati” ma è concentrato sul suo tennis. Tantomeno segue il tennis femminile dove però ammette di ammirare Serena Williams: “tra le donne apprezzo la Williams e delle italiane la Vinci”.
Uno sportivo, un tennista, ma anche un uomo fuori dal campo da gioco e al di là di palline e racchette. Una chiusura dedicata ai terremotati del centro Italia, con la sua provincia di Rieti che ha dovuto subire i danni maggiori. “Per tutti quanti noi è stato un duro colpo. Anche se la città di Rieti non ha subito danni evidenti, è stata un’esperienza traumatica e devastante per tutti quanti. Sono esperienze che restano, lo ripeto, traumatiche. Per un periodo eravamo sempre in ansia, anche un piccolo movimento in casa ci dava allarme. Ora per fortuna è più tranquillo visto che è ormai qualche mese che non ci sono più scosse forti. Comunque si sta sempre attenti, le città in provincia sono disastrate…”. Per questo Riccardo ha giocato un’esibizione di raccolta fondi pro terremotati a Fabriano, nelle Marche: “per me che mi riguarda molto direttamente è importante, non potevo mancare, spero che queste persone si possano presto rialzare”.
L’auspicio che il 2017 possa essere una grande stagione per Riccardo Balzerani, uno dei prospetti italiani di maggior valore, ma intanto ci vediamo a Roma, sognare il main draw degli Internazionali non costa nulla.