di Michele Galoppini
Un’altra splendida giornata di sole ha accolto dalla mattinata le 16 giocatrici rimaste in tabellone di singolare alla Città di Tarvisio Tennis Cup, che oggi si sono sfidate nelle sfide di ottavi di finale. Dieci erano le azzurre ancora presenti e di queste solo tre sono state in grado di arrivare al terzo step del torneo. Eliminata invece la rientrante Alona Bondarenko, ex top20 WTA.
Poca ‘fortuna’ per le prime due azzurre in campo. È stata la fatica accumulata nei giorni scorsi, palesata da Nicole Fossa Huergo stessa in quattro chiacchiere senza microfono, a costare i quarti di finale alla azzurra di sangue argentino. Ai quarti di finale invece accede la slovena Manca Pislak: dopo un inizio molto equilibrato, in cui le due tenniste si sono sfidate a suon di potenti colpi e soluzioni vincenti, la Fossa Huergo ha pian piano rallentato la sua azione e prestato il fianco alla slovena, che dal 4-4 del primo parziale ha accelerato e non più guardato indietro. 6-4 6-0 per la Pislak in 74 minuti di gioco.
Non troppo meglio è andata poi a Verena Hofer contro la giovane speranza inglese Emily Appleton. Una partenza molto lenta ha portato l’azzurra di origine altoatesina sotto di due break per un immediato 0-3 iniziale. La reazione però non si è fatta attendere, ed i colpi più difensivi della Hofer sono diventati propositivi, a spingere fuori dal campo la Appleton, in evidente difficoltà. L’accelerazione della Hofer l’ha portata sul 4-3 e palla break per il 5-3, ma in quel momento, dopo un banale ma grave errore sulla palla del 5-3, si è spenta la luce per l’azzurra che ha ceduto 6-4. Secondo set nuovamente molto lottato: è partita bene l’azzurra che si è portata 3-1 e palla del 4-1, è riesciuta a restare in vantaggio in un valzer di break e contro break fino al 4-3 e poi ha però ceduto nuovamente sul più bello per un finale 6-4 6-4.
La terza sconfitta per un’italiana è poi arrivata per mano della svizzera Chiara Grimm, testa di serie numero 8, che purtroppo per i colori azzurri si è liberata di un’acciaccata Ludmilla Samsonova. Problemi di nausea e problemi alla mano destra per vesciche per la giovane azzurra classe 1998, che ha ben lottato nel secondo parziale dopo un primo set al limite del disastroso, ma che comunque non è riuscita ad impensierire fino in fondo la svizzera. 6-1 6-3 il risultato finale che manda ai quarti di finale la Grimm.
Le prime due gioie per l’Italia sono poi arrivate in due derby molto combattuti e molto ben giocati dalle quattro protagoniste. Deborah Chiesa continua il suo momento molto positivo battendo l’amica e compagna di allenamenti Alessia Dario, capace dopo la conquista del primo punto WTA in carriera di mettere in grosse difficoltà con buone difese ed ottime accelerazioni la ben più quotata Chiesa, brava al contempo ad alzare il livello nei momenti decisivi per chiudere con un doppio 6-4. Per lei ora quarti di finale contro Francesca Sella.
La Sella è uscita vincitrice da una maratona che ha nuovamente, dopo il 7-6 al terzo di ieri, visto protagonista Verena Meliss, che però non è riuscita nella seconda impresa in due giorni. L’altoatesina ha subito fin dall’inizio i colpi potenti della Sella, precisa in attacco ed attenta in difesa. Le poderose accelerazioni della Meliss hanno cominciato a dare i loro frutti dal secondo parziale e le hanno permesso di salire addirittura 3-0 e 4-1, con doppio break, nel parziale decisivo. Da quel momento però, la proverbiale paura di vincere ha influito sulla Meliss e la Sella ne ha approfittato senza indugio: ha prima impattato sul 4-4 e poi inflitto col quinto game consecutivo la sconfitta all’altoatesina.
