Come nel 2016 anche quest’anno il siciliano Antonio Campo ha ottenuto il lasciapassare per le prequalificazioni agli Internazionali BNL d’Italia. Tesserato con il Tc Palermo 2, Antonio è nato nel 1993, con una classifica nazionale di 2.2 e un ranking ATP di numero 1231 del mondo. Anche quest’anno l’abbiamo intervistato per capire a che punto sia nel suo percorso di avvicinamento al tennis che conta.
Antonio, per il secondo anno consecutivo sei riuscito ad ottenere il pass per le prequalificazioni agli internazionali BNL d’Italia. Con quali aspettative ti poni prima di questo grande evento, alla luce dell’esperienza del 2016?
“Sono molto contento di aver raggiunto anche quest’anno la qualificazione a Roma dato che non è mai facile in quanto il livello delle varie selezioni regionali è abbastanza alto. Pur senza crearmi troppe aspettative cercherò di dare il mio massimo e di migliorare la mia già buona prestazione del 2016, quando ho perso solo 6-4 al terzo con Matteo Viola”.
Qual è stato per te quest’anno il percorso che ti ha portato al raggiungimento di questo obiettivo, quali avversari hai affrontato?
“Sono partito innanzi tutto con un’ottima preparazione invernale col mio team. A Cagliari, dopo aver battuto un 2.4 di Roma ho sconfitto 6-4 nel set decisivo Giorgio Portaluri, giocatore rognoso e in genere molto solido che peraltro di recente ha dimostrato un’ottima forma al $25.000 a Santa Margherita di Pula. In semifinale ho vinto invece con l’argentino Patricio Heras, anch’egli un giocatore che è stato dentro i top400 fino a qualche anno fa, e infine purtroppo mi sono dovuto arrendere in finale al padrone di casa Mazzella per 6-4 al terzo, ma già l’approdo in finale mi era valso il pass per Roma”.
L’anno scorso a luglio hai avvicinato per la prima volta i primi 800 giocatori del mondo, ma dopo l’estate hai di molto rallentato la tua attività internazionale. Cos’è successo?
“Sì l’anno scorso ero partito col piede giusto, ma durante il percorso ho avuto un po’ di problemi extra tennistici che mi hanno compromesso il prosieguo della stagione. Questi ostacoli li ho già superati entro fine 2016 così ho potuto prepararmi al meglio per la nuova stagione per raggiungere step by step i miei obiettivi, che partono dal ritrovare una classifica dentro gli 800 ad entrare quanto prima tra i primi 500, senza pormi limiti fino al mio obiettivo finale che sono i top100”.
La scorsa settimana, al tuo primo torneo ITF del 2017 a Santa Margherita di Pula dopo aver superato le qualificazioni sei riuscito a portare al terzo set un ex top 100 come Adrian Ungur. Sono queste le partite che più ti stimolano a perseguire i tuoi obiettivi?
“Sicuramente a inizio stagione dopo tanti mesi lontano dal circuito non mi aspettavo già di giocare a questi livelli. Ungur come hai detto oltre ad essere un ex top100 è ancora un signor giocatore che sicuramente non vale la classifica che attualmente occupa [no. 316 ATP]. Questa partita non ha fatto che confermare la mia convinzione di poter fare bene nei tornei che mi aspettano nei prossimi mesi”.
Ti sei spesso districato bene in doppio, tant’è che in questa specialità hai finora collezionato due successi in tornei futures. Hai pensato di ritagliarti anche una buona carriera in doppio?
“Sì in effetti il doppio è una specialità in cui gioco decisamente bene, anche se ad oggi non ho ancora fatto affidamento su questa possibilità. Più avanti nel tempo può darsi che, a seconda di come andrà la mia classifica di singolare, ci faccia un pensierino dato che è un’ulteriore opportunità per far parte integrante del circuito ATP”.
Da quest’anno l’ATP, obbligando gli organizzatori dei tornei ITF ad alzare i montepremi, ha sicuramente dato una mano d’aiuto ai giovani tennisti che cominciano ad affacciarsi al circuito internazionale. Ritieni ciò sia sufficiente e, se no, quali altre soluzioni andrebbero secondo te adottate?
“Sicuramente questo è un passo in avanti fondamentale, che permette ai giovani di poter crescere con minori difficoltà economiche. Forse unica cosa che ad oggi si potrebbe cambiare, ad esempio nei $25.000, è l’assegnazione dei punti che ancora ne vede assegnato 1 in caso di superamento di un turno e 3 in caso di quarti di finale”.
Fai parte del Tc Palermo 2, da chi è composto il tuo team di lavoro?
“Sì, quest’anno ho iniziato la preparazione invernale col mio circolo, e in particolare con Francesco Palpacelli e Germano Giacalone”.
Sempre con il Tennis Club Palermo 2 l’anno scorso siete stati promossi in Serie A1. Ti piacciono le competizioni a squadre?
“Le competizioni a squadre mi piacciono tanto, più che altro perché rispetto ai tornei individuali le vivi diversamente, a maggior ragione per me che gioco in questo circolo da quando ho iniziato a praticare questo sport, all’età di 6 anni. Ci tengo quindi particolarmente e la soddisfazione della promozione in serie A1 è stata infinita, peraltro contiamo di far bene anche nella massima serie dato che dietro c’è un buon progetto”.
I tuoi colpi migliori sono sempre stati il servizio ed il dritto, con il tuo team state lavorando in particolare per migliorare alcuni colpi del tuo gioco e in generale sulla strategia da mettere in campo?
“Sì infatti il mio gioco si basa principalmente su questi due colpi, rispetto al passato sto comunque provando a costruirmi un rovescio più solido, possibilmente con una traiettoria più alta per poi riuscire a spostarmi col dritto e aprirmi gli angoli. Ma non dico altro [ride] perché non sarebbe il caso di rendere pubblica la mia tattica in campo”.
Da come capiamo dedichi anima e corpo a questo sport. Tra i tuoi hobby non hai nascosto di aver provato recentemente col golf, spinto da tuo fratello. Per il resto quali sono le tue principali occupazioni a parte il tennis?
“A dirti la verità non sono granché bravo a golf, ho provato ogni tanto appunto grazie alla spinta di mio fratello ma non ho potuto impratichirmi più di tanto. Per il resto non ho molti hobby, comunque quando ho un po’ di tempo libero mi piace spenderlo con la famiglia, la ragazza e divertendomi con i miei amici, dato che questo sport ti tiene spesso lontano da casa. Sono comunque appassionato in genere di sport, in particolare il calcio e il paddle appena posso li pratico”.
Sei mai stato al Foro Italico semplicemente da spettatore? Qual è stato il match che ricordi con più piacere?
“A dirti la verità essendo praticante di questo sport non mi è mai piaciuto assistere da spettatore agli eventi tennistici, più che altro mi è sempre piaciuto scovare i campioni durante gli allenamenti e se possibile nella vita fuori dal campo per capire come gestiscono la loro carriera da professionisti. Al di là del tennis in tv unica volta che sono stato al Foro Italico ero molto piccolo, con la mia famiglia, e sinceramente ricordo molto poco”.
Bene Antonio ti ringraziamo per la disponibilità e un grosso in bocca al lupo per le pre-quali a Roma!
“Crepi il lupo, grazie, a presto!”.