A pochi giorni dall’inizio dell’Australian Open Junior, la giovane Maria Vittoria Viviani ha risposto a qualche domanda sul passato, sul presente e sul promettente futuro. Ne emerge la consapevolezza dei propri mezzi, l’ammirazione verso Angelique Kerber e la voglia di migliorare sempre di più.
Maria Vittoria Viviani nasce a Pavia il 24 febbraio 1999 ma cresce e si allena a Lodi. Fin da piccola mostra non solo un grande talento in questo sport ma anche la passione, la tenacia e la determinazione che servono a diventare una tennista professionista. Maria inizia a giocare a 6 anni e dopo i primi buoni risultati da adolescente decide di fare un grande passo che si rivelerà fondamentale: a 15 anni si trasferisce all’accademia di San Marino, dove viene seguita da Giorgio Galimberti. Un grande cambiamento e duri allenamenti si sono rivelati necessari a forgiare una delle migliori giocatrici under 18 della penisola, che oggi si allena al Tc Crema con Giuseppe Menga. Intanto Maria lega anche con le “colleghe” del circuito nonché giovani promesse del tennis italiano: Federica Bilardo, Rosanna Maffei, Tatiana Pieri. Nel 2016 la Viviani ha ottenuto buoni risultati sia negli under 18 in Italia sia a livello internazionale e ha potuto partecipare agli Us Open, suo primo Slam Junior. Il 2017 inizia per lei in Australia con il Grade 1 di Traralgon per poi godersi la seconda esperienza Slam. Maria dovrà rimanere in una buona posizione di ranking a livello Junior se vorrà giocare gli altri Slam, ma allo stesso tempo sarà importante concentrarsi sugli Itf e sulla classifica WTA, che ancora manca.
Stai per giocare gli Australian Open Junior, il tuo secondo Major. Come descriveresti l’atmosfera di un torneo dello Slam?
“Beh è indescrivibile. Al momento sono ancora a Traralgon (per giocare il torneo Grade 1), a Melbourne ci spostiamo domani mattina ma i primi quattro giorni quando siamo arrivate siamo state a Melbourne Park ad allenarci. Io sono già stata a New York per gli Us Open e l’atmosfera che si respira durante lo Slam è fantastica: ci si può allenare in palestra o mangiare accanto ai grandi giocatori, vedere le loro abitudini, cosa fanno fuori dal campo”.
Qual è il tuo stile di gioco? Potresti paragonarlo a qualche top player?
“Gioco principalmente dalla linea di fondo, il mio colpo migliore è il dritto e cerco di essere sempre abbastanza aggressiva. Per quanto riguarda il paragone con una giocatrice, magari una Angelique Kerber destrorsa? (ride; ndr). Forse lo dico solo perché mi piace tanto come gioca. La mia coach dice invece che assomiglio alla Gavrilova”.
A 15 anni hai preso una decisione importante trasferendoti all’accademia di San Marino. Come è cambiata la tua vita da allora e dove ti alleni adesso?
“Adesso non sono più a San Marino, mi alleno da ottobre al Tc Crema, mi sono riavvicinata a casa. Detto ciò, la scelta di San Marino la rifarei sicuramente, sono stati due anni in cui sono migliorata sia tennisticamente che come persona. Sono maturata molto, anche se indubbiamente non è stato facile”.
Da chi sei seguita ora al Tc Crema? Se in futuro potessi essere allenata da una attuale giocatrice (o giocatore), con chi ti piacerebbe lavorare?
“Al momento sono seguita da Giuseppe Menga. Per il coach, bella domanda… forse ti ho già risposto prima dicendo Angelique Kerber. “Angie” ha un bellissimo tennis e anche una bella attitudine in campo, quindi probabilmente sceglierei lei”.
Nonostante la giovane età hai già fatto del tennis una ragione e uno stile di vita. Se non avessi scelto il tennis come strada, cosa ti sarebbe piaciuto fare?
“Ho fatto del tennis una ragione e stile di vita da quando sono davvero piccolissima, quindi sinceramente non ho mai pensato ad un’altra strada. Però pensandoci direi che mi piacciono molto le lingue straniere, l’inglese in particolare, quindi qualcosa collegato a questo. Credo che avrei scelto comunque un lavoro che mi avrebbe permesso di viaggiare”.
Hai già affermato in altre occasioni di voler alternare nel 2017 gli Slam e altri tornei a livello junior e le esperienze da Itf da professionista. Quali obiettivi vorresti raggiungere entro la fine della stagione?
“Sicuramente voglio giocare gli altri Slam Junior e poi ottenere una buona classifica WTA. Qualche buon piazzamento nei tornei Itf è tra i miei obiettivi e nelle mie corde”.
Qual è il tuo sogno nel tennis?
“Vincere uno Slam! Più nello specifico mi piacerebbe vincere uno Slam su cemento, quindi Australian Open oppure Us Open…”.