Queste le parole di Francesca Sella: “Non so nemmeno io come l’ho tirata in piedi questa partita. Sotto 0-3 nel terzo ho solo cercato di dare il mio meglio e giocare al massimo col mio gioco, punto per punto e ce l’ho fatta. Sono tornata a giocare quest’anno dopo tre anni e ad inizio anno facevo molta fatica, ma ora sono in periodo di buona forma e sto vedendo i frutti del mio lavoro. Praticamente avevo deciso di smettere per studiare, sono andata in America e sono stata là per anni. Poi sono andata a vedere il Miami Open dove mio fratello era incordatore e lì è tornata tutta la voglia di giocare che avevo prima. Al momento non ho obiettivi di classifica o di punti, cerco solo di ritrovare tutte le giuste sensazioni e la continuità soprattutto; nei quarti ci sarà Deborah Chiesa, ci ho giocato un mesetto fa ma stavo davvero male e non era andata bene [risata]. Lei è molto solida da fondo, anche se starò bene non sarà certo facile.”
Un’altra maratona molto combattuta è stata quella dell’altro derby tra Anna Giulia Remondina e Federica Bilardo, intervistata ieri per SpazioTennis.com. A spuntarla è stata, al terzo set, è stata la giovane wild card classe 1999, che continua la sua corsa verso la seconda finale in carriera, dopo quella di Solarino lo scorso anno. La Bilardo ha conquistato il primo parziale per 6-3, dopo uno scatto dal 3-3, ma ha poi ceduto di schianto alla più esperta Remondina, di 10 anni meno giovane, il secondo set per 6-1. Il terzo set riparte con molto equilibrio in campo, ma un primo break sull’1-1 ed un secondo, alla sesta occasione, sul 4-2, chiudono i conti 6-3 1-6 6-2 e spediscono ai quarti la giovane siciliana.
L’ultima sconfitta azzurra di giornata è arrivata infine da Rosanna Maffei, l’azzurrina classe 1999 che ieri si era ottimamente distinta, dimostrando doti tecniche non banali e, tra tutto, un dritto decisamente minaccioso per le avversarie. Se ne è accorta anche Katerina Vankova, la ceca testa di serie numero 4 del torneo, che almeno nel primo parziale ha dovuto sudare parecchio prima di liberarsi dell’ingombrante presenza della Maffei, abile a pazientare in difesa contro le accelerazioni ceche prima di contrattaccare di dritto, cercando gli angoli del campo. La tattica ha ben funzionato fino al 4-4 del primo parziale, quando di fatto la partita è finita: un break della ceca ha frantumato le speranze di vittoria del primo set della Maffei, che scoraggiata non è poi riuscita più a giocare all’altezza dell’avversaria, per il finale 6-4 6-0.
Nulla da fare infine per Alona Bondarenko. Pur giocando meglio e dando segni di effettiva ripresa rispetto al match di ieri, l’ucraina subisce una pesante sconfitta per mano della Proese, che ieri aveva battuto Angelica Moratelli. Risultato molto più severo di quanto visto sul campo: la tedesca avanza per 6-2 6-1.
Ottavi di finale:
Proese d. Bondarenko (WC) 6-2 6-1
Bilardo (WC) d. Remondina (6) 6-3 1-6 6-2
Vankova (4) d. Maffei (Q) 6-4 6-0
Grimm (8) d. Samsonova 6-1 6-3
Chiesa (7) d. Dario (Q) 6-4 6-4
Sella (Q) d. Meliss (WC) 6-4 3-6 6-4
Appleton d. Hofer 6-4 6-4
Pislak d. Fossa Huergo (Q) 6-4 6-0
Quarti di finale:
Proese vs Bilardo (WC)
Vankova (4) vs Grimm (8)
Chiesa (7) vs Sella (Q)
Appleton vs Pislak
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